•CAPITOLO 20•

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Vidì entrare Federico, ancora con qualche cicatrice in faccia. Ma non era una visita normale, aveva un cartello con scritto "Ti amo, sei la mia vita (gira)" gli sorrisi tantissimo poi giró il cartello e fece entrare un sacco di palloncini a forma di cuore che volavano qua e la.
Dietro al cartello c'era scritto "Alessia, vuoi essere la mia ragazza?"
Cominciai a piangere, cercai di alzarmi ma non ci riuscì, allora venne lui, mi abbracció e poi baciò. Decise di rimanere con me fin che non saremmo usciti, quindi chiese di portarli un letto. Passò 4 giorni con me in una piccola stanzetta, anche se aveva 14 anni non aveva paura di nulla! Era così dolce.
Durante la notte notai dei tagli sul suo braccio, erano parecchi. Iniziai a coccolargli la mano. Si svegliò e vide che gli guardavo i tagli. Subito gli coprì con la coperta. Io gli dissi: "tranquillo, ti sentivo in bagno che ti tagliavi, tanto prima o poi me lo avresti detto no? Beh anche io mi tagliavo ma sono riuscita a smettere, ora tocca a te, e io ti aiuterò in tutti i modi amore." Sorrise e mi bació, ma questa volta non a stampo, ma appassionatamente . All'improvviso si staccó con rapidità, pensavo gli avessi fatto qualcosa di male, lui corse in corridoio a chiamare un infermiera, io paralizzata non fiatavo. Arrivata l'infermiera mi spinse la testa sul cuscino e mi mise la mascherina per addormentarmi. Le ultime parole che senti erano di Federico che disse "Amore andrà tutto bene"

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