I larici creavano un tetto verde scuro, in alto; la maggior parte dei tronchi era massiccia. Il sottobosco era scarso, perché la luce del sole non poteva filtrare diretta.
Quello era un bosco antico.
I ragazzi vi si addentrarono con soggezione; Louis in particolare non aveva mai affrontato altro che boschi collinari, che in confronto sembravano boschi giocattolo. Quello no, quello era un bosco vero, cupo, soprattutto nella luce filtrata dalla coltre di nuvole.
Il lato positivo era che il vento era decisamente meno violento, lì sotto.
Harry si accorse dell'inquietudine dell'amico e lo prese per mano.
-Spiegami una cosa. Come facciamo ad attraversarlo senza perderci, visto che non abbiamo una bussola?- Domandò il fotografo, stringendo forte la mano di Harry.
-Col sole. Col muschio. Cresce a nord. Noi dobbiamo dirigerci a est- gli spiegò il ragazzo, mettendo più convinzione nella frase di quella che effettivamente aveva.
Louis lo guardò di traverso:- Ci perderemo. Costeggiamolo soltanto.-
-Louis, è enorme. Hai visto la cartina? Ci vorrebbero giorni e giorni. Noi dobbiamo ottimizzare i tempi-
-Sai quello che fai? Voglio dire, questa cosa del muschio è fattibile? Perché non stiamo giocando-
-Louis, devi fidarti. Non possiamo fare altro. Cerchiamo di mantenere una rotta, e che Dio ce la mandi buona-
Louis sospirò, indeciso. Il bosco lo intimoriva, quegli alberi svettavano imponenti, ed era certo che vi abitassero animali predatori. Tipo gli orsi.
-E dove ci accampiamo? Se arriva un orso, per esempio, la tendina che abbiamo non offre protezione..-
-Accenderemo il fuoco e veglieremo a turno. Non potremo abbassare la guardia. Siamo in due; ci proteggeremo a vicenda. Ok?-
-Ok. Spero che sia la scelta giusta. L'elicottero non ci troverà mai, qui dentro- commentò funereo Louis.
Harry gli si piazzò davanti, facendolo sobbalzare, e gli prese entrambe le mani.
-Ti prometto che ti porto fuori di qui. Ti riportero' a casa, Louis. Fosse l'ultima cosa che faccio-
Louis si commosse, ed abbassò lo sguardo.
Harry cercò i suoi occhi, intercettandoli di nuovo.
-Ok?-
Louis annuì.
-Ce la faremo. Siamo due combattenti- disse ancora Harry, rincuorandolo.
-Ok. Grazie, Harry.-
Harry annui' a sua volta, determinato, e sempre tenendolo per mano, lo precedette nel sottobosco.C'era poco vento, ma c'erano miliardi di insetti: moscerini, mosche, ma soprattutto zanzare. I due ben presto si ritrovarono a schiaffeggiarsi e a sventolare le mani davanti al viso, nel vano tentativo di scacciarli.
-Maledetta- sibilo' Louis, guardandosi schifato una mano dove una zanzara spiaccicata lo aveva sporcato di sangue.Harry seguiva una linea immaginaria attraverso la foresta, focalizzando mano a mano un albero da raggiungere che secondo lui era in linea retta. Camminarono così un bel po', un po' in silenzio ed un po' chiacchierando di cose futili.
Ricominciò a piovere, ma sotto agli alberi erano relativamente coperti.
Presto, però, si ritrovarono gli scarponi bagnati perché iniziò una zona paludosa.
-Questo è uno schifo. Uno schifo- si lamentò Louis, mentre cercavano di saltellare nelle zone meno bagnate, fallendo miseramente.
Harry stava per replicare, quando Louis scivolò e cadde col sedere per terra, inzuppandosi di acqua.
-Oh cazzo! Merda!- esclamò tirandosi su di scatto, ma ormai il danno era fatto.
Harry lo fissò a bocca aperta, mentre Louis si teneva le mani sul sedere irrimediabilmente fradicio, con un'espressione comica in viso, e non riuscì a trattenere una risata.
-Ma che cazzo ridi, coglione!- Imprecò Louis, riuscendo soltanto a farlo ridere ancora di più, e ad un tratto colse anche lui il lato buffo della situazione. Era impossibile, era sfiga, si poteva essere messi peggio di così? E Louis seguì Harry nella risata, arrivando alle lacrime.
Ben presto non riuscirono più a parlare, ridendo come due pazzi, non riuscendo quasi a respirare. Si guardavano a vicenda scuotendo la testa, le guance rigate di lacrime. Poco a poco la risata si esaurì, anche se restò la ridarella ad Harry, che era scioccato dalla sua reazione maleducata, ma non aveva potuto farci nulla. La stanchezza, il forte stato di stress a cui erano sottoposti gli avevano fatto dimenticare le buone maniere.
-Scu..scusami Lou- singhiozzo', sghignazzando ancora.
Louis alzò le spalle, dicendo con nonchalance - Non ci pensare- mentre con le mani si sventolava esageratamente i pantaloni, facendo ricadere Harry nelle risate.
-Lieto di averti divertito- disse sarcastico, ma in realtà adorando la risata del ragazzo ed orgoglioso di averla provocata.
-Ok? Ora hai finito? Possiamo andare?- Sbottò un secondo dopo, incamminandosi davanti ad Harry.
-Ma dove vai...è di qua- ansimo' Harry indicandogli la direzione opposta. -Sei incredibile. Hai zero senso dell'orientamento- aggiunse, scuotendo la testa.
Louis alzò gli occhi al cielo e tornò indietro. Si incamminarono dentro all'acquitrino, smettendo di ridere a causa dell'acqua fredda che filtrava spiacevolmente nelle scarpe.
![](https://img.wattpad.com/cover/45275675-288-k469638.jpg)
STAI LEGGENDO
Alta quota
FanfictionUna semplice escursione in alta quota rischia di trasformarsi in tragedia quando due escursionisti, Harry e Louis, vengono travolti da una frana. Dispersi ed isolati, ma miracolosamente illesi, i due si imbarcano in un folle e disperato tentativo di...