17. I veri amici fanno questo, ed altro

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Capita che, nella vita, ci siano avvenimenti apparentemente insignificanti, che poi acquistano un enorme valore nel corso degli anni, col senno di poi.
E poi capita che avvenimenti che mentre accadono sono memorabili siano poi dimenticati nel cantuccio più recondito della memoria.
A questo pensava Liam, assorto, mentre guidava.
Zayn lo aveva chiamato poco prima, chiedendogli un parere sulla faccenda di Harry.
Lui si era talmente concentrato nella furiosa ricerca dei ragazzi dispersi ed era stato tale il sollievo nel ritrovamento, che tutto era passato in secondo piano.
Zayn e Niall, invece, pur essendosi spaventati ed angosciati a morte assieme a lui, non avevano vissuto l'esperienza sulla propria pelle; per cui per loro il "coming out" di Harry era stato come un fulmine a ciel sereno, e soprattutto affrettato.

Lo poteva capire. Sapeva che il problema non era nell'orientamento sessuale in sé, contro cui nessuno dei due aveva qualcosa da ridire, bensì nel cambiamento repentino e totalmente inaspettato di Harry.
In sostanza, erano preoccupati per lui.

Ma loro non avevano visto coi loro occhi il viso segnato di Harry, che sembrava spiritato, ancora incredulo di essere riuscito a scamparla. Loro non avevano letto nel suo sguardo l'angoscia ed il dolore nel vedere Louis inerme sul letto d'ospedale, allontanandosene soltanto per il tempo materiale delle visite a lui stesso, tanto da impietosire un Liam insonne quanto lui a dargli il cambio per permettergli di andare incontro ai genitori.
Loro non avevano vissuto in prima linea.
Lui sì. Era per questo che aveva ascoltato e rassicurato uno Zayn tranquillo, ma ancora scettico, ed era per questo che aveva tentato di dissipare pazientemente i dubbi di un Niall tanto preoccupato quanto incredulo.

Niall, in particolar modo, era stato quello che nel corso degli ultimi due anni lo aveva sostituito, se così si può dire, nel posto in prima linea come fratello nel cuore di Harry, date le sue trasferte di lavoro.
Niall aveva condiviso con lui più birre e serate che con chiunque altro, e diciamolo, Harry era un bel ragazzo. Non gli era di certo mancata la compagnia femminile.

Liam guidava verso casa, rimuginando sui suoi amici, che nonostante la distanza fisica erano sempre stati molto presenti nella sua vita.
E nella sua mente si delineò un'idea semplicemente geniale.

-Londra-
Louis ed Harry stavano passando ogni momento libero insieme, per quanto possibile; certo è che tra il lavoro di Louis e lo studio di Harry, che era indietro con un esame, il tempo non sembrava mai abbastanza.
Harry nei giorni seguenti si trasferì praticamente nel negozio del fotografo, accampandosi coi libri e gli appunti nella stanza del pianoforte, disseminando in un caotico disordine tutto ciò che gli serviva per studiare; Louis nel frattempo lavoricchiava, rimandando il più possibile le uscite e affrettandosi a portare a termine le consegne che lo facevano spostare dal negozio.
Spesso Zayn e Niall passavano a far loro un saluto; e se a Louis avesse dato fastidio la cosa in un paio di occasioni in cui erano parsi particolarmente "gendarmi", non lo diede mai a vedere.
Passarono così due settimane.
Nel frattempo, tornavano a cenare a casa ora dell'uno, ora dell'altro; anche se non avevano mai chiarito a voce il loro rapporto come avevano fatto con Niall e Zayn, per le famiglie era ormai palese che i due si stessero frequentando.

