CAPITOLO 11

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Jennifer fissò sconvolta il fratello.
Qualsiasi tipo di affetto avesse potuto precedentemente avere nei confronti di Noel venne soppientato da una rabbia cieca, tale che non le permetteva neanche di guardarlo, figuriamoci rimanere nella stessa stanza con lui.
Quindi girò sui tacchi e uscì dalla stanza, precipitandosi di corsa verso l'ingresso.

Aveva appena appoggiato il palmo della mano sulla maniglia quando qualcuno le tirò con foga il braccio destro facendola girare verso di sè.
E così si trovò faccia a faccia con Noel, che nel frattempo aveva appoggiato le sue forti mani sulle fragili spelle della ragazza, stringendole quel poco che bastava per tenerla ferma.
Gli scuri occhi di Jennifer erano puntati sui glaciali occhi di Noel, che non lasciavano trasparire nemmeno una piccola emozione.

Quando sul viso del ragazzo si aprì un sorriso che avrebbe fatto venire la pelle d'oca anche ad un demone, nella mente di Jennifer si fece largo il volto maligno di Luke e una rabbia mai provata prima si impossessò del suo corpo.
Rabbia per ciò che sopportava ormai da tempo.
Rabbia per essere sempre così debole.
Rabbia perchè la colpa era del ragazzo di fronte a lei, di suo fratello.
Così, quasi senza accorgersene, alzò un braccio e colpì con tutta la forza che aveva in corpo il viso di Noel, che, preso alla sprovvista, indietreggiò incredulo portandosi una mano sulla guancia colpita, dove si stava già formando del rossore.
Jennifer indietreggiò a sua volta, terrorizzata dalle conseguenze che avrebbe potuto avere il suo gesto e il terrore si raddoppiò quando, all'improvviso, Noel scoppiò in una fragorosa risata.
La ragazza guardò il fratello incredula e indietreggiò fin quando la sua schiena non si appiattì contro la porta. Le iniziarono a tremare le braccia e le gambe e fu allora che, ormai senza forze, si lasciò cadere per terra.
Provò ad alzare lo sguardo verso il fratello, che nel frattempo aveva smesso di ridere, ma la sua vista era offuscata dalle lacrime.
"Non adesso, non ora. Non puoi mollare ora" continuava a ripetersi, ma era troppo debole e qualche istante dopo il suo volto era rigato da lacrime amare.

Noel si avvicinò lentamente alla sorella e si fermò a pochi centimetri da essa, guardandola con nostalgia. Quella scena lui l'aveva già vista anni prima, quando suo padre li aveva lasciati e riviverla esattamente otto anni dopo gli provocava un rabbioso dolore.

Flashback
-Tornerà, lo so- disse il bambino appoggiando dolcemente le mani sulle spalle della sorellina che stava di fronte a lui. Lei lo guardò con gli occhi pieni di lacrime e con il viso rosso di rabbia. Poi, quasi senza accorgersene, colpì con forza il volto del fratello, che indietreggiò portandosi a bocca aperta una mano sulla guancia colpita.
La bambina indietreggiò tremando e si appoggiò alla parete dietro di lei, per poi lasciarsi cadere a terra e scoppiare in un silenzioso pianto.
Il bambino le si avvicinò lentamente, quasi con timore, e si fermò a qualche passo da lei.
-Non dirlo mai più- sussurrò all'improvviso la bambina tra lacrime e singhiozzi -Lui non verrà più.-
Il cuore di Noel sembrò quasi fermarsi a quelle parole, ma dopotutto sapeva che fosse quella la verità.
Suo padre non sarebbe più tornato.

-Perchè?- sussurrò debolmente la ragazza fissando i piedi del fratello
-Perchè sei tornato proprio adesso?- chiese alzando un po' la voce -Perché mi hai abbandonata?- chiese in fine prima di abbandonarsi ad un pianto disperato.

Noel non sapeva che rispondere. O meglio, la risposta l'aveva, ma Jennifer non era nelle condizioni adatte per poter accettare la realtà.
In quel momento era troppo debole, fragile e sì, forse si era sbagliato.
Forse in fondo provava compassione per sua sorella.
Forse dopotutto, pur non volendolo accettare, lui le voleva bene.
Forse una parte di lui non era cambiata.
E forse non voleva vederla soffrire.

-PERCHÈ?- urlò Jennifer con tutta la forza che le era rimasta in corpo.
Fu allora che accadde ciò che nessuno dei due si aspettava.
Noel si abbassò e strinse tra le braccia la sorella che restò a bocca aperta.

-Ti spiegherò tutto, lo prometto- le sussurrò dolcemente lui stringendola sempre più forte -ma sappi che la verità potrebbe cambiare tutto-

EIII
Allora, non so nemmeno da dove iniziare hahaha
Non aggiornavo da mesi e beh, dire che qusto capitolo fa schifo è poco.
Non accade nulla di interessante e sto morendo di sonno quindi non arrivo nemmeno a rileggerlo.

Scusate per eventuali errori grammaticali, lo correggerò appena posso.

Comunque, a parte il fatto che il capitolo fa schifo, grazie per le 2,6k letture, mi rendete sempre felice.

Spero che mi perdonjate per la lunga attesa e per questo capitolo a dir poco orrendo ahahha

Adesso vado che ho sonno. Se vi piace stellinate e condividete la storie e niente, grazie ancora, ciaooo



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