8.

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Il mattino seguente Liam riuscì ad arrivare al campo pochi minuti prima dell'inizio della partita. Vestito con jeans e stivali, un girocollo di lana grezza e occhiali da sole, si distingueva subito dalla folla dei genitori. Zayn si stupiva sempre di come riuscisse a sembrare sportivo ed elegante nello stesso tempo. Jonah, che si stava allenando con un gruppo di amici, lo vide da lontano e corse per abbracciarlo. Lo prese per mano e lo trascinò verso Zayn.

"Guarda chi ho trovato, papà", esclamò.
"Il signor Payne."

"Lo vedo." Rispose Zayn, passandogli una mano tra i capelli.

"Sembrava perso", spiegò Jonah.
"Così sono andato a prenderlo."

"Cosa farei senza di te, campione?"

Zayn guardò Liam.

"Sei bello, affascinante, e non riesco a smettere di pensare a ieri sera."

No, non disse così.
Non esattamente.

Quello che lui udì fu: "Ciao...come stai?"

"Bene", rispose. "Anche se per i miei gusti è un po' presto per dare inizio al fine settimana. Mi dà quasi l'impressione di essermi alzato per andare a lavoro."

Guardando oltre la sua spalla, Zayn si accorse che la squadra si stava radunando.

"Jonah, credo che sia arrivato l'allenatore."

Il bambino girò la testa di scatto e cominciò ad armeggiare con la felpa, finché Zayn non l'aiutò a togliersela.

"Dov'è la palla?"

"Non ci stavi giocando poco fa?"

"Sì."

"E allora dov'è?"

"Non lo so."

Zayn si inginocchiò e cominciò a infilare la maglietta nei calzoni a Jonah.

"La cercheremo dopo. Non credo che ti serva adesso."

"Ma l'allenatore aveva detto di portarla per il riscaldamento..."

"Te ne farai prestare una da qualcun altro."

"E lui che cosa userà?" La voce di Jonah suonava allarmata.

"Non preoccuparti. Adesso và, che l'allenatore ti aspetta."

"Sei sicuro?"

"Fidati"

"Ma..."

"Vai. Ti stanno aspettando."

Jonah alla fine si convinse e corse a raggiungere la squadra. Liam aveva seguito la scena, divertito dal loro scambio di battute. Zayn indicò la borsa che aveva con sé.

"Vuoi una tazza di caffè? Ho portato il thermos."

"No, grazie. Ho bevuto il tè prima di venire."

"Che tipo di tè?"

"Earl Grey."

"Con pane e marmellata?"

"No, mangio i cereali. Perché?"

Zayn scrollò le spalle.

"Pura curiosità."

Ci fu un fischio e le squadre si diressero verso il centrocampo, pronte a dare inizio alla sfida.

"Posso farti una domanda?"

"Basta che non riguardi la mia colazione." Replicò.

"Forse ti sembrerà strana."

"Chissà perché, ma la cosa non mi sorprende."

A Bend in the Road  » ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora