La preparazione per la battaglia contro gli Estranei divenne un'impresa di portata epica. In tutte le terre del Nord, i signori minori, i guerrieri e le milizie erano stati chiamati a Winterfell per rispondere alla minaccia che incombeva. I campi attorno al castello si riempirono di tende, carri, e uomini armati che si addestravano sotto il freddo gelido del Nord. Le spade venivano forgiati, gli archi tesi, le lance affilate. Ogni uomo e donna che poteva impugnare un'arma si preparava a combattere per la sopravvivenza.Lyanna, come regina del Nord, aveva preso il comando delle forze Stark, ma la battaglia che l'aspettava non era solo una lotta per il suo popolo, ma per tutta la vita che conoscevano. Gli Estranei, che avevano camminato silenziosi per secoli oltre la Barriera, erano ora una minaccia concreta. I loro occhi non mostravano misericordia, e le loro legioni non conoscevano paura. La morte che portavano con sé non era solo una fine, ma la fine stessa di ogni speranza.
Lyanna passava le giornate a pianificare la strategia, a supervisionare l'addestramento dei soldati, e a fare in modo che tutte le case, anche quelle più piccole, contribuissero con il loro contingente. Si riuniva con Jon, Jaime e gli altri comandanti, discutendo le mosse da fare. La tensione tra Lyanna e Jon era palpabile, ma entrambi sapevano che l'inimicizia doveva essere messa da parte. La guerra contro gli Estranei non dava spazio a rivalità familiari.Jaime, sebbene non fosse un figlio del Nord, si adattò rapidamente al ruolo di comandante. La sua esperienza nelle battaglie, la sua maestria nell'arte della guerra, furono cruciali per guidare le forze Stark. Robb, ora un ragazzo di sette anni, seguiva suo padre con occhi pieni di ammirazione, ma Lyanna, preoccupata per la sicurezza del figlio, lo teneva spesso lontano dalla zona di addestramento. "Non è ancora tempo per te di brandire una spada," gli diceva, ma gli occhi di Robb tradivano il desiderio di essere come il padre.
Il freddo che penetrava in Winterfell diventava ogni giorno più intenso. Le notti erano tormentate dal vento che fischiava tra le mura, e le visioni dei morti che camminavano sotto la luna illuminavano i sogni di molti. I segni del pericolo erano ormai ovunque, con i cadaveri dei guerrieri caduti in battaglia che non venivano mai sepolti, ma si alzavano ogni notte sotto la guida dei Re dei Morti. Il terrore cresceva a ogni passo.Alla vigilia della battaglia, quando l'armata degli Estranei era ormai visibile all'orizzonte, un silenzio funesto calò su Winterfell. La gente non parlava, non c'erano canzoni da cantare né storie da raccontare. Ogni uomo, ogni donna, era concentrato su ciò che stava per succedere. Non era solo una battaglia per la sopravvivenza del Nord, ma una lotta per la vita stessa. Nessuno sapeva quanto sarebbe durato lo scontro, né se avrebbero mai vinto.
La notte prima del conflitto, Lyanna si ritirò nelle stanze di Winterfell con Jaime. La tensione tra di loro era palpabile. Entrambi erano consapevoli che quella poteva essere l'ultima notte di tranquillità. Lyanna guardò Jaime con intensità, come se cercasse di catturare l'ultimo ricordo di lui prima che la guerra li separasse. "Ti prometto che farò tutto il possibile per tenerti al sicuro," disse Jaime, la sua mano scivolando sulla sua, mentre le sue parole, di solito così sicure, suonavano incerta, quasi timorosa. Lyanna sorrise debolmente. "Siamo tutti a rischio, Jaime. Nessuno può sfuggire a questa guerra. Ma se dobbiamo morire, almeno lo faremo insieme." Quella notte, i sogni di Lyanna furono oscurati da ombre di morte, ma nella sua mente c'era una sola certezza: il Nord avrebbe combattuto. E non si sarebbe arreso senza lottare.
Il giorno seguente, quando la battaglia contro gli Estranei ebbe inizio, l'inferno si scatenò. Il cielo sopra Winterfell divenne scuro come la notte, illuminato solo dai bagliori di luci verdi, le stesse luci che brillavano negli occhi degli Estranei. La terra tremava sotto i piedi dei soldati, mentre le prime orde di non morti si abbattevano sulle mura di Winterfell. Lyanna, con la sua spada in mano, guidò le forze dei Stark con una determinazione che solo una regina del Nord poteva avere. Jaime combatteva al suo fianco, la sua protesi di mano che scintillava sotto il gelo, ma la sua abilità con la spada era implacabile come sempre. Robb, pur essendo troppo giovane per entrare in battaglia, si trovò in prima linea insieme a Jon Snow e Arya, che guidavano le loro truppe con la grinta che avevano imparato da bambini.
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Le Ombre di Nord e Sud: Un Gioco di Famiglie
FantasyNella gelida vastità del Nord, dove il vento ulula tra le montagne e la neve ricopre ogni cosa come un manto immacolato, i destini dei grandi casati di Westeros si intrecciano in una trama fatta di onore, tradimenti e segreti. Tra i volti che popola...