-leggete lo spazio autrice sotto, è importante. Buona lettura :)-
Michael strinse la presa nella mano della ragazza e sul suo volto comparì un'espressione di puro odio che Jennifer non gli aveva mai visto. Il biondo si avvicinava ai due ragazzi con le mani nelle tasche dei jeans e Michael lasciò di scatto la mano della ragazza e si alzò dalla panchina mettendosi con fare protettivo davanti lei.
-Non ti azzardare ad avvicinarti a Jennifer, Hemmings- disse il rosso serrando la mascella e scatenando le risate di Luke.
E mentre il diavolo rideva, la sua povera preda dannata si portava le mani a coprire le orecchie per non farsi raggiungere da quel suono infernale.
Le risate cessarono di colpo e il biondo si avvicinò a Michael, che instintivamente si girò per dare un'occhiata alla sua amica. Quando la vide con le mani a coprirle le orecchie, gli occhi rossi e velati di lacrime e con il livido violaceo ancora visibile sullo zigomo, capì che era arrivato il momento di reagire.
Avanzò verso Luke, che si era fermato a pochi passi da lui, ignorando i richiami della ragazza e si fermò quando i loro petti quasi si sfioravano. Restarono fermi a fissarsi per qualche istante.
Occhi verde ghiaccio che si fondevano con due pozze di mare in tempesta.
Mascella tesa e labbra serrate che si opponevano ad un sorriso ornato da un anellino nero.
Ghiaccio contro fuoco.
Ma purtroppo tutti sanno che il ghiaccio al contatto con il fuoco non può fare altro che sciogliersi. Era una sfida già persa in partenza.
Così quando Michael alzò un braccio mirando al volto di Luke, il ragazzo lo schivò e a sua volta mirò al volto del rosso colpendolo alla mascella. Michael indietreggiò, ma poi si scagliò violentamente sul biondo colpendolo ripetutamente al petto e al viso. Luke però riuscì a parare dei colpi e con uno scatto felino lo colpì con tutta la forza che aveva alla tempia destra, provocandogli un dolore lancinante e un improvviso giramento di testa che lo fece cadere a terra, dove svenì qualche istante dopo.
Jennifer, che aveva assistito a quella scena terrorizzata e trattenendo il respirò, si riprese e lanciò un urlo di puro terrore attirando l'attenzione di alcuni infermieri che stavano fumando poco distante dalla struttura, che si precipitarono verso i ragazzi. La ragazza si alzò dalla panchina e si inginocchiò accanto il corpo privo di sensi di Michael e fu allora che, mentre lei urlava e le persone li stavano raggiungendo, Luke le coprì con una mano la bocca e, dopo averla fatta alzare, iniziò a trascinarla con sè ignorando i suoi tentativi di liberarsi.
Nonostante Jennifer avesse provato in tutti i modi ad urlare e scappare dal ragazzo, qualche istante dopo si ritrovò con la schiena contro il muro del retro dell'ospedale e il corpo schiacciato da quello di Luke, che la fissava dritto negli occhi provocandole la pelle d'oca.
La ragazza era terrorizzata sotto quello sguardo e poi sul volto di luke comparve un ghigno.
-Vedo che hai capito che non puoi scapparmi- le disse schiacciandola sempre di più contro la parete -e urlare ti servirebbe solo a non rivedere mai più Michael, perciò zitta e vieni con me.- finì la frase a denti stretti e poi, staccandosi di colpo dalla ragazza, la prese per il polso e la trascinò verso il parcheggio.
Jennifer voleva urlare, scappare, ma se ciò avesse avuto conseguenze su Michael non poteva farlo, così si limitò a piangere e nemmeno fiatò quando, una volta arrivati davanti un'auto nera, Luke aprì la portiera e la spinse dentro bloccando gli sportelli una volta entrato pure lui. Il viaggio per la ragazza, che non staccò nemmeno una volta lo sguardo dalle proprie mani appoggiate sulle ginocchia, fu un'agonia. E mentre Luke sfrecciava tra le strade, Jennifer si chiedeva con il cuore in gola dove la stesse portando.
Dopo circa quindici minuti, Luke parcheggiò davanti una casa e le disse con tono glaciale -Ora ti faccio entrare a casa mia e farai tutto ciò che ti dirò di fare, capito?-
Si girò verso Jennifer e lei annuì con il cuore in gola.
I minuti seguenti furono un susseguirsi di ordini che il ragazzo dava a Jennifer. La fece scendere dalla macchina, la fece entrare, la perseguì prendendole il telefono e le chiavi dalle tasche e in fine la fece entrare in una stanza in fondo un lungo corridoio, dove la chiuse lasciandola da sola nel buio più totale.
Il suo istinto le diceva di urlare, di sbattere i pugni contro la porta, di trovare una finestra e provare a scappare, ma Luke era stato chiaro: o ubbidiva ai suoi ordini, o Michael avrebbe fatto una fine peggiore di quella di Calum.
Non era mai stata così spaventata prima d'ora. Non riusciva a smettere di tremare e le lacrime le rigavano il volto in continuazione. Si muoveva lentamente per la camera buia in cerca di qualche mobile che le facesse capire dove si trovasse, ma la stanza era completamente vuota così si rannicchio contro una parete e restò così per tre lunghissime ore.
Poi, con un cigolio insopportabile, la porta si aprì lentamente e, quando Jennifer si voltò sicura di trovare Luke, vide invece, attraverso quella poca luce che filtrava dal corridoio, un ragazzo riccio che entrava nella stanza. Jennifer lo riconobbe subito. Era lo stesso ragazzo che aveva incontrato in ospedale e in quel momento non sapeva se considerarlo un angelo o un diavolo.
||SALVEEE||
Ok, come al solito ringrazio tutti per leggere e votare questa storia e scusate se questo capitolo è brutto haha
Volevo dirvi due cose:
1.Ho intenzione di scrivere capitoli più lunghi, voi che ne dite? Preferite i capitoli lunghi o corti? Rispondete please, è importante
2.Sono felice di aver raggiunto più di 900 letture, ma vi vorrei più attivi, perciò mi farebbe un sacco di piacere se commentaste di più, altrimenti non so se vi piace o no la storia
Detto questo, scusate per eventuali errori e per l'attesa, ma come ho già detto ho poco tempo libero ultimamente. Se il capitolo vi è piaciuto votate e commentate e magari spargete la voce haha, ciaoo :)
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Maybe it was love||Luke Hemmings||
Fanfiction-Cazzo Jen, non ce la faccio più. Devi fare qualcosa, dobbiamo fare qualcosa!- disse urlando. Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime. -Calum basta!- le urlò lei in risposta -Basta cazzo! Lo sai anche tu che non posso fare niente. Lo sai ch...