L'ombra oscura in un animo puro

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Il rombo era sempre più forte. Gli trapassava i timpani fino a dilaniarli la mente che non riusciva più a ragionare lucidamente. In un urlo disperato Pitch gridò -Basta!! Vi prego!!!- Il suono stridente cessò di botto. Improvvisamente la candela si riaccese. La luce rischiarando la stanza illuminò i Fearlings. Erano le creature più mostruose che Pitch avesse mai visto. Erano esseri neri come la pece che al posto degli arti avevano dei tentacoli, ma, come le ombre potevano assumere diverse forme mostruose e raccapriccianti. In quell'oscurità del loro "corpo", dove si presumeva esserci la testa, troneggiavano solo due occhi vuoti, grandi, bianchi e senza pupille. Le loro bocce erano una semplice linea bianca che assumeva o la forma di un ghigno malvagio oppure una smorfia di dolore e disperazione. Se qualcuno glielo avesse chiesto, Pitch avrebbe detto che in quella stanza circa un centinaio di Fearlings si accalcavano l'uno sull'altro. I loro sguardi inespressivi erano puntati sull'uomo che guardava la scena inorridito è terrorizzato. Improvvisamente un tentacolo si fece strada tra gli altri, per poi agguantare il polso destro di Pitch. L'uomo si divincolò dalla presa che si faceva sempre più stretta, fino a fargli male. Il tentacolo era freddo, umido e viscido come la pelle di un serpente. I brividi risalirono la schiena di Pitch fino al collo. Il generale era completamente sbiancato dalla paura. Un altro tentacolo afferrò la gamba di Pitch facendolo inginocchiare. Poi, uno dopo l'altro i disgustosi arti delle creatura iniziarono ad avvolgere Pitch in micidiali spirali. Pareva quasi che un enorme boa nero lo stesse stritolando. L'uomo emise urla di dolore che però, gli si strozzavano in gola apparendo come rantoli disperati. I tentacoli erano riuscita a immobilizzare ogni suo muscolo. Le spire si facevano sempre più strette e numerose, tanto da soffocare nella visuale del generale, l'ultimo spiraglio di luce della candela. Adesso era bloccato e al buio. Il panico lo avvolse con i tentacoli. Era solo, nelle tenebre, immobile e terrorizzato. Tutto a un tratto sentì un dolore lacerante propagarsi dentro di lui. Però era molto diverso da quella sofferenza corporeo che pochi istanti prima stava provando. Infatti questa volta non era stato causato dai tentacoli. Era troppo intenso per essere un dolore fisico, gli sembrò quasi che riuscisse a perforagli l'anima. Sentì qualcosa sgusciare rapido nella sua mente. Qualcuno o qualcosa era entrato dentro di lui ed ora stava iniziando a studiare i suoi pensieri. Sentiva l'essere trafficare con i suoi ricordi. Vedeva le immagini della sua famiglia, la guerra, la sua cattura. Ma quei pensieri non erano stati richiamati da Pitch, ma da qualcun'altro che si stava velocemente impossessando della sua mente.  Il generale ancora cosciente desiderò ardentemente che quell'essere uscisse dalla sua testa. Ma ciò non fece altro che procurargli un dolore pungente nella nuca. Ogni volta che Pitch mentalmente sbarrava la strada di quell'essere, una sofferenza incorporea lo stritolava nelle sue fauci. Adesso la battaglia non era più fisica, ma era un duello psicologico tra lui e quella creatura  ignota che ora s'insinuava nella sua mente. Poi li sentì. I Fearlings gli parlarono in coro. Ma questa volta le loro parole erano ridotte a un sussurro e sembravano rassicurarlo. -Pitch Black non opporti al nostro potere. Accetta la paura e lei ti sarà amica- un nuovo ricordo, questa volta però richiamato da Pitch stesso si materializzò nella sua memoria. Il generale rammentò il discorso che gli aveva fatto Neterio "quando ti trovi di fronte all'angoscia, al terrore e al panico si può scegliere, al contrario di quello che pensa la gente: si può resistergli, affrontarlo ed esserne sconfitti. Oppure si può semplicemente schierarsi dalla sua parte" stremato mentalmente e fisicamente, Pitch Black si arrese. Sentì che un'ombra oscura si era stabilizzata nel suo animo. Silenziosamente strisciava dentro di lui. "Allora è questo quello che si prova a donare la propria anima a qualcuno" si disse Pitch. Aveva fatto la sua scelta. E aveva scelto di lottare a fianco dei Fearlings, di essere il LORO generale. Capiva che ora la paura non gli era più ostile, ma al contrario la vedeva come un'amica. Questo almeno, era quello che gli stava sussurrando l'ombra. Gli diceva che il terrore sarebbe stato la sua dimora e che presto avrebbe scoperto il meraviglioso dono che i Fearlings gli avevano regalato. Ma il vero Pitch non sapeva esattamente come reagire a tali pensieri. Ne rimaneva piuttosto indifferente. Come se in futuro lui sarebbe rimasto un semplice osservatore che ammira dagli spalti lo spettacolo. E chissà, se aveva ragione il re Neterio. Forse.... Forse anche lui un giorno avrebbe provato quel malato divertimento.

Lentamente Pitch riprese controllo del suo corpo. Aprì gli occhi e scoprì che era rannicchiato al suolo. Constatò che era solo nella cella. I Fearlings se n'erano andati. Tuttavia poteva chiaramente sentire le parole dell'ombra dentro di lui che gli intimavano di risposarsi. Effettivamente il generale ora era molto stanco. Così si trascinò sul materasso e si addormentò, mentre la candela pan piano si scioglieva. Quella notte il sonno di Pitch fu devastato da incubi. Però, per la prima volta in vita sua l'uomo aveva il controllo di essi. Poteva governarli a suo piacimento e scoprì con meraviglia che il terrore se governato da una mente poteva essere un'arma tanto affascinante quanto distruttiva. Seppur nel sonno Pitch stava avendo un assaggio del grande e pericoloso potere che gli avevano donato i Fearlings.

Però, l'uomo nero che fai degli incubi 😆. Lo so, era pessima 😂😂😂. Comunque Pitch si sta lentamente trasformando nell'essere che noi tutti conosciamo bene. Uhhhhh non sto più nella pelle per il prossimo capitolo. Comunque, tornado all'idea jelsa, pensavo di scrivere il racconto totalmente diverso da questo. Mi spiego meglio: Pitch sarà di nuovo l'antagonista, niente figlia, il suo passato rimane oscuro, jack e elsa lo devono combattere per salvare il mondo eccetera eccetera eccetera... Pero', volevo introdurre un nuovo personaggio nel racconto che avrà una parte moooooolto importante. Questo personaggio non compare né in Frozen né nelle cinque leggende. Non voglio fare alcuno spoiler quindi me ne sto zitta sulla sua identità. Però per questo "nuovo libro" ho la brutta impressione che la pubblicazione dei capitoli sarà molto meno frequente di quella della "figlia della paura" per due ragione:
1) con il primo racconto diciamo che ho già in mente come continuarlo e come andrà a finire. Mentre con jelsa è tutto una bozza
2) mi sa brutto fermarmi tutto a un tratto con il primo racconto per iniziarne un altro.
In conclusione diciamo che inizierò si, il racconto di jelsa, però sarà più lento rispetto a questo. Va bene, vi ho assillato abbastanza. Alla prossima. Ciaooo ❤️❤️❤️

La figlia della paura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora