Quella frase detta così mi aveva scombussolato tutto ed ero stata tutta la sera a ripensarci, sentendo la sua voce rimbombare nella mia testa. Insomma dire che ero la sua persona non era una cosa da poco, è come dire "sei la mia anima gemella" o qualcosa del genere, non ero psicologicamente pronta a tutto quello e urlai dentro di me da quando sentii la frase a quando arrivammo a casa e ci mettemmo a letto insieme.L'indomani mi svegliai sola a letto e trovai un bigliettino da parte di zayn che mi diceva di prepararmi e uscire di casa... stavano cominciando a piacermi quei post-it al mio risveglio, perché nonostante tutto, erano un messaggio che qualcuno aveva perso tempo a scrivere e a lasciare sul mio comodino, era in un certo senso carino pensare di non usare semplicemente il telefono e perdere tempo a scrivere.
Quando finii di lavarmi,asciugarmi e vestirmi, scesi giù in cucina e presi un sorso di succo e due biscotti, non mi misi neanche seduta, buttai tutto in bocca e uscii di casa non prima di aver preso una giacca, il telefono e le chiavi. Non avevo neanche controllato se gli altri ragazzi c'erano, ero troppo curiosa di scoprire quale era l'attività del giorno.
Trovai il moro ad aspettarmi con la sua macchina a pochi passi dalla porta di casa, così lo raggiunsi ed entrai in macchina
"Buongiorno" gli sorrisi chiudendomi la portiera dietro
"Buongiorno a te" si sporse sul mio sedile per baciarmi la guancia
"Come mai questo risveglio così caotico" chiesi una volta tornato al suo posto
"Ti porto da una parte" mi sorrise per poi mettere in moto e partire
Avevo notato dei fiori sui sedili posteriori, ma se erano per me avrebbe dovuto darmeli appena entrata in macchina.. non capivo"Dormito bene stanotte?" mi chiese dopo un pò di silenzio
"Sisi tu" chiesi a mia volta guardandolo mentre era concentrato al volante
"Si a parte quando ti sei praticamente appropriata di tutte le coperte e mi ha dato una manata in faccia per non farmele riprendere" rise svoltando in una strada che mi era familiare mentre io diventavo un pomodoro
"Scherzi?" Sperai
"Nono, anzi quando mi sono alzato avevo ancora il segno"
"Oddio mi dispiace, forse stavo sognando di menare qualcuno.. non l'ho fatto apposta, mi dispiace" dire che ero in imbarazzo era dire poco
"Non fa niente, almeno sto sicuro che se qualcuno ti aggredisce sai come difenderti" rise prima di parcheggiare e spegnere la macchina
"Perché siamo qui?" Mi guardai intorno riconoscendo il posto
"Perché questa settimana non ci sei mai venuta" mi rispose solo dopo essere sceso dalla macchina e aver preso i fiori porgendomeli
"Questi sono per lei" mi sorrise
"Tu.. non dovevi farlo" dissi entrando dal grande cancello di ferro, in quello che era ormai l"unico posto per stare vicino alla mia migliore amica
"Infatti non dovevo, volevo!" Mi prese la mano conducendomi all'interno del cimitero per arrivare davanti la sua lapide, una volta lì mi misi in ginocchio davanti a questa posando i fiori a terra e baciando la sua foto
"Non ho portato neanche una frase, mi hai colto alla sprovvista"
"Una frase?" Chiese abbassandosi anche lui
"Si, ogni volta che vengo qua le porto una frase, così per condividere qualcosa" lo guardai mentre si appoggiava con la schiena al sasso dietro di noi
"Potresti inventarla" alzò le spalle
"Mi serve più tempo"
"Hai tutto il tempo che ti serve tesoro, non ci corre dietro nessuno" mi sorrise mentre mi accarezzava il viso"il suo viso assume un espressione particolare quando è concentrata. La sua solita aria disinvolta viene sostituita da qualcosa di più intenso e remoto che suggerisce l'esistenza di un intero mondo ben chiuso dentro di lei."
Dissi tenendo lo sguardo si di lui
"Dovrei metterla al passato perché lei.. non c'è più.. Ma così mi piace" distolsi lo sguardo da lui riportandolo sul marmo
"È bella" mi mise una mano su una gamba accarezzandomi con il pollice
"È più una descrizione che una semplice frase. Tu non la conoscevi ma lei era così bella" mi si stavano appannando gli occhi ripensando a lei
"Ti sarebbe sicuramente piaciuta, più di me sicuramente" mi prese mettendomi sulle sue gambe "era solare, simpatica, dolce, disinvolta appunto, allo stesso tempo però era molto testarda e competitiva, era sempre la migliore in tutto quello che faceva proprio perché metteva tutta se stessa in tutte le cose che doveva fare, anche in quelle che contavano di meno, lei non ricordava solo le cose che davano di più nell'occhio, lei guardava i particolari, le piccole cose ed era tutto interessante, qualsiasi cosa dalle istruzioni per il microonde alla teoria del vuoto." Presi la sua mano portandomela sulla guancia
"Non aveva paura di nulla, neanche della morte e non si faceva buttare giu da niente e nessuno, diceva di stare bene anche attaccata a mille fili su un letto di ospedale per non vedere gli altri soffrire" "a volte mi chiedo se non sia stata proprio lei a chiedere ai miei di non portarmi qui"
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It wasn't just a dream
FanfictionTornai a Londra dopo tanto tempo. Non pensavo davvero succedesse tutto così in fretta, era tutto perfetto, ma quel giorno, quel giorno successe tutto così in fretta! mi sveglia dopo mesi credo... Ma quella era la realtà? "Ti...