Capitolo 20

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Sono passati alcuni giorni e abbiamo deciso entrambi di perdonarci a vicenda, sono sempre curiosa riguardo quei messaggi ma cerco di fidarmi.
Dimenticavo, oggi è Natale, e io non sono brava a fare i regali, ma sembrava che tutti li avessero apprezzati.
Ora è il momento del regalo per Justin, spero tantissimo che gli piaccia, gli ho regalato una collana abbastanza lunga con una medaglietta e sopra ho fatto incidere:
"I love you. -S"
Quando apre il pacchettino regalo e legge ciò che ho fatto incidere si avvicina e mi bacia

<<ti piace davvero?>> chiedo dubbiosa

<<certo amore, ma il regalo più grande che mi potessi fare è qui davanti a me, sei tu>> arrossisco a quelle belle parole

Tutti ci guardano e sorridono, anche mia madre ha capito che lui mi ama veramente, pur non conoscendolo sono certa che già gli piace.
Ora tocca al suo regalo, è piccolo, probabilmente qualche gioiello, lo apro frettolosamente e quando lo vedo mi si spalancano gli occhi.
Mi ha regalato una catenina con un ciondolo a forma di goccia trasparente, era quella che avevo visto nella vetrina di un negozio, durante la nostra prima uscita da fidanzati.
Me ne ero subito innamorata ma costava tantissimo, perciò avevo rinunciato, ma lui no.
È stata davvero una bella sorpresa.

<<Te ne sei ricordato>> sorrido

Lui annuisce e mostra il suo grande sorriso soddisfatto.

<<Sapevo che ti sarebbe piaciuta>>

Lo ringrazio ancora una volta e gli do un rapido bacio, faccio ancora gli auguri a tutti e poi comincio a ripulire.
...
Quando è ora di andare a dormire, Justin mi abbraccia da dietro e mi sussurra:

<<ho ancora una sorpresa per te>>

Mi domando cosa possa essere, non c'era bisogno che mi facesse un'altra sorpresa.
Aprí gli occhi e trovai un anello con inciso "This Is Our Time" (questo è il nostro momento).
Era una frase che mi piaceva tantissimo  e piena di significato.
Lui mi infiló l'anello nel dito lentamente e al contatto della sua pelle con la mia mi salirono i brividi.

<<Ti amo>> gli dissi semplicemente

<<Ti amo, buon Natale piccola>>
...
Stavo preparando le valigie per tornare a casa mia e festeggiare il capodanno insieme a mia madre e Justin dato che la sua famiglia doveva tornare in Canada.
Ovviamente io ero già pronta mentre Juss no, mi offrì ancora una volta di aiutarlo ma rifiutò.
Mia madre era già partita qualche giorno prima per sistemare la casa e noi saremmo dovuti essere da lei domani, ma ho deciso di farle una sorpresa e ovviamente ho costretto Justin a partire con me.
Saliti in macchina ci dirigemmo verso casa mia, o meglio dire la mia vecchia casa, quando arrivammo bussai alla porta ma nessuno rispose, presi la solita chiave sotto il tappetino e aprì la porta.
Chiamai mia madre ma non rispose, andai in cucina seguita da Justin che era sempre alle mie spalle, entrai e non potei credere a quello che avevo davanti.
C'erano mia madre e mio padre seduti a tavola, entrambi ridevano e scherzavano, quando mi videro balzarono subito in piedi.
Io non potevo crederci, lo stesso uomo orribile che maltrattò e umiliò mia madre era lì davanti a me, che rideva insieme a lei, questo non posso sopportarlo mia madre non può ricascarci.

<<Che cosa ci fai qui?>> domandai cercando di mantenere la calma

Justin che intanto aveva capito la situazione, o almeno in parte mi afferrò la mano, e quel gesto mi riuscì a calmare.

<<lascia che ti spieghi, ti prego>>

Ero lì, impalata, non sapevo cosa dire o tantomeno cosa fare, ero completamente in confusione.

<<Selena, siediti, dobbiamo parlare di una cosa importante>> disse mia madre seria

Cominció a spaventarmi, cosa poteva essere successo?
Mi girai verso Justin e gli sussurrai:

<<aspettami nel salotto, non ci vorrà molto>>

<<sei sicura?>>mi chiese

<<si. Perfavore>> lo bacia sulla guancia e se ne andò

Andai a sedermi sulla sedia di fronte a mio padre, erano passati anni da quando ci ha abbandonate.

<<Sel, tutto quello che ti ho detto era una bugia, devi perdonarci>> mi disse mia madre

...

Tutto quello che pensavo era confuso e soprattutto adesso che so com'è andata davvero, tutto quello che pensavo di mio padre...
Tornai di là da Juss, gli presi la mano e lo trascinai nella mia vecchia cameretta.
Mi gettai sul letto e mi misi a piangere, non riuscivo a smettere, lui si avvicinò a me e mi prese in uno dei suoi abbracci, cominciai a sentirmi meglio, mi strinse fortissimo e io mi sentì protetta, al sicuro da tutto e da tutti.
Dovevo sfogarmi, dovevo a raccontargli tutto, potevo fidarmi.

<<ne vuoi parlare?>> mi domandò continuando ad abbracciarmi e baciarmi la testa in modo protettivo.

<<si>> dovevo proprio

...
**autrice**
Buon Natale, io davvero non so cosa dire, ogni giorno guardo tutti i vostri commenti riguardanti la storia e sono davvero felice del piccolo successo che sta facendo, sono davvero fiera e felice che a tante persone piaccia.
Qualche mese fa non lo credevo possibile ma oggi sono ancora qua a scrivere, a scrivere per voi, davvero grazie per tutto il supporto che mi date ogni giorno, GRAZIE❤️
Vi voglio bene.
E buon natale.

~revival

Nothing like us|| JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora