Solitudine

743 67 4
                                    

Lilian aspettò. Attese impaziente la comparsa del suo amico. Passeggiò nel bosco per ore intere, sperando di vederlo appollaiato su qualche ramo. Lo chiamò invano, rischiando che qualcuno sentendola, la prendesse per pazza.  Lo cercò finché il cielo pallido non si tinse del chiarore del tramonto fino a smorzarsi nelle tenebre della notte. Quando rientrò nel palazzo, Liliana era raffreddata e infreddolita. Aveva il naso rosso, la brina le ricopriva le ciglia e le schiariva i capelli corvini. Le guance erano arrossate e intorpidite dal freddo. Tremava come una foglia. Non riusciva a fermare lo sbattere dei denti. I brividi le graffiavano la schiena e le labbra erano così screpolate che sanguinavano. Come se non bastasse si beccò pure la strillata della signorina Cratia per aver passato tutta la giornata nel bosco. Ma Lily non prestò per nulla attenzione a quelle lamentele. Nella sua mente c'era spazio solo per una pensiero: Jack. Una moltitudine di domande le bombardavano la testa. Dov'era? Stava bene? Cos'era successo?Perché non si era presentato? E se gli fosse successo qualcosa? La ragazza si torturava le mani insensibili per gelo, mentre le peggiori premonizioni le tormentavano l'animo. L'ansia e la paura di perderlo non la lasciarono sola neppure per un secondo. Fissò a lungo la finestra sperando, come nel loro primo incontro, di scorgerlo in lontananza, che, incappucciato la fissava con quei bellissimi occhi color ghiaccio. Se si concentrava, poteva ancora sentire il suo fresco profumo di neve appena caduta e di brina, impresso sui suoi vestiti. Sospirò ricordando il suo dolce sorriso, così sincero e caldo da poter scioglie l'inverno stesso. Improvvisamente si sentì in colpa. Ma per cosa? Non le sembrava di avergli fatto nulla di male. E poi lui non conosceva il suo segreto... O no? Forse... Forse aveva scoperto tutto. Ciò vuol dire che ai suoi occhi lei era un mostro, un essere disgustoso e pericoloso. Questo pensiero così doloroso la fece trasalire. Ma come avrebbe potuto dargli torto? Era vero, lei era un essere orribile. Probabilmente era un bene che lui se ne fosse andato. D'altro canto, chi non l'avrebbe fatto? Almeno così, Jack era al sicuro. Ma... Non l'aveva neppure salutata per un'ultima volta. Non le aveva chiesto spiegazioni. Semplicemente era sparito. Una lacrima rigò la sua guancia. Gli occhi divennero lucidi e spenti. "Forse... È meglio così" si disse la ragazza stanca, dirigendosi verso il letto. Dentro di lei infuriava una tempesta di emozioni. Ma ne aveva abbastanza. Era stufa di soffrire, di piangere, di odiarsi. Cosa poteva fare? Lei era un mostro e questo lo sapeva. Nulla avrebbe mai potuto cambiare ciò che era. Si avvolse nelle coperte sperando che potessero riscaldarla. Ma ben presto si accorse che stava tremando non per il freddo lasciatogli dall'inverno, ma per un gelo che gli si era posato nel cuore. Un freddo che non era prole dalla natura, ma bensì della solitudine. Quella stessa solitudine che da anni, se non secoli, si era portata sempre dietro. Ma adesso, sentii che questo sentimento pulsava più vivo che mai dentro di lei. Quegli istanti di divertimento che aveva passato con Jack le parvero lontani, come se fossero passati anni dal loro ultimo incontro. I singhiozzi le squassavano il petto. Le lacrime, adesso copiose, le bagnavano il viso. Premette il cuscino sul viso soffocando un urlo di dolore. Mai avrebbe pensato che l'abbandono di qualcuno potesse ucciderla. Ed era vero. Lilian sentiva che la tristezza la stava corrodendo dall'interno e, presto o tardi sarebbe crollata. Jack era stato il primo e l'ultimo ragazzo che era riuscito a frantumare quella muraglia di pietra che si era creata attorno a se. Ma adesso, lui non c'era più. In quei pochi giorni aveva capito quanto fossero simili e allo stesso tempo diversi. La disperazione, il dolore e la nostalgia le premevano contro il petto. Come se un macigno la stesse schiacciando. Pianse nel buio e nel silenzio per ore ed ore, finché il sonno non prese il sopravvento e le palpebre non si fecero pesanti.

Ciao a tutti. Sono tornata dalla vacanza e quindi in questi giorni potrò dedicarmi anima e corpo alla storia 😊😊😊. Allora premetto subito che in realtà questo capitolo era in origine la prima parte di uno molto più lungo. E questo spiega il perché sia così corto rispetto agli altri. Quindi...
Che fine ha fatto Jack?
Perche' Lilian si considera un mostro? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Scusate 😅😅 morivo dalla voglia di farlo. Ciaooo ❤️❤️❤️

La figlia della paura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora