Incubi

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-Bene, bene, bene. Guarda un po' chi è venuto a trovarci? Il nostro caro Jack.- disse con tono suadente una figura alta e magra, avvolta in un mantello di tenebre. L'uomo stava accarezzando il muso di un cavallo dall'aria minacciosa. L'animale era fatto interamente di sabbia nera. Era inquietantemente magro e lì, sul capo dove era delineato il teschio equino, vi erano incastonati due occhi gialli fiammanti. -Pitch!- ringhiò lo Spirito. -Mossa davvero stupida, quella di addormentati... Sei finito nel mio regno, amico mio. E adesso, non puoi svegliarti.- -Maledetto!-Ringhiò Jack. Alzò la mano destra, pronto a colpire l'Uomo Nero con un lampo di ghiaccio, ma qualcosa non andava... Il suo bastone era sparito. Nel suo sguardo c'era un misto di sorpresa e preoccupazione. -Ahahahah! Suvvia Frost, non fare quella faccia. Te l'ho detto. Adesso sei nel mio mondo e qui le regole le detto io. Non avrai davvero pensato che ti avessi lasciato portare qui quell'inutile rametto. Oh no, non sarebbe stato divertente.- rise malvagiamente Pitch per poi ritirarsi nella penombra e sparire completamente nell'immensità delle tenebre che si espandevano all'infinito. Il cavallo seguì fedelmente il suo padrone, tramutandosi in sabbia scura come la pece, e perdendosi tra l'oscurità. In quel momento Jack capì che, suo malgrado, la Leggenda aveva ragione. Aveva commesso un terribile sbaglio ad addormentarsi. Imprecò mentalmente per la sua ingenuità. Sperò solo di riuscire a svegliarsi il più presto possibile. Poi accadde qualcosa. Scorse in lontananza una lucina bianca, immersa in quello spazio di ombre. Il bagliore iniziò aumentare, tanto che lo Spirito fu costretto a coprirsi gli occhi con una mano. Sembrava che un faro gli avesse puntato contro tutta la sua luminescenza accecante. La luce abbagliante scacciò le tenebre e investì il povero Guardiano in un caldo abbraccio. Improvvisamente iniziò a diminuire assumendo il bagliore di un lampione della luce. Quando Jack tolse la mano dagli occhi venne pervaso dallo stupore. Si trovava in una delle tante stradine di Burgess. Saranno state le nove di sera. Il cielo notturno tesseva un soffice silenzio che volteggiava tra gli edifici rossicci. La Luna non c'era e le stelle erano oscurate dalle luci artificiali della cittadina. Un gruppo di ragazzi passeggiava lungo marciapiede a pochi metri da Jack. Avranno avuto circa 15/16 anni. Ridevano e schiamazzavano divertiti. Tra loro lo Spirito riconobbe Jamie, un suo vecchio e carissimo amico. Gli ricordava la sua amata e defunta sorellina Emma. Il suo sorriso ingenuo e quegli occhi curiosi ogni volta avevano ammaliato lo Spirito. Per Jack quel ragazzo significava davvero molto. Era stato il primo bambino a credere in Jack Frost e l'unico che aveva avuto fiducia nello Spirito. Senza di lui, Pitch, anni addietro, avrebbe invaso il mondo con i suoi incubi e avrebbe seminato paura e distruzione ovunque. Jack sorrise ripensando a quei momenti e al coraggio di quel magrolino ragazzino castano, con un amore smisurato per il mistero e dente mancante. Adesso di fronte a lui c'era un bellissimo adolescente con due occhi verdi sprezzanti di vitalità. Lo Spirito amava i bambini, ma doveva ammetterlo, per lui, Jamie, sarebbe sempre stato il suo preferito. Per Jack, era come un fratello e per Jamie, lui era il suo eroe. I ragazzi si stavano avvicinando allo Spirito. Eppure sembrarono non accorgersi di quel giovane dalla pelle lattea e dalle ciocche bianche e spettinate. Ma questo non turbò minimamente la Legenda, troppo intenta a cercare lo sguardo di Jamie. Il ragazzo stava parlando con un giovane occhialuto dai capelli biondi. Jack si fermò un attimo ad osservare quanto fosse cresciuto dall'ultima volta che lo aveva visto. I lineamenti erano più marcati e donavano armonia al viso. Il fisico era alto, atletico e robusto. Insomma, si era davvero fatto un bel giovane in quegli ultimi anni. Il Guardiano non riuscì a trattenere un sorriso di orgoglio per il suo Jamie. Era davvero fiero di quel ragazzo. A un tratto, l'adolescente voltò il suo sguardo verso Jack. L'albino s'irrigidì. L' imbarazzo prese il sopravvento sull'orgoglio. Cosa avrebbe dovuto fare? Abbracciarlo? Stringergli la mano? Il giovane si avvicinò a grandi passi a Jack che fece la prima cosa che gli saltò in testa: sorrise. Qualcosa però non andava. Jamie non rallentò la sua andatura. Al contrario, accelerò. Solo in quel momento Frost notò che lo sguardo del suo compagno di avventure  era rivolto a qualcuno dietro allo Spirito. Ma Jack non fece in tempo a voltarsi che il suo vecchio amico gli andò letteralmente addosso. Jack istintivamente chiuse gli occhi. Si sentì trapassare da una gelida fitta allo stomaco. I suoi muscoli si contrassero. Il respiro divenne pesante. La testa gli girava. Conosceva fin troppo bene quei sintomi. Ma non voleva crederci. Quando riaprì gli occhi il giovane dagli occhi verdi era sparito. Si voltò e lo vide che stava abbracciando una ragazza castana con un cappello rosa. Solo allora Jack ne ebbe la conferma. Jamie non credeva più in lui. Sentì il suolo mancargli sotto ai piedi. Temette che da un momento all'altro sarebbe crollato a terra. Respirava a fatica, gli occhi spalancati guardavano increduli Jamie, che adesso rideva e scherzava, ignorando completamente l'aria di disperazione che iniziò ad avvolgere lo Spirito. Una voce profonda e compassionevole risuonò nella sua mente. -Vedi Jack. Tutti prima i poi si dimenticano di noi Leggende. I bambini crescono e smettono di credere in Babbo Natale, nella Fata del Dentino e perfino in te, Jack Frost. Pensavi davvero che quel ragazzo si fosse ricordato dello Spirito dell'Inverno? Ahahahah. Pero', sei ancora più sciocco dell'ultima volta che ti ho visto.- -Non.. Non è possibile.... Non può essere vero...- sussurrò Frost con voce tremante. -Oh si invece. È assolutamente vero. Così com'è vero che la tua più grande paura sia proprio questa: perdere le persone che ami. Tornare invisibile. Inutile. Solo. Nessuno crede più in te, Jack Frost.- disse la voce con un tono di finta pietà verso il Guardiano che adesso sconvolto, non riusciva ad impedire alle mani di tremare. Improvvisamente udì uno scricchiolio sotto ai suoi piedi nudi. Un rumore fin troppo famigliare per il ragazzo. Abbassò lo sguardo e... Stava camminando sul ghiaccio che rapidamente si stava crepando sotto al suo peso. Il suono della lastra ghiacciata che s'incrinava riuscì a sovrastare le risate dei ragazzi che si affievolirò fino a sparire. La paura iniziò ad impossessarsi di Jack. Essendo lo Spirito dell'Inverno non temeva il freddo, ma adesso era diverso. Non era nel mondo reale, i suoi poteri, come il suo bastone, là dentro non esistevano. Il suo corpo non avrebbe sofferto il gelo, ma la sua mente ne era sopraffatta dal terrore. Pitch aveva scavato nella memoria del giovane, ed aveva estratto uno dei suoi ricordi più terrificante: la sua morte. Fece un passo indeciso verso la sua destra, tentando disperatamente di allontanarsi da quella lastra vitrea. Ma era troppo tardi. Con un ultimo suono stridulo, il ghiaccio cedette. Il Guardiano cadde in acqua. Era talmente fredda che a Jack parve che una miriade di aghi gli si conficcassero nella pelle. Non riusciva a respirare e subentrò il panico. Risalì in superficie ma si accorse con orrore che il varco nel ghiaccio che aveva creato poco prima si era richiuso, intrappolando il ragazzo in acqua. Tentò inutilmente di spaccarlo. Si dimenò nell'acqua nell'acqua gelata mantenendosi a galla. La mancanza d'aria lo stava riducendo alla pazzia. Nei suoi occhi si poteva leggere solo un'emozione: terrore. -Ahahahahaha! Dimmi Frost, com'è quando i tuoi stessi poteri si ritorcono contro di te?.- Jack avrebbe voluto urlare, ma dalla sua bocca uscivano solo una cumulo di bollicine. Pitch lo guardò annegare mentre passeggiava calmo sopra la lastra ghiacciata. I movimenti del giovane si fecero sempre più lenti. Una stanchezza inumana prese il sopravvento sul suo corpo. Improvvisamente un sonno profondo lo arpionò tra le sue grinfie. Jack sperò solo che morire nel sogno non comportasse anche morire nella realtà. Ma poi, l'impensabile: una voce. Qualcuno lo stava chiamando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11, 2015 ⏰

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