•CAPITOLO 42•

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Vidi Federico steso per terra. Era in una pozza di sangue. Aveva un grosso buco in testa, era svenuto. Tremavo. Non sapevo che cazzo fare, mi avvicinai a lui con le lacrime ancora in faccia, cercai di chiamarlo ma non mi rispondeva.
Allora chiamai l'ambulanza, mi risposero che l'unica ambulanza utilizzabile è già in uso e che ci avrebbero messo più di 20 minuti per arrivare.
Cercavo d'incoraggiare Fede a resistere e a non lasciare che se ne vada. Va bene, si, mi ha trattato di merda ma questo non è nulla, per me rimaneva ancora un amico.
Dopo 20 minuti arrivó l'ambulanza, presero Federico, a me non mi lasciarono. Mi ero dimenticata di chiamare la polizia, quindi non la chiamai, dato che penso sia stato solo un incidente con lo skate. Tornai a casa tremando, mi misi sotto le coperte, nella speranza di dimenticare tutto.

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