•CAPITOLO 21•

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Mi risvegliai. Poche ore dopo l'accaduto. Chiesi cos'era successo, mi dissero che durante il bacio tra me e Federico cominciai a perdere sangue dalla bocca, ecco il perché del suo rapido scatto indietro.
Mi girai e lui era li. Seduto. Piangeva. Lo chiamai ma sembrava non mi sentisse. Nessuno mi sentiva. N'è mia madre, ne Federico, ne l'infermiera. Ero morta? Non lo so. So solo che mi agitai tantissimo.
Ad un tratto sentì qualcuno mi toccava il braccio spingendolo con forza e dicendo parole incomprensibili. Diventó tutto buio per qualche secondo, poi aprì gli occhi. Ero in un bagno pubblico. Come ci ero finita non lo so. C'erano Shana e Mizgin sdraiate vicino a me. Mizgin mi tirava calci nel braccio parlando nel sonno. Ed è lì che mi ricordaì della festa, di Federico che mi vide e di aver bevuto. È stato tutto un sogno? Federico non mi ha chiesto di stare insieme a lui?
Scoppiai a piangere, qualche minuto dopo svegliaì le tue stronzette vicino a me. Me la sono ghignata un po' dicendole che hanno vomitato per strada. Mi chiesero perché ero così rossa, gli risposi che era l'effetto dell'alcool. Erano le 04:00 del mattino, quando entrarono dei nostri compagni ubriachi fradici che ci chiesero di farlo, non ridemmo e gli lasciammo li, chiusi da soli. Tornammo a casa, ognuna per la propria strada. Già pensavo alle sgridate che avrei ricevuto da mia madre..
Tornai a casa, la porta era chiusa, per fortuna c'era la finestra del bagno aperta. Mi infilai a letto, accesi la play e vidi TP online, solita cosa, lo invitai, però questa volta non rispose, come se fosse arrabbiato con me. Allora mi ricordó Federico che era arrabbiato con me, spensi la play e mi infilai sotto le coperte a pingere.
Sul comodino vidi il taglierino che dovevo usare per fare un biglietto di auguri. Piangendo lo presi e corsi in bagno.

Bianco nel neroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora