"Grazie, luminosa lettrice di anime!" L'imperatrice mostrò un ampio sorriso scarlatto, alzò le braccia ricche di bracciali lucenti verso la folla e continuò: "Vorrei condividere la mia enorme felicità con tutti gli universi, con tutti i rappresentanti di essi, presenti in questo luogo ricco di amore e speranza..."
Lauro, che poco prima era immobile accanto ai fratelli, si avvicinò a Nayeli e le afferrò la mano, trascinandola nel punto della grande piattaforma che più si trovava vicino alla folla. La ragazza nel lungo vestito rosso fu investita dal vento caldo, i lunghi capelli si trasformarono in un onda lucente alle sue spalle.
"La lettrice di anime, Nayeli, e il mio primogenito Lauro, si uniranno in matrimonio fra dieci giorni!" Urlò l'imperatrice, dando vita ad un boato assordante e all'inizio di una festa grandiosa. Proprio in quel momento il sole scomparve del tutto, lasciando ancora un debole bagliore. Furono accesi numerosi falò con delle esplosioni e Nayeli saltò dallo spavento, coprendosi la bocca con le mani, Lauro la abbracciò e le scostò le mani dal viso.
Davanti a tutti, alla folla in delirio, alla famiglia imperiale, davanti a Rufus e Xerses, affondò il viso fra i chiarissimi capelli premendo le labbra sulle sue, serrate dal disgusto. Le mani di lei premevano invano sul suo petto, aveva le braccia bloccate dalla sua stretta.
"Hai il sapore che immaginavo..." Le sussurrò leccandosi le labbra.
Nayeli sudava freddo, bianca come un lenzuolo. L'espressione inorridita non si cancellava dal suo viso, vi si era scolpita. Il suo corpo veniva trascinato dal volere di Lauro, facendolo il padrone di una bambola di pezza.
Xerses fece un passo verso di lei, i pugni tanto stretti da fare male. Lo fermò Rufus, afferrando il suo braccio e tirandolo accanto a sé.
"Non fare cazzate. Sorridi." Gli disse tra i denti.
"Non ho nessuna voglia di sorridere..." Ringhiò Xerses staccandosi dalla stretta di Rufus.
"Ok. Ti capisco. Ma almeno resta qui."
Xerses restò immobile, la visiera abbassata come quella di Rufus, gli permetteva di isolarsi e non perdere la ragione. Quando Lauro e Nayeli passarono davanti a lui, si sforzò di rimanere a testa bassa, guardando a terra. Lauro si fermò un istante davanti a lui.
Sollevò la visiera del suo cappello scrutando i suoi occhi, terribilmente scuri. Rufus rabbrividì.
"Capitano Xerses! Non ci fate gli auguri?" Lauro strinse a sé Nayeli, ignorando i suoi tentativi di divincolarsi.
Xerses lo fissò intensamente, poi guardò Nayeli. Le sorrise dolcemente, riuscendo così a domare la rabbia che stava predominando. Poi riportò l'attenzione su Lauro e il suo sorriso si allargò ancora di più.
"Auguri!" Gli disse aggiustandosi il cappello. Poi gli fece cenno con la mano di proseguire, e lo seguì con Rufus, fingendosi la scorta più attenta di sempre.
Lauro ridacchiava, cingendo Nayeli come un premio appena vinto: con il mento alto e il petto in fuori, respirando con gusto la squisitamente fresca aria notturna, profumata dal chiarore delle stelle e dallo scoppiettio dei falò. Percorsero una passerella di legno fino alla strada principale, ricevendo gli auguri di una felice vita insieme da ogni personaggio sul loro cammino. Dietro di loro, con lo sguardo celato dalla visiera, il capitano e il suo vice compivano passi lenti e fluidi, le mani sulle impugnature delle armi da taglio, le spalle tese nell'uniforme perfetta, le bocche serrate e i cuori pulsanti.
Appena oltrepassato il luogo destinato al popolo, si trovarono in breve tempo ad attraversare il ponte della cittadella, disseminato di guardie e alcune persone ospiti degli imperatori impegnate a conversare allegramente. La luce notturna, regalata da un satellite simile alla Luna terrestre, rendeva ogni particolare gelido e allo stesso tempo più intimo. Nayeli si divincolò con rabbia dalla stretta del ragazzo dagli occhi mogano e cominciò a correre verso il giardino imperiale, dove l'imperatrice aveva accolto le piante più disparate ed era riuscita a farle convivere senza la benedizione di Madre Natura.
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VETERNUS
RomanceChi ci salverà dalla malattia dell'anima? Forse una ragazza particolare, unica, scelta dall'energia dell'universo, la stessa energia creatrice di tutti i mondi...