20.

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Si suddivisero in due gruppi, Liam con Louis, ed Harry con Zayn a Niall.

Concentrandosi al massimo per eseguire esattamente quello che gli diceva di fare Liam, ben presto il fotografo spazzò via ogni altro pensiero se non l'arrampicata.
Liam fissava degli ancoraggi sulla parete di roccia mano a mano che progrediva; una volta arrivato al tiro di corda ed assicuratosi, lo avvertiva:- Louis, molla tutto!- Dandogli il via per sbloccare gli ancoraggi di ritenuta.
Liam, poi, preparava l'assicurazione per il ragazzo, e lo chiamava:- Louis, vieni!- In modo che il ragazzo salisse a sua volta recuperando i vari mezzi di ancoraggio provvisorio per poterli riutilizzare per il tratto successivo. Una volta raggiunto Liam e fissato in sicurezza sia lui che la corda, Liam procedeva per risalire un altro tratto.
Facendo la progressione con un istruttore, in completa sicurezza, Louis scoprì il piacere dell'arrampicata. Si godette ogni momento, anche sudando, anche sentendo i muscoli delle cosce bruciare, perché Liam gli aveva raccomandato di far leva sulle gambe piuttosto che sulle braccia.
Ogni tanto, mentre aspettava che Liam giungesse al tiro di corda successivo, arrischiava un'occhiata dietro di sé. I tre ragazzi erano veloci e sicuri, complice l'esperienza, e progredivano senza grossi problemi, guidati da Zayn.
La vista era stupefacente, e mentre si trovavano su una sosta, ovvero agganciati in totale sicurezza ad un ancoraggio fisso, Liam lo aiutò a recuperare la Nikon.
Louis fotografò il suo ragazzo e i due amici mentre risaliva la parete; Liam aveva scelto un tratto più lungo, ma non del tutto verticale, preferendo allungare la strada piuttosto che mettere in difficoltà Louis.
Procedettero con una leggera brezza fresca ad alleviare il caldo, il cielo talmente limpido da far scorgere in lontananza le cime di un'altra catena montuosa.
Era un luogo meraviglioso.
Si fermarono, radunandosi, su un lastrone di roccia più orizzontale degli altri, per pranzare. Erano ormai le due del pomeriggio.
Le aquile si libravano in alto sopra alle loro teste, stagliandosi elegantemente contro l'azzurro.
-Da quanto tempo non facevamo un'escursione così?- Chiese Niall, sgranocchiando noccioline.
-Sarà un anno almeno- constatò Liam.
-Dovremmo farlo più spesso. Dobbiamo darci appuntamento almeno due volte l'anno. E se non saremo noi a raggiungerti, verrai tu da noi- decise il biondo guardando Liam.
-Ci sto. Come all'inizio- sorrise Liam.
-E porterò Louis a fare dei corsi per arrampicata, così diventerà esperto- stabilì di nuovo Niall.
Harry ridacchio', guardando il fotografo arrossire leggermente, compiaciuto di essere stato incluso nel gruppo.
-Volentieri. È meraviglioso, qui- accettò il fotografo, battendo il cinque con Niall.
-Hai fatto abbastanza foto?- Gli chiese Liam.
-Ehi, facciamoci un selfie!- Propose Niall, suscitando l'approvazione generale.
-Si, vediamo di non farla cadere- commentò Harry, cercando una posizione sicura per la fotocamera.
Louis li inquadrò ed attivò l'autoscatto, affrettandosi a tornare vicino al gruppetto che faceva un sacco di smorfie.
Fecero così quattro o cinque scatti, ridendo e scherzando, e poi ripartirono.
Arrivarono all'altro capo della frana verso il tardo pomeriggio; poi proseguirono verso il ghiacciaio, ormai vicino.

Raggiunsero una spianata di roccia e cespugli verso le sette; si trovavano a fianco del ghiacciaio. Lì montarono le tende ad igloo, creando un bivacco per la notte.
Essendo una cosa tra di loro e soprattutto di difficoltà medio- facile, si erano concessi alcuni sfizi, per cui si prepararono un brodo caldo con il fornelletto da campo ed anche il caffè, con somma gioia di Louis.
All'imbrunire erano ancora tutti attorno al fuoco a chiacchierare. Harry era seduto dietro al fotografo che era a terra, abbracciandolo da dietro ed accarezzandogli ogni tanto la fronte. Gli altri fecero finta di niente, felici per Harry.
Niall non risparmiò le battutine sulla tenda che avrebbero condiviso "i due piccioncini", ma sorprendentemente si trattenne rispetto al solito, intenerito come gli altri dai gesti di affetto sincero che i due si scambiavano senza rendersene conto.

