CAPITOLO 5

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Un ragazzo dai capelli ricci color miele si avvicinava silenziosamente a Jennifer che lo guardava imbarazzata. Indossava una tuta rossa e nera da meccanico e nella guancia sinistra aveva una macchia di olio. Quando fu di fronte alla ragazza si fermò e le fece un piccolo sorriso per poi salutarla con un semplice "Ehi".

Jennifer lo fissava estasiata e riuscì a malapena a ricambiare il saluto con un cenno del capo.

Tra i due ci fu un lungo istante di silenzio in cui la ragazza evitò di guardare negli occhi il ragazzo di fronte a lei per non arrossire. Il silenzio fu spezzato dal forte espirare del riccio che poi si passò la mano tra i capelli prima di iniziare a parlare.

-Senti- disse attirando l'attenzione di Jennifer e facendo finalmente incontrare i loro occhi -vi ho sentiti parlare con l'infermiera e quindi, beh, so che siete qui per il ragazzo che ho portato, Calum, e io, davvero, io...- Il ragazzo sembrava che non sapesse che dire e Jennifer al nome del suo più caro amico distolse lo sguardo e lo puntò in un punto impreciso alle spalle del riccio, che a sua volta distolse lo sguardo dalla ragazza e iniziò a fissarsi i piedi.

-Io..- continuò poi iniziando a torturarsi i ricci con una mano -davvero, mi dispiace. Non pensavo che potesse arrivare fino a quel punto-

La ragazza deglutì e poi, continuando a fissare il vuoto, chiese -Parli di Luke,vero?-

-Si- sussurrò il ragazzo alzando lo sguardo verso la ragazza.

Jennifer sorrise malinconicamente e il riccio davanti a lei capì che quel sorriso era creato dal dolore e dalla tristezza che la ragazza portava dentro. Voleva consolarla, aiutarla, ma non era bravo con le parole, così restò a guardarla in silenzio.

Jennifer si passò stancamente una mano sul viso e poi disse al ragazzo con voce spezzata -Vado un attimo fuori. Ho bisogno di stare un po' sola-

Il ragazzo annuì e Jennifer si incamminò verso l'uscita. Una volta fuori vide Michael seduto su una panchina poco distante con la testa fra le mani. Lo raggiunse e si sedette accanto a lui.

Restarono in silenzio per molto tempo su quella panchina, una con lo sguardo perso nel vuoto e l'altro con il freddo nel cuore. Quella scena era così dannatamente familiare per Jennifer che quasi rise.

flashback

-è successo tutto così in fretta- spiegava la ragazza tra lacrime e singhiozzi al suo amico -Michael, i-io non ho nemmeno avuto il tempo di reagire. è entrato nel bagno delle ragazze infuriato mentre mi lavavo le mani ed è venuto dietro di me prendendomi per i capelli- un singhiozzo più forte degli altri lasciò le labbra della ragazza. Michael le mise le mani sulle spalle per cercare invano di calmarla.

-M-mi ha preso per i capelli e mi ha strattonata- continuò la ragazza -poi mi ha dato un pugno nello stomaco e mi ha buttata a terra. Io urlavo, Michael, urlavo e nessuno ha avuto il coraggio di aiutarmi. Le altre ragazze che erano in bagno sono uscite di corsa lasciandomi nelle mani di quel pazzo!- terminò la frase urlando e Michael la strinse in un forte abbraccio. -Continuava a colpirmi e ad urlarmi cose tipo "adesso che tuo fratello è scappato, non mi rimane altro da fare che farla pagare a te" oppure "Questa è una condanna a morte, Fisher. Non lascerò scappare anche te. Ti perseguiterò fino alla fine"- si strinse di più nel petto del ragazzo che la stringeva e poi sussurrò -Ho paura, sai com'è fatto Luke.-

Michael non sapeva che dire. Non si sarebbe mai aspettato un gesto così vigliacco dal fratello di Jennifer e non si aspettava nemmeno che Luke, il ragazzo più temuto della città, se la potesse prendere proprio con lei, la sua piccola Jennifer.

Si staccò dall'abbraccio e prese l'amica per mano facendola sedere in una panchina alla loro destra vicino a lui. Restarono seduti lì per ore, entrambi con lo sguardo perso nel vuoto. Quando i singhiozzi della ragazza cessarono, tutto diventò silenzioso e sembrava quasi che il tempo nel parco dove si trovavano si fosse fermato.


||SALVEEE||

Scusate se non ho aggiornato prima, ma ultimamente sono troppo impegnata. Scusate anche se questo capitolo è corto e insignificante, ma non ho avuto tempo per fare di meglio. Non ho nemmeno avuto tempo di rileggerlo quindi scusate per eventuali errori.

Grazie a tutte le ragazze che su twitter mi hanno scritto in dm per complimentarsi con me, vi amo, giuro.

Grazie anche a tutti quelli che leggono e votano questa storia, è importante per me.

Detto questo se vi piace la storia votate e commentate e scusate ancora per questo capitolo osceno, ciaoo (:

Maybe it was love||Luke Hemmings||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora