Protezione

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Ombre oscure si aggiravano furtive nel massiccio e imponente castello di Reitiber. I Fearlings si muovevano in modo uniforme, come se fossero una specie di nuvola scura. Levitavano veloci nei corrodi, si tenevano in agguato nel buio. Gli uomini, se non evocandoli, non li potevano vedere e così ne passavano attraverso. Nella nube i Fearlings stavano discutendo tra di loro: -quanto è stato ingenuo quel Pitch- ridacchiò la voce di una vecchia -la disperazione può portare a compiere delle follie; come a donare la propria anima al male sperando di poter salvare la propria figlia. Davvero patetico- irruppe una voce maschile. - gli uomini.... Che esseri sciocchi e impulsivi- commentò una ragazza. - Ecco come catturare due piccioni con una fava- ridacchiò un vecchio. -adesso che il patto è stato suggellato con il sangue la vita di Lilian ci appartiene. Quell'incosciente ci ha perfino donato qualche goccia del suo sangue, così riusciremo a trovare ancora più facilmente sua figlia- -da quanto tempo non ci capitava di trasformare due esseri umani quasi nello stesso giorno?- chiese ironica una donna. - tuttavia ho intravisto nell'uomo grandi capacità. Forse la figlia può essere ancora più potente- disse bramoso un bambino. - Però dobbiamo sempre ricordare che Pitch alla fine si è arreso a noi perché è stato mosso dalla disperazione. Forse questa Lilian può essere più forte di quanto pensiamo. Potrebbe resisterci a tal punto da uccidersi- rifletté un adulto - e se anche fosse? Sarebbe lei a causarsi la sua stessa morta. Noi gli offriremo il dono, poi se lei vorrà accettare bene, sennò... La perdita di un'insulsa umana è irrilevante. Tanto abbiamo già il padre.- ridacchiò cinicamente una donna.

La nuvola dopo aver superato un paio di celle si fermò di fronte ad una grande porta di legno. -è lì dentro- sussurrò un Fearling con la voce di una ragazza. Poi lentamente i Fearlings attraversarono la porta come se fossero fantasmi. Di fronte a loro, rannicchiata in un angolo, dormiva una bambina. -ecco la nostra Lilian- disse un uomo. I Fearlings si divisero riprendendo le loro forme, mentre i tentacoli si arrampicavano alle pareti e al soffitto. Poi lentamente strisciarono attorno alla fanciulla. La stanza fu completamente invasa da quei viscidi arti che sovrapposti l'uno all'altro parevano più consistenti di una semplice ombra, come se fossero un liquido melmoso che inglobava e divorava tutto sul suo cammino. Un tentacolo si scagliò contro la piccola, ma, prima di riuscir ad aggrapparsi al suo braccio si ritrasse, come se qualcosa lo avesse punto, o peggio, scottato. -cos'è successo?- chiese una vecchia -non lo so- disse una donna- un altro tentacolo aggredì la piccola, seguito poi da altri cinque. Ma a pochi centimetri di distanza dalla fanciulla si ritirarono. Nel loro movimento di fuga delinearono una specie di sfera trasparente che ricopriva e proteggeva Lilian dai Fearlings. Le creature oscure iniziare a spaventarsi - quello è uno scudo!- urlò incredulo un Fearling con la voce di un uomo - ma... Da dove diavolo viene?- disse disperata una bambina - non ne ho idea, però non ci permette di prendere Lilian!- gridò una donna terrorizzata. I Fearlings ripresero la forma di ombre e così la melma che poco prima ricopriva le pareti si ritrasse. Adesso sembravo impauriti da quella piccola bambina che, ignara di tutto aveva continuato beatamente a dormire - e ora che facciamo?- urlò un uomo. - dobbiamo rimare calmi e riflettere. La mocciosa è protetta da qualcosa di molto potente. Per il momento non sappiamo cos'è...--Questo non era mai successo. - lo interruppe un vecchio- andiamocene! Non conosciamo questa ragazzina, potrebbe essere pericolosa! Anche dormendo è riuscita a respingerci. Immaginate cosa potrebbe fare se si svegliasse. Dobbiamo andarcene! - suggerì in preda al terrore un Fearling con la voce di un uomo - no! noi abbiamo fatto un patto con Pitch. Sapete che abbiamo dato la nostra parola. Se violiamo il contratto verremo rinchiusi nel limbo, e tutti noi non vogliamo mai più tornarci in quel posto- sbraitò una donna. - ma allora come facciamo?! Trasformare la bambina era l'unico modo per salvarla da una morte per mano di un umano. Adesso che non possiamo neppure toccarla come faremo a proteggerla? Questo scudo, a quanto pare la ripara solo da noi e non dagli umani, sennò non sarebbe in questa cella.-  rifletté una ragazza. - già... E quindi?- chiese un uomo -aspettiamo. Questa barriera forse è temporale. Ma con il tempo la ragazza crescerà e quando avrà raggiunto la giusta età e il dolore l'avrà abbastanza indebolita allora agiremo. Intanto però dobbiamo proteggerla dagli esseri umani. Il re di questo regno vuole ucciderla, quindi ci basterà dissuaderlo- proruppe un bambino - ok, quindi stai dicendo che dobbiamo tenere segregata la bambina fino a una certa età. La prigione la porterà all'estremo fisico e psicologico, così quando noi le offriremo una via d'uscita lei accetterà.- -esatto. Adesso però dobbiamo pensare al re. Dobbiamo possederlo. Lo so bene che possedere un essere umano è molto faticoso, ma non abbiamo altra scelta- disse solennemente di nuovo il bambino. Con queste ultime parole i Fearlings uscirono dalla cella per poi risalire i sotterranei. Attraversarono lunghi corridoi fino ad arrivare alla stanza da letto del re. La camera era grande e lussuosa, adornata da tappeti persiani, arazzi, quadri, e armi in esposizione. A sinistra c'era una grande libreria stracolma di libri, a destra invece sulla parete due grandi finestre si affacciavano sul regno. Al centro della stanza troneggiava un enorme baldacchino su cui dormiva russante il monarca. I Fearlings si avvicinarono, e quando furono a pochi centimetri di distanza da lui lo osservarono. Poi, come un fumo nero, si gettarono sul suo corpo, entrando nel naso, bocca e orecchie. Il sovrano si svegliò di soprassalto spalancando gli occhi. Ma era troppo tardi. Il fumo era completamente entrato dentro di lui. I suoi occhi divennero completante neri: le pupille, l'iride e la sclera erano scuri come la pece. Poi tornarono normali. Ma lo sguardo di Neterio era cambiato radicalmente. Era spento e opaco. Trasmetteva un cinismo anormale in qualsiasi persona. Ma la cosa più inquietante in quegli occhi era che, osservandoli attentamente, in un angolo delle iridi, un liquido nero e melmoso galleggiava in grumoli di diversa grandezza, simili ai tipici grumoli di olio quando lo si versa nell'acqua. Questo donava un'ultima sfumatura in quello sguardo da renderlo incredibilmente agghiacciante, come se in quegli occhi umani, nulla ne era più rimasto di umano.

Ciao a tutti, scusatemi se ieri non sono riuscita a scrivere nulla, ma ho avuto un mucchio d'impegni. Ringrazio tutti cloro che seguono questa storia, leggono, votano o commentano: GRAZIE DI CUORE ❤️. Ciaooo

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