"Mi dispiace tanto. Mi dispiace. Mi dispiace."
Disse la madre di Andrea in lacrime.
Non potei fare altro che ricambiare il suo abbraccio e tentare di calmarla.
"È colpa mia. L'ho ucciso io. È tutta colpa mia."
Continuò a ripetere in lacrime.
"No, non è colpa sua. La colpa è la mia che non ho saputo stargli vicino e non ho mantenuto la mia promessa."
Gli dissi per consolarla, sapendo però che non era solo per quello. Lo pensavo veramente.
Ci staccammo ed entrammo in casa.
"Sono felice di vederti qui. Ti sei fatto anche più bello."
Mi disse guardandomi.
"Grazie."
Le risposi.
"Comunque, penso che saprà perché sono qui."
Le chiesi.
"Certo, ma dammi del tu, ti prego. Comunque stavamo giusto per andarci."
Mi disse prima di uscire ed andare alla camera mortuaria.
Quando entrammo avevano appena finito di lavare e vestire Luca e lo stavano mettendo nella bara.
Avrei voluto restare solo con lui, anche solo per un secondo. Ma non potevo chiederlo, non dopo tutto quello che già aveva fatto la madre.
Non potevo permettermi tanto.
"Ehi, tutto bene?"
Mi chiese la madre di Luca.
"Si. Solo che...."
Mi interrompi.
"Niente, tranquilla."
Continuai.
La madre mi guardò con uno sguardo tenero.
"Non ti preoccupare. Ce ne andiamo."
Mi disse mettendomi una mano sulla spalla.
"Grazie."
Uscirono tutti. Tutti tranne noi due. Di nuovo, rimanemmo soltanto noi due.
Io ero lì in piedi e. E Luca era così bello, così sereno, come se dormisse. Mi avvicinai alla bara, presi la mano di Luca ed avvicinandomi all'orecchio gli sussurrai una promessa d'amore eterno.
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Di nuovo insieme
RomanceSTORIA A TEMATICA GAY Continuo di RICORDI Una promessa mai mantenuta, un nuovo amore e una famiglia sono i motivi che aiuteranno Andrea ad andare avanti. Cinquant'anni dopo la morte di Luca, Andrea continua ad avere incubi e dubbi su Luca. Di che du...