Altezza

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Le scelte non sono mai state facili: nemmeno per il piccolo dettaglio, e non lo sono nemmeno adesso. Agire in un modo per pensare poi alle conseguenze, non era mai stato per me. E per quanto mi sforzassi di essere forte e prendere una decisione fermamente, di convincermi poi di aver fatto la scelta giusta in ogni caso, la coscienza si faceva sempre avanti interrogandomi su mille "e se avessi fatto quello.. e se quell'altro.." . Quella volta non avevo una sensazione poi tanto diversa. Abbandonare una porta fa sempre male, abbandonare in generale ti lascia sempre qualcosa dentro che non riesci a spiegare, ma è inevitabile; ognuno si troverà sempre almeno una volta nella vita davanti a due bivi. Negli ultimi tempi avevo meditato su due chiare possibilità; ricominciare o continuare a costruire quello che aveva fatto fino ad allora, non era una scelta facile e trarne conclusioni non lo era altrettanto. Niente lo era stato in quei ultimi due anni e mezzo. E in tutti quegli anni passati. Anche se mi ero voluta convincere di essere felice non ci ero riuscita.

Il portachiave a forma di cuore che le mie dita stavano massacrando da qualche minuto mi ricordava tutto ciò, ogni cosa mi ricordava che forse non stavo facendo la cosa giusta, che non ho mai fatto la cosa giusta in tutta la mia vita. E anche se da adesso non mi sarebbe più servito quello strano oggetto - non avrei riaperto ancora quella porta - continuavo a tracciare il contorno di quel portachiave che mi aveva accompagnato tutto quel tempo. Cercai di distogliere il mio sguardo che si fermò a contemplare fuori dall'enorme vetrata gli ultimi raggi di sole che sfioravano ancora i tetti delle case lontane, lasciando al cielo quella tintura tanto calda quanto amara del ricordo del sole che era appena scomparso.

"Susanna" Urlò una voce in lontananza, dietro di me, prendendomi di sorpresa e distraendomi dall'incantevole visione. I passi si avvicinavano velocemente facendo riencheggiare il rumore dei tacchi sul pavimento freddo .

"Tesoro" Aggiunse appoggiando le sue calde mani sulle mie spalle. " Sei ancora qui? Vieni, ci stiamo per imbarcare .." Concluse infine sedendosi accanto a me disinvolta. La mia mente stava ancora pensando alla cosa giusta da fare, ero ancora in tempo; ma per cosa? Non sapevo nemmeno più quale fosse la cosa più importante, mi convincevo che fosse del tutto inutile rimurginarci ancora sopra per crearmi solo più dubbi di quanti non ne avessi già. Mi stavo così tanto fossillizzando sul quel pensiero che mi stavo dimenticando di rispondere a mia madre.

" Dai non ci pensare ... andiamo!" Disse sfregando le mani contro le mie spalle come se sapesse senza che lo esprimessi il mio pensiero, ma d'altronde era così ovvio. Subito dopo si alzò velocemente facendo pressione sulle ginocchia, si sistemò i capelli con un gesto impercettibile per poi ritornare da dove era venuta.

"Aspetta!" Dissi girando leggermente la testa verso di lei che al suono della mia voce così squillante ritornò sui propri passi. "Ti posso fare una domanda?" Chiesi infine timidamente con un leggero sorriso finto sulle labbra. Lei senza pensarci due volte si sedette accanto a me nella stessa posizione di prima. "Ma certo!" Rispose con la stessa premura, desiderosa di sapere quale fosse la mia domanda.

"D'accordo" Iniziai fissando il solito porta chiavi. Ero così insicura che non sapevo nemmeno se fare quella domanda a mia madre dopotutto oppure lasciar perdere. Feci un bel respiro e ... "Cosa hai pensato quando un'ora fa hai aperto la porta di casa e mi hai trovato lì davanti?" Dissi lanciandogli poi uno sguardo quasi disperato. Nonostante i giri di parole mia madre aveva capito benissimo che in realtà volevo soltanto avere un suo parere riguardo alla decisione che avevo appena preso.

"Che hai fatto la cosa giusta!" Rispose immediatamente. Mi girai per guardarla, per avere conferma di quelle parole e di aver fatto davvero la scelta giusta. Il suo viso , il suo sorriso , il suo sguardo , ogni cosa di lei confermava le sue stesse parole. Confermava che mi avrebbe appoggiato in ogni caso , che potevo contare su di lei , sempre. Sorrisi e continuai a fissarla negli occhi avendo sempre di più la sua certezza, adesso mi sentivo meno insicura.

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