Capitolo Undici

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Nico era seduto a gambe incrociate sul suo letto. Non riusciva a guardare Percy in faccia. Era abbastanza nervoso ma doveva assolutamente dirgli quello che provava per lui. L'amico intanto lo stava guardando con degli occhi pieni di aspettativa. Doveva capire cosa stava succedendo tra loro.
-Allora...ecco...- il figlio di Ade era davvero nel pallone.
-Ti posso aiutare in qualche modo?- Percy cercò di venirgli incontro.
-Ehm...in che modo?-
-Se vuoi ti posso fare delle domande?- esitò –Come ti senti ora?-
-Ho caldo.- Nico sorrise e Percy scoppiò a ridere –Hai caldo? Tutto qui?-
-Be' ho caldo e sono molto nervoso ma credo che ora prevalga l'agitazione-
-Ok...prossima domanda! Allora...da quanto sei così?-
-Così come?- Nico arrossì.
-Be', così così- Al secondo "così" lo indicò –Insomma da quanto sei così formidabilmente irresistibile?- le guance di Percy si tinsero di rosso e si coprì a bocca con le mani. –Cioè...volevo dire...insomma...-
-Irresistibile? Io sono sempre stato irresistibile!-
Non aveva più bisogno di tenere lo sguardo basso ora. Lo guardava con degli occhi da pesce lesso. –Credo però di esserlo diventato ancora di più da quando ho capito una cosa.- continuò tutto d'un fiato.
Percy si tolse le mani dalla bocca e si avvicinò all'amico. Gli prese le mani e le bloccò sul cuscino mentre lo obbligava a distendersi. Nico lo lasciò fare con un misto di piacere e sorpresa.
-Anche io ho capito una cosa- disse in un sussurro il figlio di Poseidone –Da quando Annabeth è morta io ho passato la maggior parte delle mie giornate con te e mi piaceva, mi piace ancora di più caspio! Ogni cosa che dovevo fare la facevo cercando di farti felice. Soprattutto però volevo farmi vedere da te. E...e non so come spiegarlo ma non riesco più ad essere tuo amico, non ce la faccio più! Ti voglio bene, Nico, davvero. Ed è per questo che...-
Nico non lo lasciò finire –Vuoi dire che te ne andrai? Lascerai il Campo?-
Percy non rispose e il figlio di Ade decise che non poteva finire così. Lo aveva baciato per la rabbia il giorno prima. Lo aveva baciato perché era stufo di vederlo e sapere che non lo avrebbe mai avuto per sé. Non poteva permettere che se ne andasse senza aver fatto nulla per trattenerlo. Alzò la testa e sussurrò all'orecchio di Percy –Anche io ti voglio bene, più di quanto tu possa nemmeno immaginare, Testa d'Alghe-

Si sentiva come colpito da una freccia. Testa d'Alghe. Lo aveva appena chiamato in questo modo o lo aveva sognato? Il suo era stato poco più di un sussurro, il suo naso gli aveva solleticato l'orecchio. Si mosse pian piano e portò le sue labbra a contatto con quelle di Nico che si irrigidì. Iniziò a baciarlo, sfiorandoli delicatamente le labbra con le sue, osando sempre di più finchè il figlio di Ade si lasciò andare e le schiuse. A quel punto Percy lo fece distendere e gli portò le mani tra i capelli. Ormai i respiri si erano fusi e le loro bocche unite. Non lo avrebbe più lasciato solo, pensò il figlio di Poseidone, mai più. Lo avrebbe protetto, come lui lo aveva protetto in precedenza.

Nico lo spinse via delicatamente –Percy, ora ho più caldo di prima- Quello sorrise e gli diede un piccolo bacio –Non me ne andrò Nico. Starò con te, ti proteggerò.-
-Ci proteggeremo a vicenda-

Jason stava camminando verso la Quinta Coorte quando Piper lo raggiunse. Aveva appena appreso da Chirone che alcuni semidei del Campo Mezzosangue erano scomparsi. Da qualche giorno non avevano fatto più ritorno e non avendo ricevuto alcuna impresa la cosa si faceva abbastanza strana e preoccupante.
-Jason! JASON!- Piper ormai era senza fiato.
-Pip- il ragazzo le sorrise –Come mai questa visita imprevista?-
-E' successa una cosa preoccupante...dobbiamo assolutamente avvertire Frank!-
Notando la faccia della sua ragazza il figlio di Giove la accompagnò in fretta in Senato.
Frank stava discutendo con Ottaviano ma appena li vide liquidò con un gesto della mano l'augure e si avvicinò ai suoi amici.
-Cosa succede?- chiese, preoccupato.
-Alcuni semidei stanno sparendo. Ci serve l'aiuto del Campo Giove, abbiamo paura che possa succedere anche qui.- spiegò Piper velocemente.
-E' di questo che stavo parlando con Ottaviano. Anche qui alcuni semidei stanno sparendo. La Quinta Coorte è quasi dimezzata e anche le altre stanno perdendo uomini.-
-Ma cosa sta succedendo?- urlò Jason –Non è possibile, un casino dopo l'altro, mai un attimo di pausa?!-
I tre si guardarono preoccupati e iniziarono a confabulare fra loro.

Risollevarsi dall'oblioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora