Chapter six.

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«No, io nulla.. Non l'ho mai detto» mento.
«Oh si che l'hai detto, non metterti a dire cazzate proprio ora!» sbotta Calum evidentemente arrabbiato.
«Cal, sta zitto e fatti i cazzi tuoi, dovevi solamente riprenderti l'accendino, non mettere nei casini la ragazza che ami!» esclama Ashton.
Cosa? La ragazza che ama?
«C-cosa?» balbetto io.
«Ash, ma cosa cazzo fai?»
Harry scoppia in una fragorosa risata. Sarebbe anche contagiosa se non fossimo in circostanze del genere.
«Che cazzo ridi, idiota!» okay, ora sono incazzata.
A quelle parole Harry lentamente si avvicina a me con aria minacciosa.
«Se io sono un idiota, tu non sei altro che una falsa, stronza» gira o tacchi e se ne va, lasciandomi impietrita e facendomi sentire umiliata. Non riesco a muovermi di li, i miei piedi sembrano incollati e l'unica cosa che mi fa sembrare ancora in vita sono le lacrime che mi rigano il viso.
«Devo trovare Abby» annuncio sperando che lei mi tiri su il morale.
«Aspettami» dice Calum, ma non ci faccio nemmeno caso.
«Dobbiamo parlare.»
«Io e te non abbiamo nulla da dirci.»
Non dovrei avercela con lui, ma mi irrita il fatto che non me l'abbia detto prima e venirlo a scoprire così non era nei miei piani.
«Ti prego lasciami spiegar..»
«No! Cazzo,stai zitto una buona volta!» esclamo. Non avrei dovuto reagire così, ma in questo momento ho bisogno di una delle mie migliori amiche.
Dopo due minuti di silenzio, trovo Abby sbaciucchiarsi con Michael evidentemente ubriaca con una bottiglia in mano. Che sia il caso di andare da loro e farmi una bella sbronza per dimenticare? Il mio subconscio mi dice di non farlo, ma me ne frego e decido di raggiungerli. Le tolgo la bottiglia di mano.
«Ehi, ma che fai?» borbotta Abby sorpresa dal mio atteggiamento.
«Bevo, non è evidente?» dico a seguito di un lungo sorso di vino.
«Ma che è successo?» chiede preoccupata.
«Ma nulla Abby, sono felicissima» ho già la mente annebbiata.
«Cal, che succede?» domanda Michael.
«Lascia perdere» si gira e se ne va.
«Airin, smetti di bere e dicci cosa succede, cazzo!» esclama Abby. Non mi sono mai comportata così.
«Harry mi odia, Calum mi ama, la mia vita non potrebbe fare più schifo di così.»
«Oh Airin ma per favore cerca di ragionare!» mi urla addosso Abby.
«Airin! Che sorpresa, come stai?» mi volto e vedo Liam, sempre con il suo solito sorriso, quanto è bello.
«Liam! Sto benissimo e tu?» dico con un po' troppa enfasi.
«No, non sta bene per niente!» Abby sta zitta.
«È successo qualcosa?» chiede lui incuriosito, «no, nulla di interessante», oh e invece si.
«È successo anche troppo! Airin torniamo dalle altre, stasera vieni a dormire da me!» ordina Abby. Ma che noiosa!
«Ma guarda un po', Payne! Chi si rivede!» esclama una voce. Mi sembra di averla già sentita; mi volto e vedo Harry.
«Ciao Styles! Come stai?» chiede cordialmente Liam e io mi sento a disagio. Harry mi fissa dalla testa ai piedi come se fossi un alieno.
«Oh benone, sai, la tua amica è una stronza», ma è venuto a rompere i coglioni? Liam mi guarda con sguardo curioso e io fulmino Harry.
«Che vuoi dire?» chiede lui.
«Oh sai, per lei sono irritante e... Beh non mi sopporta più» dice sorseggiando un goccio di birra dalla bottiglia. Voglio vedere fino a dove vuole arrivare, ma Abby si accorge della bottiglia quasi vuota e mi obbliga ad andarmene da loro, lasciando un Liam confuso e disorientato insieme ad un Harry arrabbiato e testardo.
Dopo aver girato Londra in lungo e in largo, troviamo Ashley con Axel e Brianna con Char e Sophia.
Ovviamente tutte e tre mi hanno urlato addosso per aver bevuto così tanto, anche durate il tragitto verso casa insieme al padre di Ashley.
Il padre di Abby stasera non rientrerà in casa, quindi ha invitato me e Ashley e Brie a stare da lei per quella sera. 
Appena scese dalla macchina non riesco a trattenere un conato di vomito.
«Cazzo Airin, è rivoltante!» esclamano all'unisono tutte e tre disgustate.
«Non ce la facevi ad arrivare fino al bagno?»
«Va al diavolo» borbotto io.
Appena entriamo, collasso sul divano e non mi rialzo più. Un attimo dopo chiudo gli occhi.

Lui era li, sempre con il suo solito sorriso smagliante che viene verso di me. Mi accoglie a braccia aperte e io corro verso di lui, ma la strada per arrivare da lui sembra infinita, così lontana. Non riesco ad arrivare da lui, è come se un muro invisibile ci dividesse. Io continuo a correre ma rimango ferma al punto di partenza.
«Non mi avrai mai.» dice lui scomparendo, allontanandosi sempre di più da me.
«No! Non te ne andare!»

«No! Non te ne andare!»
«Airin! Svegliati!»
«No! Ti prego!»
«Airin cazzo siamo noi svegliati!»
Io mi sveglio di soprassalto. Sono bollente, le lacrime mi rigano il viso e ho tutta la maglietta bagnata di sudore. Brie corre a prendermi un bicchiere d'acqua.
«Siamo corse non appena ti abbiamo sentita urlare» dice Ashley preoccupata.
«Che ore sono?» chiedo disorientata.
«Le 4.00am» informa Abby controllando l'orologio.
«Vuoi raccontarci cos'hai sognato?» chiede Brie porgendomi un bicchiere d'acqua congelata.
«Non so se è una buona idea...» sono indecisa se raccontare loro il sogno o no.
«Come vuoi, se ti fa stare meglio puoi sempre par...»
«Ho sognato Harry» interrompo Brie.
«Provi qualcosa per lui?» domanda Ashley.
Il punto è che non lo so nemmeno io.
«Non lo so» rispondo a mia volta.

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