Capitolo Due

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Quella sera Nico decise di rimanere al Campo Giove con Hazel. Non aveva voglia di tornare al Campo Mezzosangue. Anche se Percy aveva finalmente riso e scherzato con lui per la prima volta da due mesi, il figlio di Ade si sentiva triste. Non riusciva a capire come mai questa tristezza gli si era gettata addosso come una coperta. Non riusciva a capire come mai non riusciva ad essere felice di avere ritrovato il vero Percy Jackson.

-Nico? Nico, mi stai ascoltando?- Hazel lo guardava confusa.

-Si certo, hai proprio ragione- rispose Nico sovrappensiero.

-Quindi secondo te, domani dovrei andare da papà e mandarlo a quel paese per tutto quello che ci ha fatto?-

-Cosa? O no, no, assolutamente no!- Nico si riscosse.

-Che hai?- Hazel era preoccupata.

-Nulla. Figurati, sono felice per il ritorno di "Testa d'Alghe"- Non usava mai quel soprannome. L'aveva trovato Annabeth ed era lei che chiamava così Percy, non voleva impossessarsi delle sue idee, soprattutto quando il figlio di Poseidone poteva incupirsi in un nano secondo per ogni riferimento a lei. Ma non sapeva perché, quel nome gli piaceva. Lo trovava appropriato alla sua idea di Percy.

-Nico non dire bugie. Tu sei triste, si vede lontano un miglio.- insistette Hazel.

-Ma figurati! Perché dovrei essere triste se Percy si è finalmente ristabilito e può trovare qualche altra ragazza di cui innamorarsi?- Iniziarono a uscirgli le lacrime, proprio a lui che dalla morte di Bianca non aveva mai pianto. Perché era successo? Perché gli stava accadendo questo?

-Nico? Ti senti bene?- Hazel gli si mise di fronte. –Perché piangi?-

-Non lo so...- il figlio di Ade tirò su con il naso. –Hazel, ci si può innamorare di una persona se si è figli di Ade?-

-Certo Nico! Io mi sono pur innamorata di Frank.- Hazel gli sorrise, tenera. –Ti sei innamorato?-

-Forse...- Nico si asciugò le lacrime –Forse mi sono innamorato di Percy Jackson.-

Percy Jackson era felice. Stentava a crederci anche lui, ma era così. Coricandosi nel suo letto sorrise radioso e iniziò a guardare il soffitto. Bello questo colore di lenzuola, pensò notando che le sue coperte erano blu-azzurre. –Percy, che ti è successo che sei così felice?- si chiese ridendo tra sé. E continuò a ridere per un po', rotolandosi nel letto. Appena si ricompose ripensò agli ultimi mesi e alla giornata appena trascorsa con Nico. Nico. Grazie a lui ora poteva ricominciare. Gli doveva tutto. Infine si addormentò.

Il giorno seguente Percy decise di allenarsi. Si diresse quindi verso l'armeria per scegliere alcuni coltelli e qui vi trovò Leo intento a guardare e riguardare un suo progetto. –Hei Valdez!-

-Amico! Come mai sveglio a quest'ora?- Leo gli sorrise.

-Avevo voglia di allenarmi un po'. Tu invece? Che ci fai qui?-

-Ieri sera mi era venuta un'idea per rimettere finalmente a posto l'Argo II. Ho quindi iniziato il progetto ma credo che per lavorare meglio sia venuto qui e poi mi sia addormentato.- Percy lo guardò un attimo e poi si mise a ridere.

-Tutto ok?- chiese Leo preoccupato.

-Certo!- rispose l'altro –Mai stato meglio! Sai che ti dico? Vado nelle scuderie a cercare BlackJack.- Si incamminò ma a metà strada decise di andare a trovare Nico. Bussò alla cabina di Ade ma nessuno gli rispose. Aspettò un altro po' e poi bussò di nuovo. –Nico dove sei?- si chiese alla fine. In quel momento arrivò Piper.

-Ciao Percy.-

-Pip! Come va?-

-Bene grazie.- la figlia di Afrodite gli sorrise dolcemente –Tu? Ti vedo felice, sai?-

-Io sto benone! Mai stato meglio! Volevo ringraziare Nico ma non lo trovo, tu sai dov'è?- domandò Percy in fretta.

-Credo che sia rimasto al Campo Giove. Ieri sera non si sentiva molto bene.-

-Cosa aveva?!- la sua voce era preoccupata.

-Niente di che. Era molto stanco e sembrava anche un po' triste. Oggi starà sicuramente meglio però!- aggiunse, notando l'espressione dell'amico.

-Si, sicuramente...andrò a trovarlo dopo. Magari potrò chiedere a Jason di allenarsi con me, è da un po' che non mi batto con nessuno a parte Nico.-

-Accetterà di sicuro!- Piper lo abbracciò –Ora devo andare, ci si vede più tardi Percy.-

Quel pomeriggio, dopo aver attraversato il Labirinto, s'incamminò verso gli Alloggi di gran lena. Arrivato domandò ad un semidio dove potesse essere Nico Di Angelo. Quello gli rispose che probabilmente era andato al tempio di Plutone assieme a Hazel. Così si diresse verso la Collina dei Templi.

-Hem...Nico?-

-Si, Hazel?-

-Sta arrivando Percy.-

-Cosa?!- Nico quasi urlò.

-Si...guarda si sta giusto avvicinando...là.- indicò con la mano una figura che camminava sulla strada. Nico impallidì. –E ora? C-c-come faccio?-

-Sii te stesso.- Hazel sorrise –Percy ti vuole bene e te ne vorrà sempre. Quindi ora vai giù e gli parli tranquillamente.- gli diede una spinta e quello, non del tutto convinto, scese giù dal tetto del tempio.

-Hei Jackson!- Urlò all'amico.

-Nico!- Percy gli corse incontro –Come stai? Piper mi ha detto che ieri sera non stavi molto bene e...-

-Tranquillo sto magnificamente!- disse lui facendo l'ok con la mano –vedo con piacere che ti sei rimesso alla grande dopo aver parlato ieri, eh?-

-Mmm... non saprei... cioè, mi sa che ti toccherà riprovare Di Angelo.- gli fece l'occhiolino e si mise a ridere.

-Il dottor Di Angelo è sempre a tua disposizione!-

-Ottimo perché in questi giorni soffro di un terribile raffreddore!-

-Se mi stai chiedendo di aiutarti a soffiarti il naso, no Jackson! Non mi abbasso a tanto!-

-Hei! Io mi so soffiare il naso benissimo! Anzi, sono ancora più sexy quando lo faccio, le ragazze arrivano a bizzeffe! Ovviamente arrivano anche senza l'aiuto del raffreddore.- fece un sorriso malizioso. Nico abbassò lo sguardo velocemente. Si era appena accorto di quanto Percy fosse sexy anche senza avere un fazzoletto sul naso. Si ricompose. –Sicuramente! Ti consiglio allora di andare in giro soffiandoti il naso, qui ragazze non ne vedo.-

-Siamo spiritosi, eh?-

-Sempre stato- assicurò Nico.

Risollevarsi dall'oblioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora