23 Luglio 2527

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Ad un mese dallo schianto, si diceva che erano già iniziati i lavori di ricostruzione, ma la situazione era critica. Non si trattava di ricostruire un edificio ma intere citta, praticamente tutte quelle esistenti, e inoltre le capacità di ricostruzione erano diminuite enormemente in seguito alla distruzione di fabbriche e macchinari utili. Insomma era una corsa contro il tempo: se fossimo sopravvissuti fino alla ricostruzione delle città allora saremmo stati salvi, perché lo stile di vita sarebbe tornato come prima e il cibo sarebbe stato sintetizzato e ridistribuito normalmente; se invece la ricostruzione fosse stata troppo lenta, inevitabilmente le scorte di cibo sarebbero diminuite a causa della difficile organizzazione e anche del difficile recupero di piante e animali ormai in larga parte estinti.
Eravamo ormai in Agosto inoltrato, e si verificò esattamente ciò che era temuto da tutti: i detriti sollevati dall'impatto si innalzarono negli strati intermedi ed esterni dell'atmosfera, formando uno scudo che impediva ai raggi solari di penetrare. La temperatura media di Agosto, prima dello schianto, era intorno ai 35 gradi Celsius; nell'Agosto del 2525, dopo l'impatto, la temperatura media fu di 20 gradi. Il problema era rappresentato dai mesi invernali, nei quali si sarebbero raggiunti temperature bassissime.
Chiudo.

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