CAPITOLO 9

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Scusate tantissimo se non ho aggiornato per settimane, ma tra impegni e problemi di salute non ho avuto tempo e scusate in anticipo per questo capitolo, non ho avuto tempo di rivederlo e di scriverlo decentemente, ma spero che mi sappiate perdonare. Buona lettura :)

La suoneria del cordless strappò Jennifer da quel suo tormentato sonno popolato da stanze buie e lettini d'ospedale, da freddi occhi azzurri e da capelli rossi sull'asfalto.

Allungò un braccio verso il comodino prendendo il telefono mentre con l'altra mano si strofinava gli occhi ricordandosi che Luke aveva ancora il suo cellulare.
Quando avvicinò il telefono al viso e lesse il nome "Michael C.", le venne un colpo al cuore. La sera prima era stata così felice di essere ritornata a casa dopo aver passato ore di terrore in quella buia stanza vuota a casa di Luke da non aver nemmeno pensato a Michael, che avevano lasciato svenuto sull'asfalto fuori l'ospedale.

Rispose alla chiamata e, senza nemmeno dare al ragazzo il tempo di fiatare, iniziò a parlare a raffica: -Oddio,Michael,oddio scusami, davvero, oddio scusa, scusa -iniziò a dire tutto d'un fiato e il ragazzo dall'altro capo del telefono alzò gli occhi al cielo sorridendo -Sono così stupida- continuò a dire la ragazza -Sono un'amica orribile che pensa solo a sé stessa. Ieri appena arrivata a casa dovevo chiamarti per sapere come stavi e invece non l'ho fatto e mi sento una merda. L'ultima volta che ti ho visto eri a terra svenuto dopo esserti preso a botte con Luke e io non mi sono nemmeno preoccupata per te dopo, ma solo di me stessa, come sempre. Come fai a essermi ancora amico? Oddio Michael, scusami ancora- la ragazza finì di parlare e prese un profondo respiro sentendosi improvvisamente molto più leggera, come se un pesante macigno dentro di lei fosse scomparso di colpo. Si sentiva così terribilmente in colpa con Michael che, quando lo sentì ridere dall'altro capo del telefono, sgranò gli occhi.

-E adesso perchè stai ridendo?- gli chiese confusa.

-Jen, hai usato le parole "oddio" e "scusa" così tante volte che ad un certo punto ho pensato che ti fossi incantata- le disse tra le risate facendole spuntare un piccolo ma pur sempre sincero sorriso sul volto -e poi non devi scusarti, dopotutto neanche io ho pensato di chiamarti quando dopo aver preso conoscenza non ho trovato né te né quel pazzo, quindi direi che siamo alla pari-

A quelle parole la ragazza sussultò. Michael le avrebbe di sicuro chiesto cosa fosse successo dopo che lui aveva perso i sensi, ma lei poteva dirgli la verità? Poteva dirgli che Luke l'aveva chiusa un una stanza e che poi un ragazzo mai visto prima ma che le aveva fatto battere il cuore come mai nessun altro aveva fatto l'aveva salvata? E ripensò a quei capelli ricci, a quegli occhi dolci, a quelle fossette, a quel sorriso che le avevano mozzato il fiato. Ripensò a come si sentiva tra le braccia muscolose di quel ragazzo, desiderando di poter di nuovo essere abbracciata da lui, da Ashton. Quel nome le stava ormai rimbombando nella mente tanto da farle dimenticare per un'attimo di essere ancora al telefono con Michael, ma si riprese quando quest'ultimo sbraitò un infastidito "ma mi stai ascoltando Jen?". Lei sapeva quanto il ragazzo odiasse i momenti in cui lei si perdeva nel suo mondo ignorando la realtà, ma purtroppo Jennifer non ne poteva fare a meno, tanto che ormai nemmeno se ne accorgeva quando abbandonava la realtà e entrava in quel suo strano mondo.

-Si, scusa- le rispose lei sospirando - è solo che ultimamente ho troppi pensieri per la testa. Che stavi dicendo?- gli chiese cercando di prestare attenzione alla discussione senza pensare a quel ragazzo.

-Niente Jen, lascia stare. Alla fine forse siamo entrambi dei pessimi amici, no? Ricordo ancora la volta in cui ti ho bucato le gomme della bici solo perchè non volevo che tu arrivassi al mio compleanno su quel rottame grigio- le disse cercando di alleggerire la situazione facendola ridere un po' e ci riuscì. Jennifer rise seguita dal ragazzo, che ormai aveva le lacrime agli occhi.

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