Mi svegliai, mi vestì, preparai lo zaino e mi avvicinai alla porta di casa per andare a consognerare i regali a quei pochi amici che mi ero fatto.
"Ciao mamma, io vado."
Dissi allegramente, anche se in realtà ero tristissimo. Luca mi aveva lasciato solo il giorno prima ed io ero a pezzi, ma avevo deciso di non mostrarlo agli altri, non volevo vederli stare male per me e soprattutto continuavo a pensare che non fosse ancora finita la nostra storia.
"Aspetta."
Mi disse mia madre, prima che potessi arrivare alla porta, con tono triste.
"Si, mamma."
Le risposi curioso e preoccupato allo stesso modo.
"Tu lo sai che le cose brutte accadono anche alle persone più buone, vero?"
Mi chiese facendomi mettere seduto sul divano.
"Si, mamma, ma questo cosa centra? Senti è un discorso lungo? Devo andare."
Le risposi di fretta mentre mi alzai.
"Ci vado io dopo, non preoccuparti. Ora però siediti."
Mi disse mentre si metteva in ginocchio davanti al divano.
"Ti ricordi quando è morto tuo nonno? Eri disperato, piangevi sempre e mi chiedevi sempre perché se n'era andato. Io ti rispondevo che Dio lo voleva con se, in un luogo bellissimo. Ma tu continuavi a piangere. Mentre ora il dolore è diminuito."
Mi disse mentre delle lacrime le rigavano il volto.
"Perché mi parli come se fossi piccolo? E cosa centra nonno?"
Le chiesi.
"Vedi, Luca..."
Si interruppe mettendosi a piangere e distogliendo lo sguardo da me.
"Mamma?"
Le dissi.
"No. Ti prego. Dimmi che non è vero. NO!!!"
Iniziai a piangere dopo che mia madre si voltò verso di me e mi guardò negli occhi.
"Mi dispiace."
Cerco di consolarmi.
"Ho bisogno di uscire."
Le dissi e mi alzai.
"Ti voglio bene."
Mi disse mentre mi abbracciava per poi lasciarmi uscire.
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Di nuovo insieme
RomanceSTORIA A TEMATICA GAY Continuo di RICORDI Una promessa mai mantenuta, un nuovo amore e una famiglia sono i motivi che aiuteranno Andrea ad andare avanti. Cinquant'anni dopo la morte di Luca, Andrea continua ad avere incubi e dubbi su Luca. Di che du...