Capitolo 7 (27 giugno)
La mattina mi sveglia triste, stanca, incazzata e imbronciata.
Il rimedio migliore? Farsi una bella corsetta qui intorno! Amo fare sport e penso si sia capito ahahah mi rilassa e mi tengo in forma! Dovevo anche fare qualcosa per il mio telefono, se continuavo a tenere la SIM italiana avrei pagato i milioni continuando a chiamare e messaggiare con tutti, poi era da troppo tempo che non entravo su Facebook o su Twitter! Così decisi semplicemente di mettere dei pantaloni larghi e una canottiera,dopo essermi lavata. Avrei fatto una passeggiata un po più lunga del solito e avrei mangiato qualcosa per strada.
Prima di uscire dell'hotel informai Ilaria dei miei programmi ma mi liquidó subito con un "ok ti chiamo poi" anche perché erano le 8 e mezza e il suo piccolo e bacato cervello, se lo fa, si attiva solo dopo le 10:00.
Mentre camminavo per le stradine del quartiere in cui si trovava il nostro albergo mi fermai allo starbucks per fare colazione e ne uscii con un frappuccino medio al caramello e un muffin al cioccolato chiuso in una bustina di carta e dopo aver adocchiato una panchina, la raggiunsi e mi sedetti comoda per gustarmi il muffin e per non pensare a muovere le gambe per camminare più velocemente se vedevo persone, a prima vista, antipatiche. Data la mia immensa fortuna e l'immenso bene di dio nei miei confronti, mentre finivo di mangiare il mio muffin una ragazza si sedette accanto a me con il suo ragazzo mentre si slinguazzavano proprio sotto i miei occhi, quindi senza farmi troppi problemi li mandai a fanculo e mi alzai di corsa dalla panchina buttando la carta di quello che era, ormai, un muffin e gustai la mia bevanda mentre camminavo.
Dopo circa mezz'ora di ricerche trovai un negozio della Vodafone nel quale entrai di corsa, solo che il mio cervello ormai fuso dal troppo stress, solo in quel momento mi fece ricordare che mia madre mi aveva messo nella tasca più piccola della mia valigia, la SIM che usavo quando venivo qui gli anni precedenti, quindi fottendomi del fatto che tutti mi stavano guardando male uscii come ero entrata da quella specie di buco/negozio pieno di persone che si erano svegliate con la felice idea di ingerire quantità industriali di aglio per colazione!
Dato che il mio umore era peggiorato ancora di più ci mancó solo un coglione tutto imbacuccato a far traboccare il vaso e farmi incazzare seriamente venendomi addosso mentre cercava di scappare da... Scoiattoli o ragazzine non capivo quello che mi stesse dicendo perché ero troppo impegnata a buttargli giu i peggio insulti mentre cercavo di rialzarmi da sola. Poi visto che forse quello che avevo davanti era un maniaco pazzo psicopatico stolker e chi più ne ha più ne metta, mi prese di scatto da un braccio e mi trascinó in un vicolo ceco mentre continuavo a insultarlo e a sbraitare cercando di levarmi le sue mani di dosso, poi peró successe tutto in fretta e mi ritrovai spalmata al muro con le labbra di questo essere non identificabile sulle mie mentre un gruppo di pazze urlanti passava senza notarci o almeno senza disturbare la "felice coppietta" che avevano davanti. Quando finalmente passarono ricominciando a urlare, mi staccai quel pezzo di merda di dosso e non ci pensai due volte a tiragli uno schiaffo, mi pentii subito del mio gesto non appena si levó il cappuccio dalla testa, il cappellino nero, la sciarpa al collo e gli occhiali, insieme alla barba e ai baffi finti che portava.
Dio... Che cosa ho fatto di così tanto brutto da meritarmi tutto questo? Davvero! Nella vita precedente potevo anche essere un serial killer ma non mi sarei meritata comunque tutto questo, era davvero troppo!
Non solo avevo appena dato uno schiaffo bello forte a uno ZAYN MALIK stanco e sudato che aveva battuto il record degli 800 metri di prima mattina per scappare da quelle fan, ma quel Zayn Malik e ripeto Zayn Malik mi aveva appena baciata per il semplice motivo che doveva nascondersi in qualche modo.
Dire che ero ferita era davvero dire poco."Scusa Denny, davvero! Per esserti venuta addosso, per averti fatto cadere, per averti trascinata qui e per averti baciata, non dovevo scusa ma era l'unico modo di salvare me e te da un assalto di domande e flash! Scusa mi dispiace tantissimo! E me lo sono meritato!" Concluse indicando il segno rosso che cominciava a formarsi sulla sua guancia. Non sapevo che dire. Non avevo più la voce e saliva, se avessi emesso anche solo un "non fa niente" sarei scoppiata a piangere.
"Non è così grave dopo tutto no? Ti sei fatta male mentre sei caduta? Ti ho fatto male al braccio? Stai bene?"
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It wasn't just a dream
FanfictionTornai a Londra dopo tanto tempo. Non pensavo davvero succedesse tutto così in fretta, era tutto perfetto, ma quel giorno, quel giorno successe tutto così in fretta! mi sveglia dopo mesi credo... Ma quella era la realtà? "Ti...