1: Itinerario

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Il panorama era mozzafiato già dal punto di ritrovo.
Harry occhieggiava con stupore lo strapiombo che si scorgeva tra gli alberi, mentre percorrevano l'ultimo tratto di strada sterrata che, dal parcheggio, si addentrava nel parco nazionale.
I partecipanti erano una decina, dei quali conosceva soltanto Liam, la guida che l'aveva coinvolto in quella avventura. Harry, ammirando le vette che si stagliavano sopra al grande ghiacciaio perenne, iniziava a sentirsi eccitato all'idea di partecipare all'escursione.
-Siamo quasi arrivati- lo informò Liam, con gli occhi che luccicavano entusiasti, mentre percorrevano l'ennesimo tornante.
Gli escursionisti, trasportati da tre pick-up grigi, videro aprirsi davanti agli occhi un piazzale panoramico che dava sulla vallata sottostante e sul lago, su cui si specchiavano le vette della montagna. Lo spettacolo era mozzafiato, e Liam era orgoglioso di essere riuscito a suscitare il loro stupore.
Si ritrovarono tutti con le mani appoggiate alla balaustra mentre un forte vento fresco li sferzava, perché erano in costiera.
-Bene, eccoci arrivati al nostro punto di partenza. Siamo a duemila metri sul livello del mare, quindi siamo già in alta montagna. Vi chiedo di controllare insieme a me i vostri zaini, per accertarci di avere tutto il necessario per l'escursione. Non ci sono negozi aperti, quassù- scherzò Liam, suscitando qualche risatina.

Liam elencò le cose necessarie. A quanto pareva, erano stati bravi, avevano portato l'occorrente. Liam fece appoggiare in auto alcuni effetti personali a uno di loro, perché aggiungevano peso inutile al carico; Harry sgrano' gli occhi, a chi poteva mai venire in mente di portarsi un libro, tre fotocamere corredate di teleobbiettivo e due videocamere?!
Il ragazzo, che si chiamava Louis, protestò.
-Sono venuto con l'intenzione di documentare l'escursione, sono un fotografo-
Liam, pazientemente, gli rispose: - Fidati, una buona fotocamera è più che sufficiente. Cammineremo tanto, il dislivello è parecchio. Non avrai voglia di portarti chili in più, te lo assicuro. Prendi l'indispensabile.-
Il ragazzo brontolo', borbottando che c'erano migliaia di euro di attrezzatura, che conveniva loro di averne riguardo.
Harry ammirò l'amico, lui non avrebbe avuto tanta pazienza, l'avrebbe preso a calci nel sedere; invece Liam finse di non sentire.

Louis si raddrizzò, sentendosi osservato. Girò lo sguardo sui suoi compagni d'avventura, non conosceva nessuno di loro. Tra tutti, spiccava per altezza un ragazzo con i capelli lunghi, raccolti in un ridicolissimo chignon sulla nuca. Il ragazzo gli accennò un sorrisetto, e Louis fece una smorfia che, con un po' di immaginazione, sarebbe potuta passare per un sorriso.
La guida richiamò la loro attenzione.
-Allora, partiremo da qui. Percorreremo tutto il crinale della montagna; raggiungeremo il rifugio per trascorrere la prima notte. Arriveremo al ghiacciaio, lo costeggeremo, e ci accamperemo lì la seconda notte. Ci alzeremo prima dell'alba per raggiungere la vetta est. Ci gireremo attorno; scenderemo a valle, e trascorreremo l'ultima notte di nuovo accampati. Come sapete, ci verranno a prendere sull'altro versante.
Ora, i punti di criticità saranno soprattutto due: il ghiaione del crinale, e la cordata sul ghiacciaio. Molti di voi sono inesperti, per cui vi chiedo di eseguire attentamente tutte le mie indicazioni per poter fare tutto in completa sicurezza. La montagna è meravigliosa, ma anche impervia e piena di insidie anche per gli alpinisti più esperti. Saremo in una zona piuttosto difficile da raggiugere, per cui per cortesia attenetevi alle mie istruzioni, d'accordo?-
Tutti annuirono.
-Bene.- Liam congedò i suoi colleghi, che sarebbero tornati a riprenderli tra quattro giorni sul versante opposto. Gli fecero qualche raccomandazione, poi ripartirono.
Liam fece cenno ai suoi escursionisti di seguirlo, ed Harry gli si affiancò.
-Che quiete- commentò il ragazzo, e Liam rispose: -Non ci sei mai stato, vero? Da qui a cento chilometri è tutto parco nazionale, non ci sono strade, c'è solo la natura. Ecco perché hai notato il silenzio. Non c'è il rumore dei motori-
-Caspita. Quante volte ci sei venuto?-
-Molte. Vedrai, il ghiacciaio all'alba ti farà innamorare di questo posto- gli assicurò Liam, rivolgendosi poi a scambiare qualche parola anche con gli altri.
Harry si ritrovò senza volerlo a fianco del fotografo. Lo guardò di sottecchi qualche istante, poi decise di iniziare a conoscere un pochino i suoi compagni di avventura, per cui si presentò.
-Ciao, io sono Harry. È la prima volta che vieni qui? Io sì-
-Ciao. Mi chiamo Louis. Sì, è la prima escursione in montagna della mia vita. Detesto la montagna. A me piace il mare-
Harry ridacchio', incapace di trattenersi :- Ed allora cosa sei venuto a fare?-
-Foto- lo liquidò l'altro, vagamente irritato.
-Bene. Sono certo che ne farai di molto belle, questo posto è splendido- disse cortesemente Harry, ma l'altro non replicò.
A breve, la salita iniziò a farsi scoscesa, e tutti risparmiarono il fiato per procedere, passo dopo passo.
Dopo un paio d'ore, fecero una breve sosta per bere.
-Tra poco arriveremo al crinale. Il sentiero è stretto, procederemo in fila indiana, mi raccomando, niente passi falsi. Il ghiaione è insidioso, noi ci passeremo proprio in mezzo per un tratto- li informò Liam.
-Che animali ci sono qui? Voglio dire, accamparci non è rischioso?- Chiese un ragazzo lentigginoso che si chiamava Bob.
-Stasera la passeremo al rifugio; i due accampamenti saranno in zone sicure, non ti preoccupare. Qui vedrete marmotte, camosci, stambecchi, e ci si può imbattere in qualche orso, ma generalmente non si avvicinano agli umani. Più in alto, dove ci accamperemo domani sera, vedremo solo le aquile.-
Harry sentì l'adrenalina scorrere nelle vene. Quella era natura vera, selvaggia, anche un po' pericolosa. Tutti stavano entrando nello stato mentale in cui si rendevano conto di non essere più circondati da comfort e civiltà; qui potevano contare soltanto su sé stessi e sulle proprie forze. La cosa li spaventava e li esaltava allo stesso tempo. Quella era natura allo stato brado.

Louis, mentre Liam parlava, pensava tra se e sé che era stata una folle idea, quella di accettare di partecipare a questa cosa. Lui di montagna non ne sapeva niente; aveva dovuto comperarsi l'attrezzatura dalla A alla Z. Era certo che sarebbe riuscito a fare delle belle foto, ma sarebbe stato anche molto faticoso.
La guida parlava con entusiamo, indicando loro alcuni punti di riferimento ed il nome delle vette, ma Louis non prestò attenzione, concentrato a scattare foto al maestoso ghiacciaio davanti a loro in contrasto col cielo.
Ancora non sapeva, che a breve, lo avrebbe odiato.

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