Twists

Chapter ten.

HARRY'S POV
Sto ancora pensando a quando quella stronza mi ha fatto ritirare il compito. Solo perché è figa non può permettersi tutto quello che vuole, soprattutto non si deve permettere di mancarmi di rispetto e rispondere male. Non vale neanche la pena pensarci.
Monto sulla moto e in fretta e furia mi dirigo a casa di mio cugino Zayn.
Appena arrivato sistemo i capelli e senza suonare entro in casa.
«Ciao» saluto senza entusiasmo.
«Figlio di puttana, non ti hanno insegnato a suonare?» si lamenta lui.
«Quella puttana è tua zia, stronzo, come sei noioso!» esclamo io e intanto sento provenire un grande fracasso dal salone. Non mi ero nemmeno accorto che erano qui.
«Ciao» saluto.
«Ciao» salutano solo alcuni di loro perché gli altri sono concentrati sulla console. Che Nerd di merda.
«Com'è andato il compito piccoletto?» chiede Niall divertito.
«Male» brontolo irritato.
«Poverino, non avevi studiato abbastanza» ghigna Tomlinson.
«Questo è vero, ma ho cercato di farmi aiutare dalla Williams ma la professoressa appena ci ha sentiti bisbigliare ci ha annullato il compito.»
«Dev'essere stato bello guardare la classe fare il compito per tutta l'ora» se la ride Zayn.
«In verità non ho guardato nessuno di loro, ci ha sbattuto fuori entrambi» spiego io.
«E che avete fatto voi due li fuori soli soletti?» chiede con sguardo perverso Edward.
«Niente, coglione»
«E perché? È figa, perché non provarci?» chiede Niall divertito e io lo guardo scettico.
«Niall, perché parlavi con Abigail sabato sera?» chiede Louis.
«È nella mia stessa classe, non è antipatica come pensi, è solo un po' cazzona.» ribatte lui.
«Solo un po'? È irrispettosa!» esclama Zayn irritato.
«Zayn sta zitto, ti sono sempre piaciute le ragazze che si fanno rispettare» proferisco divertito.
«Lo so, ma lei è troppo scontrosa» ribatte.
«L'hai sempre trovata carina, vuoi dirmi che non te la porteresti a letto?» dico con aria di sfida.
«Sta zitto verginello» mi riprende Louis ridendo insieme a tutti gli altri.
«Ha-ha simpatico» rispondo alzando gli occhi al cielo.
«A proposito di ragazze carine, sabato sera Abigail mi ha presentato una sua amica molto carina» interviene Niall.
«Chi?» chiede Edward.
«Ashley, ma non mi ha detto il cognome»
«Ashley? È nella nostra stessa classe!» esclama Zayn.
« Si, è la mia compagna di banco» dice Louis.
«È amica di Airin?» chiedo curioso, «si, escono sempre insieme» dice Zayn.
«Zayn... Mi daresti il suo numero?» chiede Niall.
«Niall fa conquiste!» esclamo entusiasta.
«È fidanzata.»
«Cazzo!» sbotta Niall disperato, «voglio una ragazza»
«Frignone!» canzoniamo tutti insieme all'unisono prendendolo per il culo.
«Facciamo così, io ti do' il numero di Ashley e tu mi dai il numero di Abby»
Propone Zayn.
«Cosa?» scattiamo io e Louis sorpresi. Niall sembra pensieroso ma accetta «ci sto.» E si scambiano i numeri delle due ragazze.
Non li capisco. Se succede qualcosa fra almeno una delle coppie vuol dire che anche le loro amiche usciranno con noi? Quindi ci sarebbe anche Airin? Merda, non sono pronto a vederla ventiquattr'ore su ventiquattro al giorno, ma devo dire che la sua compagnia, quando è socievole, non mi dispiace affatto. È una bella ragazza, simpatica e solare. L'unico suo difetto è che è una grande rompi coglioni e non riusciamo a stare un'ora senza litigare, a parte la scorsa settimana.
Ma perché penso a lei? Che cazzo ho di sbagliato? Sto per caso pensando ad un eventuale probabilità di provarci con lei?
Cazzo, mai.

ABIGAIL'S POV
Non c'è mai un cazzo da fare qua. Questa è la sfiga di vivere in periferia; c'è solo il minimo indispensabile e non ho voglia di prendere la metro per andare in centro, quindi semplicemente mi dirigo a casa di Airin con la mia solita calma.
Passano cinque minuti e la strada mi sembra infinita e ovviamente mio padre deve chiamare non si sa per quale motivo.
«Pronto?» rispondo di malavoglia.
«Abby, fra poco è il tuo compleanno, cosa pensi di fare? Tua madre vorrebbe vederti» cazzo no.
«Dille che non la voglio vedere» sbotto.
«Abigail non fare la stronza, tua madre ti vuole bene infondo» la difende.
«Papà, da quando la difendi? Se voleva passare del tempo insieme poteva chiamare me direttamente» dico infastidita.
«Non cominciare.»
«Io non sto cominciando nulla! È lei che se ne è andata e non sono nemmeno cresciuta come una ragazza normale per colpa sua cazzo! L'unica cosa che si ricorda di fare è augurarmi buon compleanno, non la vedo da due anni e decide di farsi viva ora? No, questo giochetto con me è finito. Andate al diavolo entrambi!» grido e gli sbatto il telefono in faccia. Non mi ero resa conto di stare urlando, quindi quelli che mi passano a fianco mi guardano straniti.
«Beh? Che cazzo avete da guardare?» sbotto e tutti si girano e vanno dritti per la loro strada.
Nel momento in cui decido di fermarmi e accendere una sigaretta per calmarmi mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.

Messaggio da Sconosciuto 3.09pm:
Ciao

Ma chi cazzo è?

Messaggio a Sconosciuto 3.10pm:
E tu chi saresti?

Messaggio da Sconosciuto 3.10 pm:
Non lo vorresti sapere.

Ma qual è il suo problema?

Messaggio a Sconosciuto 3.11pm:
Posso anche bloccarti allora, Signor Nessuno.

Messaggio da Sconosciuto 3.12pm:
Sono Zayn

Fantastico.

Messaggio a Zayn 3.13pm:
Chi é lo stronzo che ti ha dato il mio numero?

Passano cinque minuti e non risponde, quindi decido di avviarmi da Airin.
Una volta arrivata suono il campanello e entro.
«Chi cazzo ha dato il mio numero a Malik?» sbraito infuriata e le altre mi guardano sconcertate, come se avessi un brufolo sulla punta del naso.
«Avete intenzione di guardarmi così tutto il tempo o di darmi una risposta? Entro la fine della scuola possibilmente!» sono incazzata a morte.
«Non è stata nessuna di noi» mi informa Brie.
«Ashley?» chiedo, dato che stanno nella stessa classe.
«N-no» balbetta lei.
«Abby per favore calmati, ti ha solamente scritto» cerca di calmarmi Airin, ma il suo tentativo fallisce.
«Chi cazzo può essere stato allora?! Lo sapete anche voi che non voglio avere a che fare con gente del genere!» urlo.
«Potrebbe essere stato Niall..» dice Brie.
Niall, non ci avevo nemmeno pensato... Appena lo vedo lo faccio fuori.