Percy s'irrigidì. Davanti a lui Kimberly si tramutò in un essere metà donna e metà animale. Le sue gambe si ricoprirono di scaglie verdastre che arrivarono fino al petto. Man mano che si trasformava, Lamia s'incurvava sempre di più fino a che non si appoggiò con le mani, o meglio, con le zampe al suolo. Degli artigli giallastri le crebbero al posto delle unghie e i piedi si tramutarono in zoccoli. I capelli neri continuavano ad incorniciarle il viso, trasfigurato da un sorriso maniacale che lasciava intravedere due canini più lunghi e affilati del normale.
Il semidio avrebbe voluto distogliere lo sguardo ma non ne era in grado: ogni fibra del suo corpo lo attirava a lei, era quasi come quando il mostro era ancora Kimberly, la ragazza bellissima e seducente con cui si era scontrato. Anche in quel caso si era sentito attratto da lei, aveva anche litigato con Nico dopo averla conosciuta. Nico. Percy si riscosse e le disse in tono canzonatorio –Mi piacevi più prima sai?-
-Matricola hai ancora il coraggio di scherzare?- gracchiò lei passandosi la lingua biforcuta sulle labbra.
-Tu hai ancora il coraggio di stare al mondo, non so chi dei due dovrebbe vergognarsi di più.- rispose beffardo.
-Non riderai ancora per molto, Jackson. I tuoi amici sono vicini e so molto bene come accoglierli.-
La luce si spense e Percy, immerso nel buio, sentì Lamia andarsene per il Labirinto, mentre le corde che lo legavano si facevano sempre più strette.-Jason quanto manca?- sbuffò per l'ennesima volta Leo. Stavano camminando da più di un'ora ed erano tornati indietro più volte a causa di alcuni bivi in cui avevano girato dalla parte sbagliata.
-Valdez zitto e cammina.- Frank lo spinse un po' per farlo accelerare.
-Zitti voi due!- Jason si bloccò ad un angolo –Sento dei passi...- Tutti e sei si preparano all'attacco. Si acquattarono verso le pareti in attesa, il respiro corto, il cuore che batteva veloce.
-Aiuto! Aiutatemi!- delle grida provenivano dal corridoio sulla loro destra. Piper si mosse e andò a controllare. Mentre si sporgeva per guardare venne quasi travolta da una ragazza spaventatissima che singhiozzava. Aveva il vestito stracciato, i capelli scompigliati e il trucco leggermente sbavato a causa delle lacrime che le rigavano il volto.
-Per tutti gli dei! Ti senti bene? Cosa ti è successo?- il figlio di Giove si avvicinò preoccupato.
-No...aiutatemi...un mostro mi ha trascinata qui e...non so dove io sia...-
-Tranquilla ora ci siamo noi qui con te- Jason le sorrise –Ti porteremo fuori da qui.- poi, rivolgendosi ai suoi amici disse serio –Hazel, Leo, Nico accompagnatela al Campo mentre noi continuiamo a cercare.-
-Io non torno indietro!-
-Nico devi farlo...- Jason venne interrotto dall'amico –No non devo! Solo perché me lo ordini tu? Io devo andare da Percy!-
-Cerca di ragionare: lo so cosa senti ma è necessario che tu vada...sai viaggiare nelle tenebre e sai come riportarla a casa...-
Il figlio di Ade si zittì, arrabbiato e malinconico fece alzare la ragazza e s'incamminò nella direzione dalla quale erano venuti, seguito a ruota da Hazel e Leo.
-Andiamo, credo che ci manchi poco ormai.- il figlio di Giove girò a destra più attento di qualche minuto prima.
Non passò molto tempo che giunsero in un corridoio più buio degli altri. Le tenebre si condensavano tra loro creando un muro attraverso cui era impossibile vedere alcunché.
Piper si fece avanti e cercò di usare la Lingua Ammaliatrice per far spostare il buio, che sembrava avesse volontà propria. Pian piano questo si diradò e i tre semidei incontrarono lo sguardo sorpreso e felice di Percy, legato stretto ad una roccia.
-Jackson!- Jason andò da lui per slegarlo.
-Grazie a Zeus siete qui! Lamia se n'è appena andata, avevo paura che v'incontrasse.- si alzò massaggiandosi i polsi.
-No tranquillo siamo tutti vivi.- Piper sorrise e lo abbracciò –Tu come stai? Abbiamo visto che l'altra ragazza è riuscita a scappare e avevamo paura che tu invece fossi...-
-Io sto bene...- s'interruppe guardandoli –Che altra ragazza?-
-Quella che Lamia aveva catturato...l'abbiamo incontrata mentre stava scappando da lei. Era messa male e così abbiamo mandato Hazel, Leo e Nico con lei per accompagnarla al Campo e...-
Percy perse un battito. Nico...-Avete lasciato Nico con lei!?-
-Si ma...- Frank non capiva.
-Quella ragazza era Kimberly...cioè lei è Lamia.-
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Risollevarsi dall'oblio
FanfictionQuesta storia è una Pernico (my favourite ship), le vicende si svolgono dopo la battaglia con Gea quando Percy è distrutto da un immenso dolore: l'unico in grado di aiutarlo è Nico. P.S.: questa storia l'avevo già pubblicata su EFP.