Louis era totalmente appoggiato ad Harry con la schiena, godendosi il tepore che l'altro gli trasmetteva. Aveva iniziato ad essere freddo, e rabbrividi' nella giacca tecnica.
Subito Harry guardò verso il basso:- Hai freddo?-
-Un pochino- gli rispose Louis da sotto in su'.
Zayn gli chiese:- Vuoi ancora caffè? L'acqua è calda-
-Guarda che se poi non riuscirai più a dormire ed inizierai a prendermi a calci, ti buttero' fuori dalla tenda- lo ammonì Harry, suscitando le risate degli altri. Louis ringraziò i santi del Paradiso perché il biondo non colse l'occasione per fare qualche battutaccia, allungandosi a prendere la tazza fumante che Zayn gli porgeva e facendo una linguaccia ad Harry.
-Sei proprio un bambino, Lou- lo commisero' l'altro, smentendo le parole tirandolo per la giacca in modo che si accostasse maggiormente a lui.
Dopo un po', l'oscurità fu completa. In tacito assenso lasciarono morire il fuoco, e disposero i sacchi a pelo a cerchio attorno alle braci, per godersi le stelle.
Come l'altra volta, il cielo offrì loro uno spettacolo straordinario. Senza luci a rischiarare, riuscivano a vedere miliardi di stelle.
Harry le osservò a lungo, sentendosi in pace con sé stesso e con il mondo intero. Era lì, sotto un tetto di stelle, circondato dai suoi migliori amici e dal suo ragazzo, e non poteva desiderare nulla di più.
Poco dopo, si rese conto che Louis, nonostante il caffè, stava per addormentarsi. Allora lo fece alzare ed entrare in tenda, dove sarebbe rimasto al riparo dal vento gelido ed al calduccio del sacco a pelo, tornando poi fuori qualche minuto con i suoi amici.

-Sei proprio innamorato perso- lo compati' Niall, con l'affetto nella voce.
Harry alzò le spalle.
-Sono contento per te- lo assicurò il biondo, annuendo.
-È una brava persona- aggiunse Zayn riferendosi al fotografo.
Liam era felice per Harry, e sorrise: -Ve l'avevo detto-
-Senti un po' tu, io e Zayn sappiamo benissimo che hai chiesto ad Harry di farti da testimone pensando di risparmiarti i nostri scherzi perché lui è più tranquillo, ma guarda che siamo già d'accordo di organizzarti l'addio al celibato insieme- lo apostrofò il biondo, tra le risa degli altri.
-Oddio..non fatemi litigare con Sophia, però, vi prego..-
-Ti rapiremo e ti porteremo via per quarantott'ore di fuoco- lo prese in giro Zayn, facendo ridere Harry.
-Zitto tu, che sarai l'unico a poterti portare il fidanzato senza che nessuno dica niente- lo rimproverò Liam, già preoccupato.
Harry non se la prese, proponendo invece:
-E se facessimo una mini-vacanza, al posto delle solite serate?- Suscitando l'immediata approvazione di Liam.
-Del tipo?- Chiese Zayn, curioso.
-Non so..ad esempio toccata e fuga a Dublino- buttò li' Harry, ricordandosi della vacanza meravigliosa che aveva condiviso con Liam un paio d'anni prima.
-Sai che sei un genio?!- Esclamò Niall, entusiasta.
-Aggiudicato- concordo' a sua volta Zayn.
-Però ti faremo lo stesso gli scherzi, Liam, sappilo- lo minacciò il biondo.

Poco dopo, si diedero la buonanotte e si intrufolarono nelle tende.
Harry si avvicinò piano piano a Louis, per non svegliarlo, e si accoccolo' contro la sua schiena.
Louis invece si girò ed aprì un po' la cerniera del suo sacco a pelo, sollevandone un lembo.
Harry abbandonò il proprio sacco e si strinse in quello del ragazzo, come avevano fatto tante volte, sapendo che avrebbe dormito benissimo anche in quello spazio angusto, confortato dal contatto del corpo di Louis sul suo.
Con uno sbadiglio, si addormentò, dormendo pacificamente fino al mattino.

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