capitolo 6

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Mi sentì responsabile della sua tristezza perché in fondo era proprio così. Era a causa dei miei genitori e delle loro idiote idee che la sua vita era stata scombussolata e che la sua casa si trovava in serio pericolo. Già, la sua casa. Quando me lo aveva detto ricordo che non riuscivo a crederci, non riuscivo a credere che un essere umano potesse vivere in un isola deserta da solo. Ma in fondo non potevo neanche credere che esistesse qualcuno in grado di comunicare con gli animali.
Quando le chiesi di dimostrarmi se ne valesse la pena salvare quell'isola non mi sarei mai immaginato, neanche nei miei sogni più assurdi e fantastici, che potesse esistere un posto tanto stupefacente. Ormai ero anche a corto di parole per descrivere quei luoghi.

E fu così che capì. Capì che non avrei permesso a niente e nessuno di distruggere quei luoghi, di togliere la casa a tutti quegli animali. Ma soprattutto non avrei permesso a nessuno di far del male alla Ragazza della Giungla, alla MIA Ragazza della Giungla.

- te lo prometto- le dissi serio come non mai.

- mi prometti cosa?- mi domandò lei con un'espressione interrogativa.

- ti prometto che nessuno toccherà la meraviglia che è quest'isola.

Pv Leyla

Non potevo credere alle mie orecchie. Mi aveva veramente promesso che mi avrebbe aiutata a salvare l'isola? non potevo crederci, era troppo bello per essere vero.

- c-cosa hai detto?

- che ti aiuterò a salvare l'isola.- mi rispose sorridendo e guardandomi negli occhi.

mi comparve un sorriso da ebete quando pronunciò quelle parole e senza pensarci su feci la prima cosa che mi passò per la testa: gli saltai addosso e lo abbracciai.

- grazie grazie grazie grazie, non so come ringraziarti!!

- tranquilla non c'è bisogno di ringraziarmi!

Gli stampai un bacio sulla guancia e rimisi i piedi per terra.
Sbaglio o Carl stava arrossendo? no, impossibile.

- ehm... adesso è meglio che vada o i miei genitori mi daranno per disperso.

- oh... si giusto.

Ci rituffammo nel laghetto e dopo pochi secondi riemergemmo.

- ehm... allora ciao- mi disse lui.

- si... ehm... ciao. No aspetta!

-si?- si voltò verso di me.

- domani alle 9 c'è la riunione con gli animali dell'isola e, ecco, se vuoi puoi venire. Ovviamente ti traduco tutto.

- certo che vengo! allora a domani mattina!- si avvicinò e mi lasciò un bacio in fronte che mi fece andare la faccia in fiamme, ero sicura di essere diventata rossa come un peperone.

*spazio autrice*

Scusatemi tantissimo ma non ho avuto proprio tempo in questi giorni spero che mi perdoniate

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