12.

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"Allora, vuoi dirmi che diavolo succede?" Domandò Louis.

Zayn si era presentato al commissariato con Otis e lo aveva sbattuto in una cella, lasciandolo lì a protestare che voleva vedere il suo avvocato. Poi era salito dal capo, era entrato nel suo ufficio e aveva chiuso la porta, mentre gli altri agenti lanciavano occhiate curiose al di là della vetrata.

"Mi sembra abbastanza ovvio, no?"

"Non è né il tempo né il luogo per scherzare, Zayn. Mi servono delle risposte, e subito, a cominciare da Sims. Voglio vedere il rapporto, voglio sapere perché lo hai lasciato libero e che cosa cavolo significava quella questione di vita o di morte. E voglio sapere anche perché te ne sei andato da qui come una furia e per quale motivo Otis è rinchiuso di sotto."

Louis incrociò le braccia e si appoggiò alla scrivania.
Nei quindici minuti successivi, Zayn gli raccontò tutto.
Louis lo ascoltava a bocca aperta e alla fine cominciò a camminare su e giù per l'ufficio.

"E quando sarebbe successo?"

"Un paio d'anni fa. Sims non ricorda bene."

"Ma tu gli hai creduto?"

Zayn annuì.

"Sì. Dev'essere la verità, oppure Sims è l'attore più bravo del mondo."

Adesso che il tasso di adrenalina nel sangue si stava abbassando, si sentiva sfinito.

"Così l'hai lasciato libero."

Un'affermazione e non una domanda.

"Per forza."

Lo sceriffo scrollò la testa, chiudendo gli occhi per un istante.

"Non spettava a te decidere. Avresti dovuto parlarne con me, prima."

"Avresti dovuto vederlo, Louis. Non avrebbe detto niente se io fossi venuto di sopra a consultare te ed Harvey per fare un patto. Ho agito come ritenevo più giusto. Forse penserai che ho sbagliato, ma alla fine ho ottenuto la risposta che cercavo."

Louis guardò fuori dalla finestra, assorto.
Quella faccenda non gli piaceva.
Neanche un po'.
E non solo perché Zayn aveva ignorato i regolamenti.

"Certo, hai ottenuto una risposta." Disse alla fine.

"E questo che cosa significa?"

"Che non mi pare corretto, tutto qui. Lui sa che tornerà in prigione, a meno che non riesca a strappare un accordo, e all'improvviso si ricorda di avere delle informazioni sul caso di Missy?"

Si voltò a guardare Zayn.

"E dov'era in questi due anni? Era stata offerta una ricompensa e sai bene come si guadagna da vivere Sims. Perché non è venuto a dircelo prima?"

Zayn non ci aveva pensato.

"Non so. Forse aveva paura."

Louis abbassò lo sguardo a terra.
Oppure mente adesso.
Zayn sembrò leggergli nel pensiero.

"Senti, andremo a parlare con Earl Getlin. Se lui conferma la storia, possiamo proporgli un accordo per farlo testimoniare."

Lo sceriffo non disse niente.
Cristo, che casino.

"Louis, Otis ha ammazzato mia moglie..."

"Sims dice che Otis ha detto di aver investito tua moglie. C'è una bella differenza, Zayn."

"Tu conosci la storia tra me ed Otis."

Louis si voltò, alzando le braccia esasperato.

"Certo che la conosco, nei minimi particolari. Ed è per questo che abbiamo controllato subito il suo alibi, o non te lo ricordi più? Diversi testimoni hanno dichiarato che lui era a casa la sera dell'incidente."

A Bend in the Road  » ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora