CAPITOLO 21

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Entrambi con la faccia spaventata..cercammo di entrare,senza far nessun minimo rumore. 

"Simo.." Borbottai a bassa voce,vicina al suo orecchio

"Shh" Mi tappò la bocca con il dito. Spalancai gli occhi. 

"Che?" Mi chiese avvicinandosi...

"C'è un topoo" urlai. Il topo non c'era in realtà,era solo per allontanare Simone,non so cosa gli sia preso,ma voleva baciarmi,e la cosa non mi entusiasmava piu di tanto. 

"Dove?" Mi chiese facendo l'eroe.

"Niente mi sono sbagliata ahah" Entrammo nella stanza. 

Tutto era un po' polveroso. C'era una sedia,e accanto un mobile,di quelli vecchi,di legno.

Stavamo esplorando la stanza quando ad un certo punto,notai varie foto attaccate sul muro. 

Erano tutte sparse.

"Guarda qui.." Dissi a Simone cercando di prenderne una.

"No!" Ma cosa gli stava prendendo? Perchè non dovevo? Cos'era?

"Perchè no?!" Gli chiesi con le braccia incrociate,ero scocciata dal suo comportamento infantile.

"Perchè no! Guarda questo libro invece" Ma cosa? Io presi la foto e la guardai attentamente...

"Ma..quella li sono io?"..Chiesi a Simone. Tra le braccia di mio padre,ci eravamo io e un altra. Chi poteva essere? Io non ho mai avuto sorelle.

"Basta,andiamo via." Disse Simone,prendendomi per un braccio e trascinandomi fuori da quello sgabuzzino. 

"Ora mi fai davvero arrabbiare. Ma cosa ti succede? Sei stato tu a dirmi di venire qui no?!" Decisa presi una maglia e aprì la porta. 

"Non te ne andare..Sam" Disse a bassa voce. Io me ne andai. 

Quella foto..chi poteva essere l'altra bambina? Mmh..

Scesi in giardino..

"Ziaa ma io ho delle sorelle?" Gli chiesi sorridendo

"Amore no,sorelle? Ma che dici..mi aiuti ad innaffiare?" Mmh..quella risposta era strana ma io credevo in mia zia,mi fidavo di lei e quindi l'aiutai...

*A cena*

Mentre mangiavamo,bussarono alla porta. 

"Chi sarà adesso?" Si alzò mia zia e andò ad aprire. Erano tre ragazzi tra di questi c'era Mirko. 

"Sam,vieni" Disse un suo amico.

"Cosa? Ma chi sei?" Dissi alzandomi dalla sedia. Mentre mi dirigevo verso la porta,Simone si avvicinò a me prendendomi la mano. 

"Simone ..la mano" Gli dissi a bassa voce.

"Si scusa" Rispose,a quel punto...

"Brava." Urlò Mirko,andandosene. 

"Ma via via,io continuo a mangiare" Disse mia zia. Si..ecco lei è cosi,se ne frega un po' ma ho 16 anni e devo risolvere i miei problemi da sola,sono grande.

"Brava Zia" Disse Simone battendogli il cinque con la mano.

"Mirkoooo" Dissi rincorrendolo. 

"Lasciami stare." Il suo passo diventò sempre piu svelto.

"Fammi spiegare." Le lacrime tentavano di scendere...

"No tu non mi spieghi niente. Lo sapevo. Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato" Si girò di botto,mi spinse sul muro..mi bloccò con la mano destra e ...

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