Dopo sette anni di avventure, successi e sfide, Victoria e Christian avevano finalmente raggiunto la maturità necessaria per realizzare il loro sogno: aprire una scuola di ballo.
La decisione era cresciuta con il tempo, plasmata dalle esperienze indimenticabili che avevano vissuto.
Dopo aver trascorso due anni a New York, dove avevano affinato il loro talento e costruito una carriera solida, avevano imparato cosa significasse essere veramente liberi nel fare ciò che amavano.
Ma nonostante il successo, sentivano che mancava qualcosa.
Volevano un progetto tutto loro, che li riportasse alle radici e ai sogni che avevano condiviso fin dall'inizio.
"Roma è sempre stata il nostro punto di partenza," aveva detto Victoria, mentre Christian, guardandola negli occhi, aveva annuito con un sorriso complice. La città che li aveva visti crescere sarebbe stata il palcoscenico della loro nuova avventura. Ma il sogno di aprire una scuola non sarebbe stato possibile senza il supporto dei loro amici, che avevano sempre creduto in loro.
Quando avevano trovato il locale ideale in un quartiere di Roma che respirava danza, avevano subito contattato i loro compagni per chiedere aiuto. Carola, con il suo tocco delicato, aveva suggerito di creare una zona di relax dove gli studenti potessero staccare dalla fatica delle lezioni e sentirsi come a casa. "Un angolo dove possano ricaricare le energie e socializzare," aveva proposto mentre decorava con cuscini colorati e piante.
Giulia, dal suo carattere solare e pratico, si era occupata delle decorazioni, scegliendo immagini che trasmettessero energia e passione. "Un ambiente che ispiri voglia di crescere ogni giorno," aveva detto, appendendo foto artistiche di ballerini famosi e qualche scatto divertente del gruppo di amici. "Questa scuola è anche un po' nostra," aveva aggiunto, sorridendo mentre guardava le immagini che raccontavano il loro viaggio.
Mattia, sempre con il sorriso sulle labbra, si era concentrato sull'aspetto pratico: le luci e l'impianto audio. "La danza è un'arte che vive di luce," aveva dichiarato con serietà, ma con il suo spirito ironico. Alex, invece, aveva scelto personalmente le playlist per ogni sala di danza, mescolando ogni genere, dal hip hop al classico, per creare un'atmosfera che stimolasse ogni tipo di movimento.
Serena, con la sua maturità, si era occupata dell'aspetto organizzativo, aiutando a definire i corsi e gli orari, mentre Guido, con il suo approccio ironico e pragmatico, aveva trovato i fornitori giusti per tutto, dalle barre agli specchi. "Christian, ti serve una scuola solo per te, vedo che non ti accontenti mai," aveva scherzato durante una delle sue consultazioni con i fornitori.
A questi aiuti si erano aggiunti anche alcuni professionisti che avevano lavorato con Victoria ad Amici. Sebastian e Umberto e Isobel, conosciuta da allieva.
Victoria, in particolare, aveva legato molto con Angelina Mango, con cui si era conosciuta durante l'esperienza ad Amici. La cantante, riconoscente per il supporto di Victoria, l'aveva voluta con sé durante l'Eurovision, e così Victoria aveva deciso di coinvolgerla nel progetto. "Voglio che questa scuola sia anche un po' un luogo dove si respirano storie come la nostra," aveva detto Victoria, mentre Angelina contribuiva con il suo tocco artistico.Il lavoro, tra decisioni e collaborazioni, non era stato facile, ma vedere la scuola finalmente prendere vita, con l'amore e l'impegno di tutti, aveva reso ogni sacrificio ripagato. Il giorno dell'inaugurazione, la scuola aveva una nuova energia, un luogo dove i sogni diventavano realtà, e tutti, dai fondatori agli amici che avevano dato una mano, sapevano che quello era solo l'inizio.
Un anno dopo, Christian aveva deciso che era arrivato il momento di fare un altro passo importante nella loro vita. Sentiva che non c'era posto migliore della scuola che avevano costruito insieme per fare una proposta di matrimonio a Victoria. Ma per organizzare qualcosa di davvero speciale, sapeva di aver bisogno dell'aiuto di Guido, la persona che lo aveva sempre sostenuto in ogni momento della sua vita.
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Portami a ballare
FanfictionNarrazione in terza persona. Pura immaginazione Dal capitolo 11: "Sulle note di quella canzone incalzarono i loro passi aumentandoli progressivamente. Lui prese tra le proprie mani il suo viso, a differenza sua che alzava verso l'alto le braccia. ...