CAPITOLO23

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Stavo sempre a sedere su quella seggiolina vicino al letto di Simone,non avevo intenzione di lasciarlo. Poteva anche cadere il mondo ma non lo avrei mai abbandonato. 

"Buongiorno Simone" Lo dicevo ogni mattina sperando anche in un suo di buongiorno. Quella stanza era piccolissima,era di due metri quadri. Mentre ero in bagno mi suonò il telefono.

"Pronto?" Chiesi scocciata. Ogni minimo messaggio o chiamata in questo momento mi dava fastidio. Non rispondeva nessuno..mmh..

"PRONTO? " Urlai una seconda volta.

"Si senti emh..puoi scendere fuori?" Era la voce di Mirko..o almeno sembrava..

"Se sei Mirko,vattene grazie" Gli dissi. Poi attaccai.

Me ne fregavo altamente dei suoi discorsi. Simone contava piu di ogni altra cosa in quel momento.

Chiusi la porta e tornai vicino a lui. Feci un grande respirone,mi girai verso la finestra e vidi Mirko,seduto in terra con le mani fra la testa.

"Ma cosa fa?" dissi alzandomi in piedi. Aprì la finestra. Lo guardavo..con odio e amore allo stesso tempo. Rimasi ferma davanti alla finestra. Le lacrime tentavano di scendere,ma dovevo essere forte per Simone,perchè lo so che lui vede e sente tutto anche se è in coma.

"Amore vieni andiamo a mangiare qualcosa?" Mi chiese mia zia dalla porta della stanza.

"Emh..si certo" mi asciugai le lacrime e andai.

Mentre stavamo prendendo un caffè al bar,intravedo la chioma di Mirko dalla porta. Pensavo..e se andassi da lui,poi lo bacio e dimentico tutto? Ma come posso dimenticare ciò che mi ha fatto? No,non posso.

"Zia vado un attimo in bagno,torno subito" Mi alzai dal tavolo e corsi in bagno.

Mirko a quel punto mi vide,cosi credendo di poter rimediare tutto,si diresse verso di me. Iniziai a correre,tanto che andai contro un infermiera..

"Oddio mi scusi" Le dissi,ignorando i fogli che avevo per sbaglio fatti cascare.

"Stai piu attenta però" Mi disse arrabbiata.

Entrai in bagno,chiusi la porta e stetti zitta. Senza dire una parola,cercavo di respirare piano.

"Sam.." disse. Pensavo tra me e me "Zitta non aprire quella porta,shh,non respirare."

Ma niente..

Aprì la porta.

"Che vuoi?" Dissi..mi prese per un braccio,mi spinse sul muro e...


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