CAPITOLO 22

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Mi diede uno schiaffo. Quello non era il Mirko che ho conosciuto. Come ha potuto? Sapeva perfettamente che io soffrifo di bullissimo.

"Ma cosa fai?" Gli chiesi accasciandomi sul muro. Iniziò a piovere,piano,poi forte,fortissimo.

Mirko senza dire piu niente se ne andò. Lasciandomi sola mi abbandonò...Non credevo davvero che l'avesse fatto. Mirko non è cosi.
Continuavo a ripetermi che ero un disastro,un completo disastro. Iniziai a piangere. La gente passava con le macchine davanti a me,ma nessuno aveva il coraggio di aiutarmi. Ma diciamo seriamente le cose come stanno..a chi interessa di me? RIspetto per tutti paura di nessuno. Questo dovrebbero pensarlo tutti non solo io.

"Sam.." Era Simone..arrivò a corsa,anche lui era bagnato dalla pioggia.

"Che vuoi?" I capelli bagnati ricoprivano tutta la mia faccia. Avevo gli occhi rossi dalle lacrime e la guancia piu rosea dell'altra con la forma di una mano.

"Ti ha picchiata?" Mi chiese accarezzandomi la faccia.

"Lasciami." Mi alzai. Iniziai a camminare verso la strada..

"Saaam vieni qui" Urlò Simone.

"VATTENE" Rimasi in mezzo alla stada. In lontananza vidi una luce,era una macchina.

"Vieni qua. Vuoi farti per caso investire dalla macchina?" Mi disse,ma io non lo ascoltavo. Non avevo intenzione di pensare a ciò che facevo. Volevo farlo e basta.

La macchina si faceva sempre piu vicina,i fari mi illuminavao la faccia. Si vedeva perfettamente che ero stanca,distrutta.

"SAAAAAM" Urlò saltandomi a dosso per salvarmi. Mi sentì arrivare Simone su tutto il corpo.

Ero stesa sulla strada,viva per fortuna. Andai verso Simone,ormai privo di sensi.

"Simo? Rispondimi ti prego" Mi sedetti accanto a lui,cercando di svegliarlo.Ma niente,non si svegliava.

"Aiutoooo!" Ma come posso essere cosi egoista? Cosi maledettamente egocentrica. Non esisto solo io nella vita e ora se Simone è qui sdraiato sulla strada è solo colpa mia.

"AIUTATEMI VI PRE-GO-AIU-TO" Balbettavo. Una signora con la macchina si avvicinò a noi.

"Forza chiamiamo l'ambulanza" Disse prendendo il braccio Simone e portandolo sul marciapiede. Cercavamo di svegliarlo nel frattempo ma nulla..nessun segno di vita. L'unica cosa positiva era che il cuore batteva ancora e io non potevo far altro che piangere con la testa sul suo petto...

Promise? ||IN REVISIONE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora