La neve cadeva lenta, imbiancando il cortile e rendendo il giardino più silenzioso di quanto non fosse mai stato. Lyanna camminava tra le pietre fredde, avvolta nel suo mantello scuro, le mani strette al tessuto come a voler tenere lontano un freddo che non era solo dell'inverno. Sapeva che lui era lì, lo aveva visto arrivare quella mattina, e non aveva voluto partecipare a quella specie di processo che Jon e Daenerys avevano insistito per svolgere. Jaime Lannister, il padre di suo figlio, l'uomo che aveva amato e che l'aveva amata. Eppure, nonostante tutto ciò che avevano condiviso, la distanza degli anni e le cicatrici lasciate dalla guerra avevano reso il loro rapporto fragile, sospeso tra ciò che era stato e ciò che poteva essere.Lo trovò nel giardino, un luogo che un tempo amava frequentare nei momenti di quiete. Jaime camminava lentamente, il passo reso incerto dalla neve e dal pensiero, la mano d'oro che brillava appena. Il suo volto era segnato, gli occhi più profondi, come se il peso delle scelte e delle perdite avesse lasciato un'impronta indelebile.Lyanna lo osservò per un istante, il cuore stretto tra la nostalgia e il dubbio. Jaime era lì, ma era lo stesso uomo che aveva lasciato? E lei, era la stessa donna che lui aveva scelto? Le sue mani tremarono leggermente, ma si sforzò di mantenere la calma. Jaime si voltò, sentendo i suoi passi avvicinarsi. Quando i loro occhi si incontrarono, ci fu un lungo silenzio. Lui la guardò, il suo volto si aprì in un sorriso stanco, quasi esitante. "Lyanna," disse, la voce bassa ma carica di emozioni.
Lei rimase immobile, il mento appena sollevato, uno sguardo distante che cercava di mascherare la tempesta interiore. "Jaime," rispose con un tono misurato, quasi freddo.Jaime parve colpito dalla sua freddezza, ma non si lasciò scoraggiare. Fece un passo avanti, con cautela. "Non pensavo che mi avresti accolto qui," disse, cercando le sue parole. "Dopo tutto quello che è successo... non lo avrei meritato.""Non sei qui per merito," replicò lei, il suo tono tagliente. "Sei qui perché, nonostante tutto, sei il padre di mio figlio. È per Robb che ti permetto di restare."Jaime si irrigidì per un momento, ma poi annuì, accettando il colpo. "Capisco. Non posso biasimarti, Lyanna. Non posso biasimarti per nulla di ciò che provi, dopo tutto quello che ti ho fatto passare."
Lei strinse i pugni, cercando di non lasciarsi sopraffare dalle emozioni. "Non sono qui per accusarti, Jaime. Sono qui perché... perché devo sapere. Perché hai scelto di tornare? Perché hai scelto me, allora, e non Cersei? E soprattutto, perché ti presenti qui adesso, dopo tutto questo tempo?"Jaime rimase in silenzio per un lungo momento, i suoi occhi fissavano quelli di lei come se cercassero di trovare il modo giusto per spiegarsi, e quell'azzurro gli fece stringere il cuore. "Perché tu eri l'unica scelta giusta," disse infine. "Non sono venuto qui per chiedere perdono, Lyanna. Non sono venuto per giustificarmi. Sono venuto perché sapevo che il mio posto era con te. Con Robb. E anche se mi odierai per il resto della tua vita, non posso più nascondermi da ciò che sono."Le parole di Jaime furono come un pugno nello stomaco, e Lyanna sentì le sue difese iniziare a crollare. La rabbia e il dolore che aveva accumulato negli anni stavano lottando contro i sentimenti che non aveva mai completamente seppellito. Guardò Jaime, e vide non solo l'uomo che aveva amato, ma anche quello che aveva sofferto, che aveva perso tanto quanto lei."Jaime..." mormorò, la sua voce più morbida. "Non so se riesco a perdonarti. Non so se riesco a dimenticare quello che abbiamo passato, quello che abbiamo perso. Ma... quando ti guardo, vedo nostro figlio. Vedo quello che avremmo dovuto essere."
Jaime si avvicinò a lei, il suo sguardo pieno di emozione. "Non ti chiederò di dimenticare, Lyanna. Non ti chiederò di fingere che nulla sia successo. Ma ti chiedo una cosa: dammi una possibilità. Una possibilità di essere un uomo migliore, non per me, ma per te. Per Robb."Le sue parole colpirono il cuore di Lyanna come una freccia. Rimase in silenzio, poi, lentamente, fece un passo verso di lui. "Jaime," disse con un filo di voce, "voglio crederti. Voglio crederti davvero. Ma devi dimostrarmelo. Non con le parole, ma con i fatti."Jaime annuì, il suo volto risoluto. "Te lo dimostrerò. Ti giuro che non ti deluderò mai più." Dopo qualche minuto di silenzio "Hai mai pensato a come sarebbe stato, se le cose fossero andate diversamente?" chiese Lyanna, la voce bassa, piena di domande senza risposta. Jaime la guardò, e il suo sguardo si fece più intenso. "Spesso," ammise. "Se non fossi stato il cavaliere del re, se non avessi scelto Cersei... se avessi potuto essere semplicemente l'uomo che desideravo essere per te, per noi. Ma il destino non è mai stato gentile con me, e tu... tu eri sempre più di quanto avessi meritato."
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Le Ombre di Nord e Sud: Un Gioco di Famiglie
FantasíaNella gelida vastità del Nord, dove il vento ulula tra le montagne e la neve ricopre ogni cosa come un manto immacolato, i destini dei grandi casati di Westeros si intrecciano in una trama fatta di onore, tradimenti e segreti. Tra i volti che popola...