Fu in una sera di queste, a casa di Harry, che i due ragazzi erano fuori in giardino, Harry a portar pazienza per l'odore di fumo, con aria di disapprovazione, e Louis a concedersi l'unica sigaretta della giornata. Stava cercando di smettere perché ad Harry dava fastidio.
Erano sotto al portico, Harry seduto sulla panca e Louis a distanza appoggiato alla balaustra, attento che le volute di fumo non finissero contro il ragazzo. Harry poteva vedere la brace della sigaretta brillare nell'oscurità.
Il silenzio fu interrotto dalla suoneria del cellulare di Harry.
-È Niall. Chiede se li vogliamo raggiungere al pub. Devono dirci qualcosa- lesse Harry, aggrottando la fronte. Aveva percepito la lieve resistenza dei due amici nei confronti di Louis, che lui sinceramente non riusciva a capire. Era innamorato, cosa c'era di difficile da accettare?
Ma il suo buon cuore gli aveva fatto pazientare, sopportando, certo che fosse solo questione di abituarsi all'idea.
Louis gli si avvicinò:- Ok. Andiamo-
-Perché sei sempre così buono con loro? Hai poca pazienza di tuo, per carattere, eppure non hai mai avuto una singola parola contro di loro- constatò Harry.
-È perché ti vogliono bene. Lo fanno perché sono preoccupati per te. Non posso volergliene. Certo, qualche volta strozzerei Niall, ma penso che quello sia a prescindere- commentò Louis.
Harry ridacchio'. Il biondo poteva risultare un po' troppo diretto a volte, ma era semplicemente perché era un'anima sincera. E lui lo aveva sempre apprezzato anche per questo.

Raggiunsero Zayn e Niall in un pub praticamente deserto, dato che era soltanto martedì; i due erano seduti al solito tavolo.
-Eccovi. Dobbiamo parlarvi. Liam ci ha proposto una cosa fantastica- li accolse Niall, con un sorriso.
-Liam?- Chiese Harry, prendendo posto sulla panca e tirando Louis per la maglia per farlo accostare maggiormente a sé.
-Sì. E centra Louis, in tutto questo- rivelò Zayn, spostando l'attenzione di tutti sul fotografo.
-Io? Di cosa state parlando?-
Niall si rivolse direttamente a lui:
-Tu hai perso l'occasione di fare un servizio fotografico di trekking in alta quota per una rivista, giusto?-
Louis annuì, chiedendosi dove volesse andare a parare.
-Vogliamo darti la possibilità di realizzarlo.-
-Cosa..?-
-Che cavolo dici?- Esclamò Harry.
-Liam ha organizzato una piccola spedizione, solo per noi cinque. Non una cosa impegnativa come quella a cui avete partecipato voi, perché il CAI sta ancora lavorando sulle frane per rendere di nuovo agibile il percorso; però raggiungeremmo comunque il ghiacciaio. Sempre che Harry sia d'accordo. Io e Zayn abbiamo subito acconsentito. Una vacanza tra di noi- rivelò soddisfatto il biondo.
Zayn scrutò le reazioni dei due ragazzi: Harry perplesso, Louis scioccato, e gli venne da ridere.
-Tu sei d'accordo?- Gli chiese Harry.
-Certo. Non avevo ancora programmato le ferie, io son felice di andare a trovare Liam- rispose semplicemente.
-E tu, Lou?- Chiese il ragazzo, voltandosi ad osservare il fotografo.
-Io..non so cosa dire. Sono lusingato, enormemente lusingato che voi abbiate pensato a me. Davvero. Vi ringrazio- rivelò lui, cercando di mandar giù il groppo di emozione che gli solleticava la gola.
-Ma ti andrebbe di tornarci?- Insistette Harry, preoccupato.
-Beh..sì. Sarebbe di impatto, ma ci sareste voi. Ci saresti di nuovo tu, con me. E poter arrivare davvero al ghiacciaio sarebbe la nostra rivincita, giusto?-
Harry annuì.
-Devo dare l'esame fra una settimana.Quando avete le ferie voi due?-
Zayn sorrise con la lingua tra i denti:
- Ha pensato a tutto Niall, amico. Si partirebbe esattamente tra nove giorni. Lui ha controllato il tuo piano studi prima di stabilire le ferie e concordare la data con Liam. Hai un buco di due settimane prima che ricomincino le lezioni, dopo l'esame.-
Harry guardò grato l'amico biondo, perdonandogli immediatamente qualsiasi remora avesse manifestato nei confronti di Louis.
Erano semplicemente perfetti, cazzo. Aveva degli amici meravigliosi.
-Ragazzi, grazie. Siete i migliori- affermò, convinto.
-I veri amici fanno questo, ed altro. Allora, ci stai?- Chiese Niall.
-Ci sto.-

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