Rimasi lì. Fermo. Immobile. Con gli occhi lucidi e irritati. Le palpebre si fecero sempre più pesanti e piano piano mi addormentai.
Mi svegliai e mi alzai. C'era qualcosa di strano. Le luci erano soffuse e l'aria era rarefatta.
All'improvviso un colpo sordo ruppe il silenzio presente nell'aria, mentre una chiazza di sangue si materializzava sul pavimento vicino ai miei piedi. Tutto intorno a me si fece grigio tranne la chiazza, mentre una figura nera si materializzò per terra, sulla chiazza di sangue.
Rimasi a guardare quella figura sconosciuta come se la conoscessi da tempo. Le girai in torno per capire chi potesse essere mentre piano piano mi sentivo sempre più triste per quella persona.
Ad un tratto mi ritrovai a guardare i suoi occhi. Quei occhi così lucenti, ma così spenti. Così vuoti. Così morti.
Ma più li guardavo e più mi ricordavano qualcuno. Qualcuno di speciale e di cui non avrei voluto dimenticare niente, ma che, per qualche motivo, avevo rimosso dalla mente.
Una luce si sprigionò da quei occhi ed i muri della stanza si sbriciolarono come in un tornado. La luce si espanse fino ad inglobarmi e, una volta spenta, lasciò vedere un ragazzo in piedi davanti a me che mi guardava con un'espressione di tenerezza e tristezza, come se rivedesse qualcuno che ha amato e che lo ha lasciato.
*Andrea?*
Disse una voce.
"No, aspetta."
Dissi al ragazzo quando iniziò a sparire.
*Andrea?*
Ripeté la voce.
"Ti prego. Aspetta."
Dissi.
"Mi dispiace non aspettare ancora una volta, ma il nostro tempo è finito. Tanto tempo fa. Addio."
Mi disse il ragazzo.
*Andrea, svegliati.*
Mi disse la voce poco prima di svegliarmi.
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Di nuovo insieme
RomanceSTORIA A TEMATICA GAY Continuo di RICORDI Una promessa mai mantenuta, un nuovo amore e una famiglia sono i motivi che aiuteranno Andrea ad andare avanti. Cinquant'anni dopo la morte di Luca, Andrea continua ad avere incubi e dubbi su Luca. Di che du...