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MOSTRO.

Sono arrivato troppo tardi.

Non ce la farà mai.

Oddio, è tutta colpa mia.

Ti prego svegliati, non posso vivere senza di te.

-Signore, adesso può vederla.-
-Come sta?-
-Non si è ancora svegliata. Ma adesso il suo battito è regolare, si è salvata per miracolo.-
-Grazie.-
La dottoressa mi sorrise, ma aveva lo sguardo di chi ha sempre dato cattive notizie, evidentemente era molto sollevata nel darmi una bella notizia.
La guardai allontanarsi e appena girò l'angolo entrai nella stanza bianca dell'ospedale.
Anna era stata portata li da un'ambulanza 10 minuti dopo essere svenuta; avevo fatto di tutto per tenerla sveglia, ma continuava arestare sdraiata sul suolo freddo, con la testa poggiata sulle mie gambe; l'unico sollievo era stato il mio nome pronunciato con le ultime forze di Anna.
Quando l'ambulanza arrivò, la presi in braccio e la poggiai sulla barella, poi, senza che nussuno mi dicesse si o no, salii in ambulanza e tenni stretta la mano di Anna fino all'ospedale.
Mentre lei veniva ricoverata e operata, io ero in bagno a lavarmi via il suo sangue.
Quando chiamai LowLow per dirgli ciò che era successo, lui si precipitò in ospedale con un cambio d'abiti per me. Dormimmo in ospedale sperando di rivedere la nostra più cara amica, questa mattina LowLow se ne è andato presto a causa dei problemi nella setta, così io sono rimasto solo ad aspettare che qualcuno mi dicesse qualcosa di buono.
E così è stato.
Adesso Anna era davanti a me, con una decina di fili che la collegavano ad una macchina.
La sua vita dipende da un computer...
Il suo petto si alzava e si abbassava regolarmente, ma sapevo che se fosse stata staccata dalla macchina, sarebbe morta.
La sua pelle era più chiara del solito, le lentiggini si intravedevano con più naturalezza.
Le presi la mano e mi sedetti in una sedia accanto al suo lettino.
-Anna, tesoro, non so se riesci a sentirmi, ma volevo dirti che mi dispiace, mi dispiace per tutto. Scusa se me ne sono andato abbandonandoti, scusa se non mi sono mai fatto sentire, scusa se, quando sono tornato, non ti ho chiesto come sono andati gli esami, ne come stavi, scusa se dopo averti dato il bacio che tanto aspettavi ti ho subito urlato contro, scusa se sono arrivato tardi per salvarti la vita, due anni fa, tu arrivasti in tempo e salvasti la mia vita; scusa se ti amo, scusa se ti ho fatto innamorare di me; ti sto chiedendo scusa, perchè so che tutto il male che ti è capitato, è stata tutta colpa mia. So che non mi perdonerai mai, e sono pronto a sparire di nuovo. Ti lascio nelle mani di LowLow, lui saprà prendersi cura di te.
Ti amo mi dolce e piccola ragazza del bosco.-
Mi alzai e le baciai la fronte, piangendo. Le mie lacrime le cadevano sulle guance e sembrava che stesse piangendo anche lei.
Ero pronto ad andarmene, a scappare dai problemi, ancora una volta, con la differenza che, questa volta, sarebbe stato per sempre.
Ma un rapido gesto mi fece voltare la testa e sorridere come non avevo mai fatto.
Quel piccolo gesto, che mi aveva stretto la mano prima di lasciarmela completamente, proveniva dal mio angelo, proveniva da Anna.
-Ti amo anche io.-

ANNA.

Faceva freddo, avrei tremato come una foglia se solo fossi stata sveglia.
Il buio che mi circondava si alternava con delle immagini sbiadite di ciò che stava accadendo attorno a me in quel preciso momento, allora capii che non ero ancora morta.
La prima immagine era buia e raffigurava gli inconfondibili tratti di Mostro chino su di me.
La seconda era luminosa e credetti di essere in paradiso, ma solo dopo che due figure mi si misero davanti capii che mi trovavo in ambulanza.
La terza immagine era raffigurata da 4 teste chine su di me, sapevo di essere in ospedale, mi stavano operando, stavano cercando di salvarmi la vita.
Sapevo che mi stavano facendo l'anestesia, perchè l'ultima immagine l'ho avuta la mattina dopo, credo, con solo una testa vicino al mio letto. Mostro.
A quel punto non vidi più niente, però sentii la sua voce che alternava delle parole.
- tesoro... è colpa mia... scusa se ti amo... non mi perdonerai mai... sparire di nuovo... LowLow... Ti amo mi dolce e piccola ragazza del bosco.-
Cercai di urlare, perchè: nel momento in cui sentii un leggero peso sulla mia fronte capii che mi stava dando il suo ultimo bacio, prima di sparire di nuovo, magari per sempre.
E allora fui travolta dalla paura, dalla paura di perderlo di nuovo.
Okay, mi aveva abbandonata per due anni, ma avrei saputo perdonarlo, perchè lo amavo, dio se lo amavo.
E allora mi dissi:
Anna, fa qualcosa, o lo perderai per sempre.
E feci davvero qualcosa, qualcosa di incredibile e inaspettato: mi svegliai.
Lui si girò di scatto, sorridendo e piangendo al tempo stesso.
Non ti permetterò di abbandonarmi ancora.
-Ti amo anche io.-

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ" Io avrei fatto di tutto per scordarti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora