capitolo 2

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Scappai via dalla spiaggia e mi inoltrai nella foresta per rifugiarmi nella mia casetta di legno. Fannie mi si accovacciò subito sulla spalla e le raccontai tutto. Puo sembrare strano ma nonostante fosse un uccello le si leggeva il terrore che scorreva in tutto il suo corpicino.

Dovevo escogitare un piano ma prima volevo parlare con qualcuno di loro. Non potevo lasciarmi sfuggire probabilmente l'unica occasione nella mia vita di cominicare con un altro essere umano e il ragazzo della mia età mi sembrò la scelta più ragionevole.

Quando scese la sera mi avviai verso la spiaggia dato che le luci dell'imbarcazione erano spente. Non sapevo ancora cosa fare ma prima volevo essere sicura che stessero dormendo.

Era come un predatore con la sua preda. Per essere sicuro della riuscita del piano prima deve studiarla.

Mi ero nascosta dietro un cespuglio per sicurezza quando qualcuno parlò ed io saltai in aria.

- e tu chi sei?- era il ragazzo che avevo visto scendere dalla nave.

Entrai nel panico. Essere scoperta non rientrava nei miei piani e soprattutto non così presto o gli adulti l'avrebbero saputo.

Feci l'unica cosa che mi venne in mente.

Fuggì.

Mi illusi di avere una piccola possibilità che pensasse di essersi immaginato tutto e che non dicesse niente agli altri ma, contro ogni previsione, mi seguì.

Io ero più agile e conoscevo anche ad occhi chiusi quei posti ma lui era più veloce di me nonostante inciampasse ogni cinque secondi.

Presa dal panico non vidi neanche la direzione presa e mi ritrovai in un vicolo cieco circondata dalle rocce.

- hey... hey non c'era bisogno di correre cosi! Mi spieghi chi sei?- urlò

A quel punto ebbi la certezza che non avrebbe più creduto ad un allucinazione così gli andai in contro e gli tappai la bocca con una mano.

- sta zitto e seguimi.

Stranamente mi lasciò fare e non sapendo come agire lo portai nella casa sull'albero.

- adesso posso parlare?-mi chiese. Aveva un espressione piuttosto strana in viso. Era come se pensasse di essere in un sogno, o incubo? Chi puo dirlo? Sicuramente non nella realtà.

Così annuì.

- per prima cosa. Sto sognando o è tutto reale?

Mi scappò una leggera risatina.

- è tutto reale.

- chi sei tu? e cosa ci fai da sola su quest'isola deserta?

- sono naufragata su quest'isola otto anni fa.

- ma chi sei?

Non mi fidavo degli sconosciuti e anche se penso non avrebbe fatto molta differenza rivelargli il mio nome non lo feci.

- chi sono io? Io sono la ragazza della giungla.

- e ha un nome questa ragazza della giungla?

- si ma per ora ti basti sapere che quest'isola è la mia casa e che nessuno costruirà nulla qui!

- perchè non potremmo scusa? I miei gemitori sono ricchi e potenti e hanno avuto l'autorizzazione di costruire qui e sai che ti dico? Che una volta tanto hanno ragione. Questo posto così è orribile.

- non ti permettere di dire mai più una cosa del genere! Questo posto è la mia casa e la casa dei miei amici e nessuno la distruggerà ed è meravigliosa!

- come fai a chiamare casa un posto del genere? E soprattutto come fai a dire che è meravigliosa? Io vedo solo un mucchio di piante buttate a casaccio. Dimostrami che mi sbaglio e starò dalla tua parte.

- affare fatto! Ma in questi giorni non ti azzardare a dire a nessuno della mia presenza e delle cosa che ti mostrerò.

- ci stò.

- a proposito tu come ti chiami?

- te lo dico solo se mi dici il tuo nome.

Ci pensai su un attimo e alla fine cedetti. Tanto cosa poteva cambiare?

- mi chiamo Leyla.

- io Carl.

- perfetto adesso seguimi!

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Ed ecco un altro capitolo!
Amatemi perchè di solito non aggiorno cosi frequentemente!

Prossimo capitolo a 3 stelline e 2 commenti

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