Famiglia •

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24 marzo 1003 d.C
-Tanto vi prendo!- riecheggiò la vocina serena di una bimba nella radura. Mentre correva all'inseguimento di uomo che saltando e facendo acrobatiche capriole seminava la piccola. L'uomo si nascose dietro a un albero ed attese divertito la figlia che, lentamente si aggirava nel parco alla sua ricerca. Improvvisamente l'uomo spuntò dietro di lei e poggiandole le mani sulle spalle esclamò:
-BU!!!-
la bambina si girò con il sorriso che le illuminava il volto
-Padre! Lo sapete bene che non riuscirete mai a farmi paura-
Disse, per poi scoppiare in un sonora risata.
L'uomo le sorrise, accarezzandole i lunghi capelli neri come gli abissi e posandole un tenero bacio sulla fronte. - È vero, me ne dimentico sempre- Ridacchiò. Poi l'adulto si sdraiò e aprì un libro.
Ma, prima che potesse solo iniziare a leggere la prima riga, la bambina gli si gettò tra le braccia esclamando con la speranza negli occhi:
-Padre vi prego giochiamo!! Per favore!-
Disse, fecendo degli occhioni a cui l'uomo non poté resistere, e così, sospirando disse:
-Va bene Lily, a cosa vuoi giocare?-
Sospirò il padre.
-Mhhhh allora, io sono una principessa e voi siete un re-
- Bella trama, continua!-
la incitò.
-dunque, dunque... A voi serve una corona!-
Così dicendo i suoi occhi brillarono. Si alzò e raccolse dei fiori, poi s'inginocchiò di fronte al suo compagno di giochi, ancora sdraiato.
Cautamente e con abilità iniziò ad intrecciare i gambi e le corolle dei fiori fino a creare una piccola e variopinta corona che poi posò sul capo dell'uomo.
-Ecco, ora siete perfetto!-
Esclamò con orgoglio.
Si udì una voce maschile in lontananza -signor generale, il re la sta aspettando-
Il padre sbuffò, si alzò in piedi e sfilandosi la corona l'adagiò sulla testa della figlia, sussurrandole:
-ora devo andare, fiorellino-
Per poi farle un buffetto sulla guancia. Lo sguardo della piccola si velò di tristezza. Ma prima ancora che potesse ribattere l'uomo l'abbracciò dicendole:
-ti voglio bene piccola mia, ci vediamo sta sera. Mi raccomando non far impazzire la mamma-
A quella battuta Lily sorrise per poi rattristarsi mentre osservava il padre incamminarsi verso il castello al seguito dal soldato.

La piccola Lilian continuò a giocare da sola, fino al tramonto: intrecciando fiori, cercando le farfalle e osservendo il cielo primaverile limpido e azzurro. Finché la madre la richiamò.
Lillian era la la figlia del generale Pitch Black, fedele braccio destro del re Edoardo.
Aveva da poco compiuto 7 anni e viveva con il padre e la madre nel reame Diarne in un'enorme villa.
Aveva dei lunghi capelli neri che le arrivavano sino alla vita, occhi brillanti e vivaci di un intenso ambra e una pelle chiara.
Sua madre, Lady Daphne, era una bellissima donna con occhi azzurri e lunghi capelli biondi.
La figlia aveva ereditato i caratteri estetici dal padre, anch'esso capelli scuri e occhi dorati, tuttavia aveva la grazia e l'eleganza della madre e la sua immensa gentilezza e lealtà.


Salve a tutti! Questa è la prima storia che scrivo su wattpad. Accetto commenti sia positivi che negativi e qualsiasi consiglio. Allora, l'idea di scrivere una storia incentrata sul passato di Pitch mi è venuta vedendo delle fan art in proposito. Ho cercato un po' su internet e ho trovato varie versioni diverse tra loro, dove però in tutte il personaggio di Pitch veniva raffigurato come un generale che perdendo la propria figlia diventava cattivo. Queste storie mi hanno colpita molto e per così dire mi hanno ispirato a creare una mia versione dei fatti. Bhe... Allora... Spero che vi piaccia....

La figlia della paura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora