My gift to you - Happy Birthday

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Ora 18.34

<<Mark tesoro, mi passi il nastro adesivo?>> Chiesi dall'alto delle scale.
Lui che era seduto sul bracciolo del divano, si sporse all'indietro buttandosi per prendere lo scotch sopra il tavolo basso. Si rialzò e me lo passò allungandosi verso di me. Mi piegai per prenderlo: << Grazie cucciolo>> e gli passai una mano tra i capelli.
Eravamo tornati da poco dal parco e tutto era ancora da sistemare. Ero davvero in ritardo; meno di 30 minuti e sarebbero arrivati Cleo e Dennis e la casa più che accogliere una festa sembrava non accogliere nessuno. Era una landa desolata e quei pochi palloncini che stavo mettendo non avrebbero cambiato la scena più di tanto , ma almeno mi ci stavo impegnando.
<< Mark, aiutami, gonfia altri palloncini e poi spargili per terra ; non ho tempo per attaccarli>> Dissi scendendo dalle scalette. Lui annuì intento a mettere un palloncino nella bocca della pompa.
<<Suz, ma la torta?>> Chiese infine mentre stavo già per salire le scale.
<< Oddio la torta!>> Sobbalzai correndo in cucina. Sbattei contro la porta socchiusa della cucina con la mia solita leggerezza e mi gettai sul frigorifero sperando di trovare una bella torta di compleanno.
<< Oddio la torta!>> Trasalii con lo sguardo fisso tra i ripiani vuoti del frigo e una mano nei capelli. Non poteva mancare la torta e io avevo del tutto scordato di prenderla mentre ritornavamo dal parco giochi convinta che mamma già l'avesse comprata e messa nel frigo . "Adesso la chiamo e le dico di prenderla quando tornano a casa, speriamo che facciano in tempo!"  Pensai mentre con una mossa brusca chiusi il frigo e mi affrettavo verso il telefono di casa.
<< Pronto mamma?>> Chiesi affannata mentre Mark già stava gonfiando il secondo palloncino sul divano.
<< Suz, dimmi>>
<< Sono una demente; ho dimenticato di prendere la torta!>> Dissi velocemente per sentire la sua risposta ma lei non rispose.  Dopo qualche secondo aggiunsi :<< Mamma ci sei?>>
<< Si tesoro , sto pensando come possiamo fare>>
<< Non potreste passarla a prendere dopo quando tornate?>>
<< Non so se facciamo in tempo. Dovremmo tornare per le nove salvo imprevisti>>
<< Non importa , non ho alternative >>
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Buttai fuori dall'armadio un po' di magliette , un po' di jeans e perfino qualche gonna con l'indecisione che mi aveva fatta sua. Stavo optando per un maglione e un paio di jeans quando sentii da sotto suonare la porta e l'orologio segnare le 19.23 . "Diavolo"; erano loro . Mi infilai in fretta e furia il maglione e lasciai i jeans che già portavo per non perdere altro tempo. Poi mi diressi senza curarmi dello stato in cui avevo lasciato la camera da letto alla porta principale e tirai la maniglia. Una ragazza dai capelli corti si gettò al mio collo stringendomi tanto forte fino a farmi perdere il fiato. Non mi lasciò nemmeno il tempo di realizzare che fosse Cleo. La strinsi , forte poichè erano più di 3 mesi che non la vedevo. Poi lei si staccò.
<< Allora dove ospiterai questi due pellegrini?>> Chiese con il sorriso a 32 denti mentre teneva fiera la maniglia della propria valigia.
<<Cleo, scusate se non sono venuta a prendervi all'aeroporto ma dovevo andare a prendere Mark a scuola e portarlo a karate, siamo tornati da poco e oltretutto non ho nemmeno la macchina con cui sarei potuta venirvi a prendere...>> Dissi mortificata.
<< Non ti preoccupare, tesoro>> Intervenne subito una voce alle spalle di Cleo. Lei si spostò lasciandomi la visuale su di lui che affiancato da una valigia portava le mani dietro la schiena come per nascondere qualcosa, ma non me ne curai poiché mi ero affrettata ad avvinghiarmi al suo collo. Lui con una mano ricambiò stringendomi forte mentre mi lasciava un lieve bacio sulla bocca. Lui mi riportò a terra , letteralmente e scostandomi una ciocca di capelli sempre con la stessa mano mi sussurrò : <<Tanti Auguri amore! Mi sei mancata tantissimo!>> Io rimasi in silenzio fissa nei suoi occhi.
<< Tranquilli, pochi mesi ancora e vivrete sotto lo stesso tetto!>> Esclamò Cleo entrando dentro casa lasciandoci soli sull'uscio della porta. La lasciai fare mentre Dennis ancora sullo zerbino di casa mi teneva stretta i fianchi con una mano e respiravamo allo stesso ritmo. Dopo qualche attimo di silenzio mi sporsi verso di lui e lo baciai di nuovo, abbandonandomi completamente alle sue labbra.
<< Cos'hai dietro la schiena?>> Chiesi infine tra un bacio e un altro. Lui allentò la presa e ripiantai i piedi a terra.
<< Non lo so , in realtà lo volevo chiedere a te...>> Disse mentre faceva uscire l'altra mano da dietro la schiena. Era un pacco con un fiocco verde; nessun biglietto nessuna scritta sulla scatola. Era per me? E dopo quell'affermazione , non era da parte sua?
<< L'abbiamo trovato davanti la tua porta e poco prima di suonare il campanello l'ho preso; che cos'è? E sopratutto di chi è? ... E che cosa ci fa un pacchetto misterioso davanti la porta della mia futura moglie?>> Disse con tono ironico ma allo stesso tempo interrogativo aspettandosi come un investigatore una risposta seria che soddisfacesse i suoi dubbi; si, perché i dubbi gli erano venuti. E anche a me a quel punto.
<< Non so >> Affermai decisa prendendo tra le mani quel pacchetto che Dennis mi stava porgendo. Ero indecisa se aprirlo. << Credo che sia per mia madre; ha cambiato lavoro e ogni tanto le arrivano dei pacchetti dall'Italia>> Dissi improvvisando , ma malamente. Era ovvio che non era uno di quei pacchetti dall'Italia.
<< Ah si? E il fiocco , oggi è il compleanno anche suo?>> L'ironia stava diventando sempre più tagliente. Lo scrutai attentamente sia lui che il pacco.

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