Capitolo 21

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Aprii gli occhi a causa della luce che dalla finestra arrivava proprio sulla mia faccia. Smisi di abbracciare il cuscino per stropicciarmi gli occhi e stiracchiarmi un pò. Non c'era una sola parte del mio corpo che non mi faceva male, avevo dormito tutta la notte rannicchiata su me stessa e la mia schiena, sopratutto, adesso ne risentiva.
Scostai le coperte dal mio corpo e mi misi seduta sul letto scoprendo che la mia pancia mi faceva davvero troppo male per poi guardandomi intorno. Zayn non c'era ed era molto strano dato che avevo sentito qualcuno entrare in casa mentre dormivo, qualcuno entrare nella camera dove ero io.
Mi accorsi solo in quel momento che un paio di cassetti del comodino del moro erano aperti e molti dei vestiti erano stati buttati a terra, cominciai a preoccuparmi e quei dolori assurdi potevano anche aspettare in quel momento. Presi il telefono e avevo solo un messaggio da mia madre che mi chiedeva come stavo, nessuno dei ragazzi mi aveva chiamata, in più non c'era nessun tipo di bigliettino sul comodino. Mi alzai dal letto con il telefono in una mano e una ciabatta nell'altra, che avrei usato come arma contro chiunque di non identificato ci fosse stato in casa.
Andai nella stanza di fronte a quella di Zayn dove dormiva Liam e trovai il letto intatto ma anche li il comodino era stato messo sotto sopra, andai a controllare le altre stanze ed erano tutte nelle stesse condizioni, tranne la mia, che era rimasta come l'avevo lasciata la sera prima, scesi le scale per controllare che se i ragazzi fossero almeno la, ma niente, la casa era deserta.
Andai all'ingresso e la porta era stata aperta perché non era più chiusa da dentro a chiave come avevo fatto io la sera prima, controllai in giro per vedere se mancasse qualcosa, ma niente, era tutto come lo avevo lasciato, tutto tranne i comodini dei ragazzi. Provai a chiamare più volte Harry ma il telefono era staccato, così come quello degli altri quattro, provai anche a chiamare Paul ma partì quasi subito la segreteria telefonica, cominciò subito a salirmi il panico e andai in cucina per prendere un coltello, dando anche una breve occhiata al cassetto degli antidolorifici, per controllare le altre stanze della casa. Quella notte era entrato qualcuno, aveva preso qualcosa e i ragazzi non erano tornati. Superata la cucina e il salone controllai ovunque: i bagni sotto, lo sgabuzzino, la sala hobby, tutte le camere un altra volta, i bagni di sopra, la stanza degli attrezzi, la palestra, uscii anche di fuori a controllare in piscina ma niente, non c'era assolutamente nessuno.
Erano passate due ore da quando mi ero svegliata e erano circa le due del pomeriggio, sentii una strana fitta al cuore, oltre i dolori alla pancia che ovviamente persistevano, perché i ragazzi nonostante le mille chiamate e messaggi non rispondevano e nessuno li aveva visti, erano persone importanti insomma, non potevano sparire così, decisi di aspettare un altra mezz'ora poi avrei chiamato la polizia.

Alla fine quarantacinque minuti dopo ero ancora sul divano rannicchiata ad aspettarli senza aver chiamato nessuno, il terrore aumentava ad ogni secondo che passava ma se fossero stati bene dovevano pur tornare a casa a mangiare, qualunque cosa avessero fatto prima.
Insomma cosa mai poteva essergli successo? Avevano almeno dieci persone che si assicuravano che stessero bene, non poteva essere spariti, non potevano, io non potevo rimanere li quella casa da sola, ad aspettare che chiunque fosse entrato in casa quella sera si rifacesse vivo. E se si fossero fatti male? Se qualcuno voleva fargli del male? La sera prima ero stata in costante ansia perché sentivo rumori da fuori e in quel momento era uguale, ogni minimo movimento mi faceva saltare, ero tesissima e terrorizzata, non potevo rimanere sola in una casa così grande, sarei impazzita dopo neanche due giorni, dovevo chiamare qualcuno e farmi aiutare a trovarli perché avevo bisogno di loro, in fondo era solo per questo che ero tornata in Inghilterra, per loro.
Sentii dei rumori venire dalla porta e mi nascosi dietro il divano, sporgendo la testa per vedere chi fosse entrato, avevo ancora il coltello con me quindi lo presi e aspettai che qualcuno entrasse con il cuore a mille.

Chi era appena entrato ci mise qualche secondo prima di parlare e sinceramente quei pochi secondi sembrano un eternità.
"Denny siamo noi" buttai il coltello sul tavolino davanti al divano e corsi verso di louis, che era stato il primo ad entrare, saltandogli in braccio e scoppiando a piangere, avevo pensato al peggio e vedere che stavano bene mi diede un sollievo assurdo, scesi da louis e li guardai tutti quanti ancora in lacrime, grazie alle quali avevo scaricato un pò di tensione
"Ora voi cinque coglioni vi sedete su quel cazzo di divano e mi dite perché cazzo siete qui a quest'ora e che fine del cazzo avevate fatto" i ragazzi non fiatarono e andarono a mettersi sul divano a sguardo basso, ero incazzata nera e dolorante ma quando vidi Zayn quasi mi dimenticai di tutto. Era così bello, un pò assonnato e con i capelli un pò ribelli.
"Perché c'è un coltello qua" Harry mi fece uscire dal mio momentaneo stato di trance e raggiunsi gli altri in salone, dato che ero rimasta ferma a fissare il muro dell'ingresso
"Perché c'è un coltello? E me lo chiedi pure brutto deficiente!" Parlai incazzata mentre li raggiungevo, una volta in salone mi misi davanti a tutti, davanti alla tv a braccia conserte
"Mi sono svegliata ormai tre ore fa, sono stata per un ora a cercare qualche vostra traccia per tutta la cazzo di casa, ho trovato la cazzo di porta aperta e io ieri sera l'avevo chiusa, i vostri comodini sono tutti messi sotto sopra e mi sono presa un cazzo di spavento perché oltretutto non vi siete neanche degnati di farmi sapere qualcosa, che stavate bene, dove eravate o anche che non tornavate per la notte, non vi avrei di certo detto di no, certo magari a qualcuno di voi si" guardai zayn che cercava di interrompere il mio discorso da un pò di tempo come gli altri ma continuai comunque "lo capisco se volevate stare una notte lontano da me, anzi no, sapete cosa, non lo capisco, se volevate liberarmi di me" "Denny" mi chiamò Niall "lasciami parlare cazzo" gli urlai contro "Denny non è come pensi" si intromise Harry "porca puttana" puntai il dito contro di lui
"Se volevi sbarazzarti di me potevi semplicemente darmi un limite per rimanere o potevi proprio dirmi di non venire" feci per andarmene con ormai le lacrime agli occhi ma sentii tirarmi per il polso per poi finire nelle braccia di quello che scoprii essere Zayn
"Lasciami" cercai di spingerlo via ma si unì anche Harry e poi gli altri
"Possiamo spiegarti per favore?" Mi chiese Liam una volta che si staccarono da me
Annuii asciugandomi gli occhi e mi misi seduta sul divano con un cuscino sulla pancia, mi faceva troppo male
"Però sappiate che non uscirete più da soli, comunque" risi mentre cercavo di smettere di piangere asciugandomi continuamente le guance mentre loro tornarono a sedersi, ero un disastro.
"Ieri sera" cominciò Louis "li ho portati in un locale dove c'è uno spazio privato molto grande con solo persone come noi, nel senso che potevamo fare quello che ci pareva dato che non ci sarebbero state fan o paparazzi, quindi dato che oltretutto avevamo un tavolo molto appartato, come dire, abbiamo bevuto un pò" "molto" lo corresse Niall
"Va bhe resta il fatto che il cretino qui" continuò Louis indicando Zayn "anche non avendo bevuto più di tanto era un pò brillo e di certo non poteva riportarci tutti a casa sani e salvi, quindi abbiamo chiamato Paul, che era fuori al locale perchè sa che quando ci sono queste serate finisce sempre male" "già quindi è entrato e ci ha portato fuori" continuò Zayn che forse era quello che ricordava meglio "insomma, a quel punto la serata era finita e non era neanche troppo tardi, solo che gli abbiamo chiesto di riportarci a casa perché tu eri sola. Dopo un pò che eravamo in macchina loro erano quasi tutti crollati anche perché il viaggio da casa a questa discoteca era di almeno due ore, ma mi sono accorto, quando ormai eravamo a metà strada, che una macchina era dietro di noi da quando eravamo partiti" "già questo noi lo abbiamo saputo solo stamattina" mi informò Niall e io annuii prima di fare un cenno a zayn per farlo continuare
"Insomma ho informato Paul di questa cosa e lui ha provato a svoltare in una strada che non conoscevo per vedere se la macchina sarebbe continuata a stare dietro e fu così, continuammo a girare a vuoto per un pò e avevamo sempre la macchina dietro di noi, sempre un pò distaccata, forse per non farci capire che ci stavano seguendo" "Paul ci ha detto che non è neanche riuscito a vedere chi ci fosse al volante perché aveva una maschera" aggiunse Louis
"Resta il fatto che ci stavano seguendo quindi abbiamo dovuto seminarli ed è stato fighissimo perché sembrava di stare in fast and furious e non puoi capire che figo quando Paul ha svoltato per cambiare strada facendo sgommare la macchina e " "Zayn continua con il racconto" lo rimproverai "si scusa, paul quindi ci ha portati in uno studio di registrazione che usiamo per le interviste segrete, una volta superata la macchina e abbiamo passato la notte li" finì di raccontare, ma c'era ancora un particolare che mi sfuggiva
"Si ma.. chi è entrato in casa?" Chiesi preoccupata
"Paul" disse semplicemente liam
"Paul?"
"Si per prendere dei vestiti da metterci perché avevamo un intervista a mezzogiorno, c'è stato ricordato solo stamattina quindi abbiamo mandato lui, anche per il fatto che non sapevamo se ci stavano ancora seguendo" mi spiegò Harry
"Oh ok, quindi era solo Paul" "e come ha fatto ad entrare?" Chiesi ancora
"Con le chiavi" alzò le spalle il riccio
"Paul ha le chiavi?"
"Si"
"Quindi tutto chiaro? Non volevamo abbandonarti, solo tenerti al sicuro" mi rassicurò il moro
"Già ma c'è una cosa che non capisco. Perché avrebbero dovuto seguirvi mentre tornavate a casa? Anche Obama sa dove abitate, non è di certo un segreto e lo dimostra il fatto che c'è sempre qualcuno fuori al cancello che lascia lettere, fiori, pupazzi e quant'altro. Non ha senso" li guardai uno ad uno e a quanto pare non avevano pensato a questo particolare dato che avevano tutti un espressione perplessa
"Non so perché tutto questo sia successo, ma ho un gran sonno e quel pavimento era scomodo. Ci vediamo tra qualche ora" disse Niall prima di andare in camera sua a dormire
"Vado anche io" informò Liam prima di sparire su per le scale
"Stai bene?" mi chiese Harry alzandosi
"Si vai a riposare anche tu, non ti preoccupare" mi riferii a lui "andate anche voi dai" mi riferii poi a Louis e Zayn.
Harry mi salutò con un bacetto e vidii Zayn annuire prima di alzarsi e poi salutarmi anche lui e salire di sopra.
"Tu non sei stanco?" Chiesi a Louis che era rimasto sul divano con me
"Mi sento un pò in colpa in realtà" alzò le spalle "però stanco no ho dormito tutto il tempo, forse ho un pò di post sbornia"
"Dovresti fare una doccia fredda" gli suggerii ma lui scosse subito la testa
"Dovrei salire le scale e non ce la posso fare" fece un sorriso sbilenco
"Vuoi qualcosa da mangiare? Non abbiamo pranzato, o almeno io no" mi alzai dal divano, molto lentamente
"Tu che mangi?" Si alzò anche lui e alzai le spalle
"Andiamo a vedere che c'è in frigo"
Andammo in cucina e nel frigo era rimasto solo un uovo insalata e prosciutto
"Vuoi un panino?" Mi girai per guardarlo
"Fai tu" alzò le spalle per poi sedersi sullo sgabello del bancone
"Ok" presi il prosciutto, l'insalata e scongelai il pane mentre Louis era rimasto a guardare un punto fisso della stanza, così gli sventolai una mano davanti al viso mentre aspettavo che il microonde suonasse
"Ci sei?" Gli chiesi, per poi andare verso la salvezza: presi qualcosa per quel mal di pancia assurdo
"Si, scusa. Tu tutto ok?" alzò per un secondo la testa per poi abbassarla sul legno incrociando le braccia sotto
"Mal di pancia" alzai le spalle "Sicuro di stare bene lou?" Gli chiesi preoccupata
"No" riuscii a sentire mentre prendevo il pane pronto per fare i panini
"Che è successo?" Gli chiesi mettendo il prosciutto e l'insalata nel pane
"È per El?" Chiesi ancora passandogli il suo panino
"Grazie" mi sussuró dopo essersi alzato
"Comunque credo di si" diede un morso al suo pranzo e lo imitai
"Perché credi?"
"Perché sento come un peso nel petto, non so cosa sia e mi sento un pò male, non sono proprio in gran forma, non lo so" alzò di nuovo le spalle per poi finire il panino con lo sguardo basso
"Ti manca?" Gli chiesi buttando la carta dei nostri panini finiti
" credo di si" ammise per poi tornare nella posizione di prima con la testa sul legno
"Puoi aspettare solo un attimo?" Gli chiesi dopo aver visto lo sgabello dove ero seduta sporco
"Si?" Chiese confuso
Gli feci cenno con la mano che ci avrei messo solo due minuti così andai in camera mia per vedere quale fosse il problema, e niente mi ero scordata che mi doveva venire il ciclo
"Cazzo" ora si spiegava il mal di pancia, andai in bagno e mi cambiai per poi tornare giu
"Eccomi" mi misi davanti a lui per pulire lo sgabello mentre lui non capiva
"Comunque hai fatto bene ad uscire ieri sera Lou, ti sei divertito con i ragazzi perché non stavi bene, non hai fatto niente di male. Se è finita con lei è perché nessuno dei due provava più quello che provava quando vi siete messi insieme" andai a sedergli accanto dopo essere riuscita a pulire
"L'ho lasciata io" tirò su la testa guardandomi "perché la vedevo strana, stava sempre con un altro tipo, non ci vedevamo mai e a volte ero nervoso quando ci stava lei" "ma non nervoso come quando sei innamorato e impaziente di vederla, ma nervoso nervoso, irritato, come posso dire" ci pensò un attimo "mi rodeva sempre il culo, detto proprio così" scoppiai a ridere e così fece anche lui
"Era fastidioso averla in giro, voleva sempre fare qualcosa, penso di essermi rotto il cazzo" disse poi
"E allora perché stai così Lou?" Chiesi ancora ridendo per come se ne era uscito
"Perché sono stato un pò uno stronzo credo, o perché un pochino potrebbe mancarmi, alla fine sono stato con lei per un sacco di tempo"
"Non sai neanche quanto siete stati insieme vero?" Risi
"Tanto" rise anche lui
"Le relazioni così dopo un pò diventano quasi un obbligo, state insieme da così tanto che poi diventa una routine e magari l'amore non c'è neanche più" alzai le spalle
"Come sei saggia" mi pizzicò la guancia
"Aia" gli diedi una botta sulla mano "è vero quello che ho detto non mi prendere per il culo" risi
"Lo so che è vero scema" mi scompigliò i capelli "e grazie" mi mise un braccio sulle spalle portandomi più vicino a lui per darmi un bacio
"E di che" sorrisi una volta al mio posto
"Ma parliamo di cose serie adesso" sorrise e comincia a preoccuparmi
"No, cose serie con te? meglio di no" gli feci il pollice in su e mi alzai dalla sedia per scappare via
"Dove vai?" Rise per poi prendermi un polso e riportarmi seduta
"Via da qui" risi cercando di liberarmi dalla sua presa
"E dai solo una domandina piccolina" mi supplicò
"No" cercai ancora di tirare via il il mio polso dalle sue mani
"Guarda che passo alle maniere forti se no" mi lasciò di scatto il polso prima di mettere entrambe le sue mani all'altezza della mia pancia, muovendo le dita
"Oh no" mi alzai si scatto dalla sedia e lui mi seguì a ruota ancora con le mani alzate "oh no no" spostai la sedia da dietro di me e mi girai pronta per correre "no no tu non hai capito proprio niente" riuscì a dire mentre bloccò la mia fuga cominciando a farmi il solletico mentre cercavo di scappare
"Lasciami andare louis! Potrei vomitare tutto quello che ho mangiato e ho il ciclo Louis, ti prego" riuscii a dire tra le urla e le risate ma riuscii a farlo fermare per un attimo
"Disgustoso" mi guardò con sguardo malefico "ma no, non ti lascio" e ricominciò a farmi il solletico per poi prendermi di peso e scaraventarmi sul divano prima di sedersi sopra le mie gambe
"Se non vuoi morire " rimbalzò un pò su di me
"Louis" lo avvertii
"Risponderai alla mia domanda" continuò a muoversi
"Ok Lou, lo farò, ma levati" lo supplicai e per fortuna ascolto le mie preghiere così una volta seduta gli feci cenno di parlare
"Tu e Zayn fate sul serio? Voglio dire ti piace veramente lui?" "Rispondi sinceramente lo so se menti" mi fulminò con lo sguardo
"Non so cosa significhi per te fare sul serio, ma io tengo molto a lui e voglio che le cose funzionino, non voglio solo correre troppo" alzai le spalle
"Ma se ieri stavate per scopare in macchina" urlò e sobbalzai per lo spavento per poi arrossire
"Andarci piano" rise "se questo vuol dire andarci piano, allora anche io voglio andare piano con te"
"Coglione" gli diedi una sberla dietro al collo "cancella quell'episodio , ci siamo fatti prendere dal momento e ci stavamo solo baciando" mi misi un cuscino in faccia per coprire le mie guance completamente rosse
"Oh si, solo baciando" rise di me
"Smettila" gli tirai il cuscino che stringevo
"Va bene va bene la smetto" si alzò in piedi sorridendo "e ora ti lascio in pace, non voglio subirmi una donna col ciclo. Vado a fare la spesa, così quando quei deficienti si sveglieranno non mangeranno te" si abbassò per darmi un bacio sulla guancia
"Ciao" incrociai le braccia al petto guardandolo male
"Chiama Abby, lei è donna" mi fece l'occhiolino per poi sparire.
Mi alzai dal divano quando sentii la porta chiudersi e decisi di salire le scale per controllare i ragazzi e a quanto vidi erano tutti svenuti nelle loro stanze con ancora le scarpe ai piedi.
Tornai di sotto e decisi di seguire il consiglio di Louis e chiamare Abby.
Non mi andava di stare sola a sentire quei quattro russare e almeno con lei avrei fatto qualcosa.

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