~> Two. <~

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~Capitolo.2~

JORGE POV'S

Era da giorni che quel pensiero mi ronzava nella mente: volevo scoprire la sua vera identità. Pomodoro, carota, elefante, unicorno, batman: erano tutti i travestimenti che indossava quando registrava i suoi video.

Per paura di essere riconosciuta? Chissà, ma io volevo scoprirlo e così decisi di scriverle per posta elettronica.

"Cara BeautyGirl,
seguo i tuoi video da molto tempo ormai
e, come ben sai, i tuoi followers sono tutti curiosi di scoprire chi sei e io sono uno di quelli. Credi che nei tuoi prossimi video potrai svelare la tua identità?
Bacii, Ammiratore54"

E senza pensarci due volte, inviai la lettera e saltai dalla gioia immensa di aver trovato il coraggio per farlo.

Improvvisamente, squilló il telefono di casa e mi gettai sul letto per afferrarlo e iniziare la chiamata.

-Sii?- risposi, alzando la cornetta del telefono sul comodino vicino al mio letto.

-Jorge, sei tu?- sentii una voce tremante dall'altro lato del telefono e questo mi preoccupò tanto.

-Sì, sono io. Con chi sto parlando?- chiesi arricciando le sopracciglia e avvicinandomi alla base del telefono.

-Ciao tesoro, sono Lizabeth. Harry è lì con te?- perfetto, era la nuova compagna di papà. Con quest'ultima si frequentavano da qualche mese, ma io non ebbi mai l'occasione di conoscerla. Sapevo poco di lei, il minimo indispensabile.

-Mm..si. Devo passartelo?- le domandai mostrandomi disponibile nei suoi confronti per non apparire maleducato o meschino. L'idea che mio padre avesse una compagna, dopo la morte di mia madre, non mi era mai piaciuta ma, in fondo, io volevo solo la sua felicità e non ero nessuno per impedirgliela.

-Mi faresti un gran favore, tesoro.- rispose amorevole la donna al telefono con un sottofondo di grida e lacrime. Non volevo essere nei suoi panni in quel momento.

-Papà, c'è Lizabeth sulla linea 6.- alzai la voce contro la parete destra del letto per farmi sentire dall'uomo che si trovava al piano terra, in cucina a preparare il pranzo.

-Tra qualche secondo potrai parlarci. Arrivederci signora.- salutai la donna e la misi in attesa. Mio padre avrebbe dovuto riceverla a momenti e a me non sarebbe piaciuto origliare le loro conversazioni.

Terminai la chiamata e mi sedetti di nuovo sulla sedia di fronte la scrivania, aspettando ansiosamente un messaggio dalla youtuber misteriosa. Poco ci credevo nella sua risposta ma mai persi le speranze. Mi avrebbe fatto impazzire, un giorno.

MARTINA POV'S

Mia madre era al telefono con la causa della separazione tra lei e papà. L'idea che lo tradisse con un altro uomo non mi piaceva per niente. Amavo la nostra famiglia con tutti i difetti e le continue discussioni. Secondo me era perfetta.

Ma io non ero nessuno. Dovevo attenermi alle loro decisioni: sorridere e annuire, mi ripetevano sempre.

-Bene, allora domani sarò lì da te.
Ti voglio bene.- era ancora al telefono con il suo compagno quando fece irruzione nella mia stanza e si sedette accanto a me sul mio letto.

Riagganciò la chiamata e si sdraiò accanto a me. Le lacrime rigavano lungo il mio volto, bagnandomi le labbra e provocandomi grandi singhiozzi. Volevo trattenerli per mostrarmi forte davanti a lei ma, con tutta la buona volontà, non riuscì a smettere.

Wherever You AreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora