Capitolo 11

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... Invece non lo trovai, se ne era andato, provai a chiamarlo al telefono, ma era spento, provai ad andare nel parcheggio ma la macchina era sparita.
Perché se ne era andato e perché non me l'aveva scritto per messaggio?
Non potevo dire di essere arrabbiata con lui, forse aveva una buona ragione, non sapevo cosa pensare.
Non sapevo neppure cosa fare, non volevo tornare da Taylor e ammettere che forse aveva ragione, ma non volevo neppure andare a fare colazione anzi pranzo ormai da sola.
Chiamai demi e rispose al secondo squillo.

<<hai voglia di venire a pranzo con me?>> le chiesi

<<certo, quando ci vediamo?>>

<<non lo so, io sono già pronta, quindi va bene a qualunque ora>> le risposi

<<ah okay, allora perché non vieni nella mia stanza? Io intanto mi preparo>>

<<okay a tra poco>> la salutai

Pochi minuti dopo ero nel corridoio dove si trovava la camera della mia migliore amica, bussai alla sua porta e mi venne ad aprire.

<<ciao>> mi abbracciò e io ricambiai.

<<sono pronta possiamo andare>>
...
Eravamo in una pizzeria e continuai a pensare a Justin, demi si accorse che c'era qualcosa che non andava e allora mi chiese:

<<a cosa stai pensando? Sei così silenziosa>>

E dopo averle raccontato ciò che era accaduto stamattina..

<<spero che abbia avuto una buona ragione per andarsene senza dirti niente>>

Io annuì semplicemente.

<<okay so quanto ci tieni a lui e ho notato anch'io che con te è diverso, sicura che non si è offeso per qualcosa che hai detto quando eri con Taylor?>> continuò il suo discorso

<<no... Cioè... Forse..>> ripensai alla conversazione

**flashback**

<<sceglieresti lui invece di me?>>

<<direi te...>>faccio una lunga pausa

<<ma non posso, sceglierei lui, quando sto con lui sono semplicemente me stessa e non mi impone scelte di questo tipo>>

***

<<forse ha capito che dopo il discorso che mi aveva fatto Taylor, avrei scelto lei invece di lui.. Ma non è così. Sceglierei entrambi. Sempre.>> dissi capendo

<<dovete chiarire>> confermò demi

Mi stava aiutando davvero tanto non saprei cosa farei se non ci fosse lei.

<<grazie demi, per tutto>>

Più tardi dopo essere andate a fare un po' di shopping insieme, tornammo verso il dormitorio, ma mi convinsi dell'idea di fare un salto a casa di Justin per chiarire.
Sembrava passato pochissimo da quando avevo chiesto a demi di portarmi qui, a casa di Justin, ma non era così, ormai era quasi buio e speravo che lui fosse in casa.
Anche se lei continuava ad insistere per aspettarmi in macchina, io non glielo lasciai fare.
Lei aveva già fatto tanto per me e non volevo più disturbarla perciò  dissi che mi sarei fatta accompagnare da lui.
La guardai mentre uscì dalla stradina e cominciò ad avviarsi verso il dormitorio e finalmente mi convinci a bussare, ma non venne ad aprire.
Provai a tirare giù la maniglia e scoprì che la porta era aperta, per fortuna non era chiusa a chiave.
Entrai in sala e lo chiamai ma non mi rispose nessuno, così provai ad andare nella sua camera da letto ma...
Quando aprì la porta, lo trovo a letto con una ragazza dai capelli rossi e minuta.
Stavano solo dormendo ma sapevo esattamente cosa hanno fatto poco prima.
Quando mi girai per andarmene, mi voltai per guardarlo un ultima volta e in quell'istante lui aprì gli occhi.
Quando mi vide, diede uno sguardo alla ragazza di fianco e poi capì la situazione.

<<Selena? Sei tu?>> mi chiese ancora assonnato, poi anche la ragazza affianco a lui si svegliò.

Mentre io ero a chiedermi cosa stesse facendo di così importante lui era qui tranquillo con quella, sapevo che non dovevo essere gelosa ma devo ammettere che lo ero, molto. Per un attimo avevo pensato che forse lui era diverso, poteva cambiarmi e rendermi capace di amare di nuovo ma era tutta una bugia, mi voleva solo portare a letto ma questo non glielo lascerò fare.
Con le lacrime che scendevano sulle mie guance, mi girai e cominciai a correre verso l'uscita, e quando fui finalmente fuori mi lasciai andare ad un pianto isterico.
Notai che mi stava seguendo e urlando il mio nome così ricominciai a correre.
Dopo un po' mi fermai, capendo che era tutto inutile, non potevo seminarlo, era troppo veloce.
Lui si fermò davanti a me e guardandomi negli occhi mi urlò:

<<ma qual'è il tuo problema?! Prima dici che non sono niente per te e consenti ad una persona di scegliere al posto tuo chi devi frequentare, poi entri in casa mia e ti metti a piangere vedendomi con un altra. Cosa devo fare con te? Dimmelo.>> l'ultime frasi quasi le sussurrò

<<non ho mai detto questo, ti ho difeso con Taylor, ho litigato con lei per te, e comunque questo non ti da diritto di andartene senza dirmi nulla e poi con quella. Per un attimo ho addirittura pensato che ti fosse successo qualcosa di grave, un incidente, ero davvero preoccupata.
Ma vedo che oggi ti sei divertito parecchio a farmi stare in pensiero e a scoparti la prima che capitava.>> dissi urlando anch'io, la gente mi guardò male ma non gli diedi importanza.

<<credimi non è così... Io tengo molto a te. Mi dispiace se ti faccio continuamente soffrire.
Da quando mi conosci non fai altro che piangere ed è solo colpa mia. Ma ho davvero bisogno di capire cosa provi per me>> mi guardò dritto negli occhi e io dovetti abbassare lo sguardo.

<<io non posso... Stamattina dopo la notte passata insieme ero così felice, ma non sapevo che dopo mi avresti fatto soffrire di nuovo. Forse per un momento ho pensato che tra noi avrebbe potuto funzionare, ma siamo così diversi e tu mi confondi. Il tuo comportamento mi fa impazzire, un attimo prima sei così dolce e disponibile e un attimo dopo ti trovo con quella ragazza... Non mi posso più fidare di te>> dissi senza fiato

<<credo che sia meglio che>>

Venni interrotta dalle sue labbra che premetterò sulle mie, sentì la sua disperazione, le sue emozioni, tutto quello che probabilmente non ci saremmo mai detti a voce, ma non potevo continuare così.
Cercai di tirarmi via, ma lui mi tenne ferma, i nostri occhi si stavano fissando, notai solo in quel momento quanto potevano essere belli i suoi.
Mi stavano implorando di continuare a baciarlo così stemmo li, fino a quando non avemmo più fiato.

<<ti prometto che cercherò di non farti più soffrire, voglio vederti sorridere, voglio baciarti, voglio passare il mio tempo con te, voglio farti regali e voglio renderti felice. Dammi una possibilità ti prego>> mi implorò

In questo momento sono più confusa che mai, non potevo risponderli ora dovevo prima schiarirmi le idee e poi avrei potuto prendere una decisione.

<<io...ho bisogno di tempo per rifletterci>>

....

Nothing like us|| JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora