Il cielo in una stanza

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A differenza mia la cosa andò meglio ai miei genitori; la stretta vicinanza e l'obbligo in certi sensi di starmi vicino in un momento così difficile fece migliorare i loro rapporti, anzi non solo migliorare li riportò a qualche anno prima quando eravamo ancora una famiglia. La loro rappacificazione però non influì molto sul mio umore oramai solito da qualche mese nonostante fossi davvero felice per loro . Erano finalmente ritornati insieme e la loro procedura di separazione andò a finire nel secchione così ritornammo alla nostra vecchia vita. Quasi subito dopo l'estate ritornammo a vivere nella vecchia casa dove tutte le cose erano rimaste come una volta e come una volta era rimasta anche la mia felicità. Parlando di me la mia situazione iniziò gradualmente a migliorare ma molto lentamente soprattutto quando arrivò Settembre e la città iniziò a riprendere la propria vita soffocante. I miei ritornarono a lavoro , Marco a scuola e io era l'unica che stava a casa tutto il tempo ; avevamo parlato di università e nonostante i miei fossero troppo decisi a mandarmici resistetti fino a l'ultimo a rimanere sulle mie. Non volevo riprendere una nuova rutine con lo studio , ero riuscita a biasimarli per un certo periodo di non andare all'università a patto che avrei trovato immediatamente un lavoro o qualcosa per distrarmi . Dopo svariate ricerche su internet e in giro e soprattutto nella mia testa per capire cosa davvero volessi fare della mia vita, riuscii a trovare fortunatamente un lavoro part-time come cassiera in un supermercato; ammetto che non era il mio ideale però sarebbe stato l'inizio per costruire qualcosa di solo mio e allontanami così dalla mia famiglia. Così iniziai a lavorare dopo un provino non troppo difficile da superare nonostante i tempi e a mia sorpresa mi accorsi che man mano con il tempo tutti i problemi si stavano sciogliendo e la mia mente ci pensava molto di meno, ma anche se la mia vita sentimentale era stata messa da parte non posso negare che è stato un periodo abbastanza felice rispetto alle mie aspettative , uscivo molto di più soprattutto con Cleo anzi stavamo quasi sempre insieme tra una cosa e l'altra . Lei aveva deciso di continuare gli studi e di iscriversi all'università di legge e di certo non la biasimavo , avrei fatto la stessa scelta se fossi stata al posto suo; così quando le capitava mi veniva a trovare a lavoro e molto spesso uscivamo a prendere un caffè durante i pochi minuti di pausa che per me non erano per niente sprecati con lei. Invece quando avevamo più tempo ,di solito di pomeriggio e quando il mio lavoro non era in concomitanza con i suoi corsi all'università, andavamo a fare una passeggiata o un pic-nic o semplicemente quello che ci passava in testa; stavo molto bene con lei e oramai la linea sottile tra amicizia e fratellanza svanì completamente, non potevo fare a meno di non considerarla come una sorella .Quasi sempre andavamo a finire di lei che mi raccontava di come andasse bene l'università e di quanti ragazzi carini ci fossero ma la sua euforia di frequentare una nuova scuola diversa dal liceo non coinvolse anche me in entrambi i casi . Annuivo ed ero felice per lei . Con la mia famiglia tutto si risolvette in meglio anche se gironzolare per la mia vecchia casa mi faceva ancora strano ma da un altro lato cambiare aria mi aveva fatto allo stesso tempo bene. Passavo molto tempo con il mio fratellino e mio padre che si trovavano quasi sempre tra le quattro mura della casa ; mia madre al loro contrario era sempre a lavoro ma d'altronde i miei avevano deciso così: per motivi economici mia madre avrebbe continuato il suo lavoro da giornalista dato che era il più fruttuoso di tutti e due mentre mio padre avrebbe badato a mio fratello per qualche periodo ed io a mia volta cercavo di dare il mio piccolissimo contributo anche se la maggior parte cercavo di tenermela da parte per il mio futuro.

L'inverno oramai era alle porte, ma questo non cambiò molto il mio nuovo stile di vita , il lavoro ancora non mi aveva stancato come al contrario avevo pensato subito quando avevo capito che era solo un pezzo del puzzle. In particolare arrivò finalmente il natale, un momento importante per me non solo perché in casa mia era un tempo di piena allegria soprattutto di mio fratello ma perché era un pretesto per rivedere tutte le vecchie parentele e sentirmi per una volta in un anno a casa mia come quella di quando ero bambina. Si faceva l'albero di natale e un presepio improvvisato al momento da mio padre, poi una volta finita la scuola di mio fratello si prendeva il via per il tour dei vecchi zii , nonni e cugini e così si passava il natale e le feste natalizie come gli altri anni . Passai tutto il tempo fuori casa tra una festa a casa di uno e tra quella di un altra conoscendo sempre gente nuova di cui mi sarei ricordata solo l'anno successivo ma questo almeno non mi stancava moralmente. Quando ritornai verso la fine del mese incontrai Cleo per darci finalmente i nostri regali di Natale per i quali non avevamo avuto tempo prima, ci incontrammo in un bar a fare colazione insieme con il solito cappuccino, io le avevo fatto una catenella con un cuore , non avevo avuto molta fantasia e nemmeno tempo ma la sua gioia non fu meno degli altri soliti regali. Mi ringraziò come sempre più che felice, non smetteva di guardarla e poi con quel sorriso sulle labbra mi disse che anche lei aveva qualcosa per me; io non ne rimasi più che di tanto sorpresa, ero per lo più felice e mi aspettavo come le altre volte il solito tipo di regalo. Lo sfilò fuori dalla borsetta , era piccolo , sottile , un foglio di carta e a quel punto iniziai ad avere un brivido dietro la schiena ; cos'era? Io la guardavo strana mentre lei gli lanciò un ultimo sguardo prima di consegnarmelo. "Ne sarai felice" Mi disse tutta compiaciuta mentre me lo porgeva con la mano sicura. Io lo aprii velocemente, ero abbastanza curiosa .. non sapevo cosa aspettarmi di certo era un biglietto per qualche cosa ma ne di una band o di un cantante dato che i miei gusti erano cambiati così radicalmente che non si sarebbe mai sbilanciata fino a tal punto, forse per uno spettacolo o per una festa o semplicemente per andare al luna park o qualcosa del genere... Quando lo aprii rimasi sorpresa, non capivo bene per cosa fosse,le scritte erano strane anche l'impaginazione, era un grosso punto di domanda nella testa. Notai che Cleo mi guardava entusiasta cercando una risposta nel mio sguardo perso sul biglietto. "Allora, che ne pensi? " Mi chiese euforica. Io alzai lo sguardo persa e confusa.

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