Speciale

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-Dacci il tuo cappello moccioso- queste parole riportarono bruscamente alla realtà i due giovani. -No- disse tremante una vocina sotto di loro. Lilian si sporse dal tetto e nel portico che era adiacente al prato, riuscì a scorgere un branco di ragazzi dall'aria minacciosa, che aveva accerchiato un bambino. Lily fu subito smossa da un istinto materna che la costrinse a desidera di scendere dal tetto e a precipitarsi lì, per proteggere il bambino. Jack avendo notato la faccia pensierosa e preoccupata dell'amica chiese -Che succede?- -I soliti bulletti che tormentano David. Dobbiamo aiutarlo.- disse con voce ferma e decisa. Lo spirito individuò il gruppo di ragazzi. Poi si voltò verso Lilian che stava cercando il modo meno pericoloso per scendere dal tetto. -Emh... Che stai facendo?- -Dobbiamo scendere da qui! Quel bambino è in pericolo!- -Sono d'accordo con te, ma c'è un problema...- -Quale?- -Emh... Ecco.... Teoricamente questo "dobbiamo" devi ridurlo in un "devi"... - -Non mi dire che hai paura di qualche bullo?- lo sfidò lei. -Io paura?! Io non ho paura di niente... Il punto è che non posso.- la sua voce divenne triste ed amareggiata. Nel suo volto si spense la sua solita luce di allegria che, fino a quel momento la ragazza ne era stata affascinata. Lilian scorse in quel blu cristallino dei suoi occhi un'ombra di dolore. -Jack... Perché non puoi?- -Loro... Loro non possono vedermi...- - Stai scherzando vero???- -magari fosse uno scherzo...- disse con tono afflitto. -Ma... Ma... I bambini possono vederti! Io posso vederti!- -Solo chi crede in Jack Frost può. Sinceramente non so perché tu puoi... È per questo che sono qui.- Lilian lo guardava sbalordita mentre digeriva ancora quelle parole. Jack invece, aveva lo sguardo basso e sconsolato. -Tu.. Perché non me lo avevi detto prima?!- riuscì solo dire Liliana, ma la sua voce era squillante ed esterrefatta. -Io... Ecco... Volevo dirtelo... Ma non in questo modo...- Per la prima volta dopo tanto tempo, Jack si sentì impreparato. Come se per quei brevi istanti tutta la sua sicurezza fosse sprofondata in quegli occhi d'oro che ora lo guardavano sconvolti. Un urlò riattirò l'attenzione dei due ragazzi al bambino che adesso era per terra mentre i bulli gli ridevano addosso. Lilian fu la prima a risvegliarsi dal suo stato d'incredulità -Jack, quel bambino ha bisogno del tuo aiuto! IO ho bisogno del tuo aiuto! Anche se loro non possono vederti, puoi sempre agire. - in quel momento lo spirito non capì il significato di quelle parole, ma prima che riuscisse a chiedere una spiegazione, Lilian disse -Adesso dobbiamo scendere da qui. - Frost annuì per poi riprenderla in braccio e posarla dalla parte opposta del portico. -Ok, pronto?- -Em...- Frost era ancora disorientato da tutto l'accaduto. Così lei lo prese per la mano e lo trascinò nella direzione in cui provenivano le voci. Quando arrivarono, il bambino era in lacrime, il suo cappello era sgualcito e immerso nella neve. Sei ragazzi e ragazze lo circondavano. Ridevano mentre nei loro occhi brillava una luce malvagia. Jack trasalì quando vide il volto terrorizzato del piccolo. Mentre Lilian sentì la rabbia ribollirgli nelle vene. Si posizionò tra il bambino e i bulli, con uno sguardo fiero e deciso da far stupire persino lo spirito. - Andatevene!- ordinò con una voce tagliente e piena di rancore. I ragazzi risero ancora di più a quelle parole. -guarda, guarda! La strega è venuta a salvare il moccioso- la schernì un ragazzo alto e biondo. -Sta zitto Trevor- lo ammonì lei. -Oh-ooh la ragazza ha fegato! Sai, dovresti toglierti questa abitudine d'interferire sempre nei nostri affari- disse sprezzante il giovane. Gli altri ragazzi iniziarono a ridere e a sghignazzare. Il volto di Lily s'incupì per poi rialzare lo sguardo intriso d'odio -Se questi affari coinvolgono un bambino, allora sono affari miei! E ora andatevene!- ordinò a denti stretti. Sentiva la collera e il rancore crescere sempre più in fretta dentro di lei. Pregò mentalmente di non perdere il controllo come l'altra volta. Il bullo si avvicinò lentamente a Lilian con lo sguardo cinicamente divertito. Il bambino dietro alla mora si stringeva a lei. Jack che, in quel momento era rimasto inerme a guardare, sentiva crescere rapidamente la rabbia in lui. Quel Trevor non gli piaceva per nulla. Appena si era rivolto a Liliana, con quel tono minaccioso e aggressivo, la voglia di congelarlo vivo era diventata irresistibile. Nessuno poteva rivolgersi così alla sua Lily. NESSUNO. Avrebbe voluto scaraventarsi contro quel pallone gonfiato e riempire la sua odiosa faccia di pugni. Ma era invisibile e le sue mani lo avrebbero trapassato come fosse un fantasma. E questo non fece altro che farlo ancora più innervosire. Strinse il bastono fino a farsi sbiancare le nocche. La temperatura precipitò vertiginosamente a causa della sua rabbia. E in quel momento capì cosa intesse Lilian quando aveva detto "anche se loro non possono vederti, puoi sempre agire". Sul suo volto la collera lasciò spazio a un sorriso furbo e vittorioso. Inclinò il suo bastone lasciando che l'estremità ricurva toccasse il pavimento ligneo del portico. Dall'oggetto uscì un guizzo di bagliore azzurro creando arabeschi e fregi ghiacciati che iniziarono a strisciare sotto ai piedi dei bulli stratificando una sottile lastra di ghiaccio. E poi... BOOM. Trevor cadde sonoramente a sedere sul ghiaccio scatenando la risata di Lilian, Jack e David. -Cosa hai fatto, mostro?!- chiese il ragazzo rosso in viso dalla rabbia e dall'imbarazzo. -Io nulla- riuscì a dire Lilian tra una risata e l'altra. I suoi compagni sbalorditi da tale accaduto accorsero per aiutarlo, ma dopo aver fatto il primo passo iniziarono a scivolare. Alcuni si aggrapparono ad altri trascinandoli nella loro comica caduta. Altri ancora precipitando, urtarono gli amici facendoli cadere a loro volta. I bulli furono ricoperti dalla vergogna e così si ritirano lanciando occhiatacce a Lily e a David che ancora ridevano divertiti. Quando quei ragazzi se ne andarono, David entusiasta e divertito rivolse gli occhi color nocciola alla spirito che stava ancora ridendo. -Tu sei Jack Frost!- disse con voce sognante.-Si piccolo. E se non sbaglio quelli erano sei birilli che non sapevano pattinare.- disse lo spirito rivolgendogli un sorriso a trentadue denti. -Wow- disse ancora emozionato il bambino. -David, si è fatto tardi, sarebbe meglio che tornassi dentro.- disse con voce premurosa Lilian. -Ma io voglio stare ancora un po' fuori! E poi c'è JACK FROST! È fantastico!!! Faremo a palle di neve come l'altra volta. Poi costruiremo un pupazzo di neve, angeli sulla neve e....- -wo, wo, wo. Frena amico. È tutto stupendo. Solo che...Emh... Sarebbe meglio se rimandiamo a un altro giorno. Oggi... Emh.... Ho un po' di cose da fare... E..... Emh...- Jack solitamente non negava mai una battaglia di palle di neve con i bambini, ma quella volta non aveva altra scelta. Doveva parlare con Lily. Ma non sapeva minimamente come dissuadere il piccolo dai suoi progetti di divertimento con lui. Per sua fortuna Lilian era lì, e aveva intuito le sue intenzioni così disse -David ascolta, Jack Frost è lo spirito dell'inverno. Giusto?- -Giusto- -Benissimo. Allora tu sai bene che lui si sposta di paese in paese per portare la neve.- -già...- disse sconsolato David avendo capito la situazione. -Quindi Jack non può rimanere troppo a lungo qui... Per questo adesso non può giocare con te.- -capisco...Allora questa è l'ultima volta che ti vedrò?- sembrava che David da un momento all'altro potesse iniziare a piangere come una fontana. -ma no, David...Io oggi devo portare l'inverno alle altre città nelle vicinanze. Ma domani sarò di nuovo qui.- -suo serio?- gli occhi del bambino dopo aver sentito quelle parole, brillavano come due soli. -ma certo piccolo.- -evviva!!! Domani giocherò con Jack Frost!- cantilenò il bambino saltellando dalla gioia fino a dirigersi verso la porta. -David- lo richiamò Lilian. La ragazza posizionò sul capo del piccolo il suo cappello di lana verde. -Fai il bravo. E non ti cacciare più nei guai-disse con voce materna. L'infante le sorrise per poi sgattaiolare nell'orfanotrofio. Nel portico rimasero solo Lily e Jack. Un silenzio imbarazzante era calato tra i due giovani. Entrambi avevano lo sguardo basso. Lily fu la prima ad infrangere quell'atmosfera -Penso che mi dovresti spiegare questa storia che tu sei qui per... Me...- disse con voce timida Lily. Jack sospirò per poi appoggiarsi ad una delle colonne di legno che sostenevano il portico. -Già, allora... In tutta la mia vita da Spirito non ho mai, e dico MAI, conosciuto qualcuno che riuscisse a vedermi anche se non credeva in me...- Jack fece è una breva pausa, come se stesse riflettendo su cosa dire. Come se le parole successive sarebbero apparse strane o addirittura assurde. -quindi questo vuol dire....- proseguì lei incitandolo a continuare. -vuol dire che tu, Lilian Kclab, sei molto, molto speciale.- -ok- rispose lei scatenando lo stupore del Guardiano. Insomma, si aspettava che strabuzzasse gli occhi, che lo prendesse per matto, che avrebbe iniziato a ridere. Ma mai avrebbe pensato ad un banalissimo "ok". Come se non bastasse la sua espressione era calma e composta. -co..come ok?- -Bhe... Ho scoperto da circa due giorni che una leggenda di nome Jack Frost esiste. Non credo che se scoprissi di essere speciale o che un drago dorme sotto al mio letto, mi sconvolgerebbe così tanto.- certo, il suo discorso non faceva una piega. Aveva già avuto un assaggio della magia, quindi scoprire di essere "speciali" non era poi così impensabile adesso, per lei. Tuttavia Jack iniziò a chiedersi se Lily non stesse nascondendo qualcosa. -ma... Emh... Cosa intendi per "speciale"?- -è per questo che sono qui. Voglio scoprirlo.- -ah... Capisco... Quindi per te sono una specie di nuovo scoperta...- -cosa?! No, no, no! Io voglio aiutarti. Forse... Lo so che è una pazzia... Cioè.. Hai mai notato qualcosa di strano??? Intendo nella tua vita ci sono mai stati avvenimenti.... Diciamo... Bizzarri o inspiegabile o persino illogici??- Lilian prima di rispondere tentennò, mordendosi il labbro inferiore. -Io... Ecco....- esitò per qualche instante dopodiché disse un debole -No... Nulla...- poi abbassò lo sguardo. Dopo quella sua reazione, Jack ebbe la conferma che Lily stava mentendo. Ma il ragazzo non voleva metterla ancora di più a disagio. Così decise che se Lilian avesse voluto, gli avrebbe detto il suo segreto di sua iniziativa. Infine lo spirito le rivolse un sorriso rassicurante a cui Lilian ricambiò. La ragazza stava per dire qualcosa, ma una voce femminile e squillante alle sue spalla la interruppe -Signorina Kclab. Cosa sta facendo qui? Non sente che si gela?! Rientri i-m-m-e-d-i-a-t-a-m-n-t-e nel palazzo. E subito!- ordinò una donna che era sulla soglia della porta. Avrà avuto circa 40 anni, ma aveva l'energia di un'adolescente. Era di corporatura robusta, indossava un abito grigio da cameriera con un grembiule bianco. I suoi capelli bruni erano legati in uno chignon. Ma il tempo ne aveva rubato la lucentezza, regalandole i primi riflessi grigi. Il suo volto era segnato dal l'imminente vecchiaia, infatti profonde rughe le segnavano il volto aspro e severo. Dava l'impressione di essere una donna molto puntigliosa e rigida, come se ne vedevano d'un tempo. Con quegli occhi neri poi, sembrava che ti perforassero l'anima cercando minuziosamente il minimo errore nel tuo comportamento. Jack appena incrociò il suo gelido sguardo capì che la conversazione con Lilian appena cominciata era già terminata. Lily dava ancora le spalla alla donna, ma sospirò e disse di malavoglia -Arrivo signorina Cratia- -non "arrivo". Io pretendo che lei rientri ADESSO. Non ho alcuna intenzione di sorbirmi le proteste di una ragazzina. Forza! Su!- la ragazza sbuffò esasperata. Poi Jack le disse -Tu vai, continueremo domani questa conversazione.- Lilian gli fu grata per aver compreso la situazione, così gli rivolse un dolce sorriso. Frost si sentì avvampare le guance. -Grazie. A domani.- lo salutò lei a bassa voce. Per poi dirigersi all'entrata e sparire dietro alla porta sotto gli occhi vigili della donna. -A domani- riuscì a dire in un sussurro lo Spirito con voce sognante, dopo che la giovane se ne fu andata. Ma per i due amici non ci fu nessun "domani" da trascorrere insieme....

Eccomi qui. Buone notizie!!! C'è la wi-fi per fortuna 😅😅. Ma c'è un problemino... I miei hanno intenzione di trascinarmi per tutta l'isola in cui stiamo alloggiando per questi giorni. Così ho pochissimo tempo per dedicarmi alla storia, infatti gli unici momenti liberi sono quando arrivo sfinita a casa la sera... In poche parole il racconto va un po' rilento. Quindi chiedo per l'ennesima volta (ok... Questo è il momento buono in cui mi decapitate😅😂😂) di perdonarmi. Prometto che farò il possibile affinché riesca ad aggiornare al più presto il prossimo capitolo. Un bacione da iride00 ❤️❤️❤️

La figlia della paura Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora