What I did for love

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Erano passati già 10 minuti da quando eravamo partiti in macchina e ancora non avevo capito dove eravamo diretti. Non me lo aveva detto, mi ero semplicemente fidata al "non posso spiegartelo solo a parole, te lo devo mostrare per non sembrare di mentire." E non sapevo cosa pensare della situazione. Alla caffetteria dopo che ci avevano servito le bevande le avevamo prese con noi mentre ci alzavamo dal tavolino poi lui mi aveva portato in macchina. Da quel momento a tavola non avevamo ancora scambiato parola. Era silenzioso, concentrato sulla strada con la schiene dritta e i gomiti leggermente piegati. Io mi rinchiusi nel mio spazio che riuscii a delimitare nella macchina senza toccare niente; osservavo e basta rendendomi conto di quanto fosse comoda quella dannata automobile.

<< Dunque vuoi entrare nell'università..>> Disse ad un tratto rompendo il silenzio. Glielo avevo appena accennato prima.

<< Si , mi piacerebbe ... mi piacerebbe iscrivermi a medicina>>

<< Ah , medicina ... ho provato ad entrarci un paio di anni fa, appena arrivato in Inghilterra.>> Aggiunse continuando a guardare fisso la strada

<< E non ci sei riuscito? E' difficile?>> Chiesi preoccupata. Forse anche il progetto di entrare all'università dovevo eliminare dalla mia mente.

<< No , no. Nel senso; non è particolarmente difficile ... per esserci entrato vuol dire che più di tanto non doveva esserlo.>> Sorrise , gli piaceva tanto fare l'autoironico.

<< E adesso? Perché non ci sei più dentro? Voglio dire ... se sei qui ..>> Non riuscivo a spiegarmi troppo bene.

<< Ecco ... diciamo che è una situazione complicata ... nel senso che il lavoro che ho scelto di fare non mi permette di continuare gli studi ..>> Si teneva sul vago. Se pensava di poter nascondermi oltre quello che già aveva fatto, non glielo avrei permesso. Ma lui mi precedette a domande.

<< Da quanto tempo stai in Inghilterra?>> Venni colta alla sprovvista.

<< Diciamo che mi sono trasferita qui due anni fa >>

<< Ah , ti sei proprio trasferita! Bene ... e come mai non hai mai provato ad entrarci o non ci stai ancora provando?>>

<<Ecco ... anche per me è una situazione singolare ...>> " Il matrimonio poi..." Avrei aggiunto. Ma non potevo; l'argomento Dennis ancora non mi sentivo in grado di affrontarlo.

<<Tu invece? Hai detto che è per lavoro.. perché che lavoro fai?>> Chiesi curiosa mentre mi sporgevo per prendere il cappuccino sopra il cruscotto. Iniziai poi a sorseggiarlo.

<< Vedi , non so come dirtelo in modo che tu comprenda anche la circostanze in cui mi trovavo ... mentre facevo il primo anno di università riuscii a entrare in contatto con mio Zio Robert che vive a Londra per l'appunto... devi sapere che lui lavora nei piani alti di un azienda privata di commercializzazione; insomma in parole più semplici è un impresario , un agente, un manager o come lo vuoi chiamare.>>

<< Ho capito; più e o meno una sorta di tutore che sorveglia i v.i.p. che sono a loro volta sottoposti a regole per non perdere audience.>> Dissi alla meno peggio.

<<Ehm ... si >> Non era molto convinto.<< anche per sponsorizzare la figura e l'immagine di una persona nota , per preservarne i diritti e tutte quelle storie giuridiche della privacy e eccetera e eccetera.>> Disse mentre sul suo volto comparve un sorriso. Non capivo bene perché sul suo volto vi stava rimanendo impressa quell' espressione.

<< Continuando la storia dell'università ... dopo averlo incontrato , mio zio mi propose di provar a entrare nel mondo della moda o dell'immagine, senza nulla da perdere e considerando i diversi vantaggi che avrei avuto se ci fossi entrato accettai , così iniziai a posare come modello con l'aiuto di mio zio ovviamente che riuscì a farmi contattare da famose catene di negozi di abbigliamento riconosciuti a livello internazionale. >>

Sleeping Potion IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora