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ANNA.

Lunedì

Tra due settimane io e Mostro saremmo partiti, erano tante le cose da preparare: trovare una buona cass, un buon lavoro, inpacchettare tutto, salutare tutti.
Dovevamo sparire, nessuno doveva sapere dove eravamo andati, perciò, quando ho detto "salutare tutti" intendevo LowLow, Valerio e Gemitaiz.
Da oggi inizia il conto alla rovescia dei giorni che mancano, prima della partenza. In due settimane poteva davvero succedere qualsiasi cosa, chi sa se ci arriveremo alla prossima settimana. Il futuro è incerto, adesso sembra che la strada sia tutta dritta, ma presto potrei scoprire che è piena di dossi e buche. Da qui a domani potrei scoprire di avere una grave malattia incurabile, magari LowLow si innamorerà di una ragazza e lei resterà in cinta dando alla luce, nove mesi dopo, un baby LowLow, magari mio fratello potrebbe diventare un cantante famoso, o un batterista di un gruppo famoso, chi sa, forse troverà una bella fidanzata anche lui.
La giornata di oggi era cominciata bene, con Mostro al mio fianco che mi stringeva forte a se mentre dormiva. Sembra come se i due anni passati ad aspettarlo inutilmente, non fossero mai esistiti. Forse svegliandomi mi sarei accorta che è stato tutto uno stupido incubo, forse ho ancora 17 anni, non ho ancora l'apparecchio, Mostro è ancora il capo della setta, è ancora il re, ed io la sua regina. Tutta quella litigata con Valerio non è mai esistita, io non sono mai stata aggredita e posso ancora avere figli, ma quando sono scesa dal letto, una fitta all'addome mi fece ricordare che niente di tutto questo faceva parte di un incubo, era la vita reale. Tutto il male che poteva succedere era successo proprio a me.
Comunque adesso non era più importante, presto saremmo andati via, e chi sa? Magari alla fine mi convincerò ad adottare un bambino, ma niente sarà come averne uno mio, uno mio e di Mostro.
Avevo già impacchettato le cose più inutili e piccole. Ormai vivevamo circondati da scatoloni.
Preparai il caffè e mi misi a guardare dalla finestra mentre mi massaggiavo la pancia e pensavo ad una me versione mamma. Mi immaginai al bagno quando lo soprivo, immaginavo quando la sera lo avrei detto a Mostro, immaginavo lui che si alzava, baciava prima me e poi la pancia, immaginavo il sesso per festeggiare, la pancia che ad ogni mese cresceva, io dal dottore che facevo la radiografia per sapere se era mascio o femmina, il dipingere la cameretta, il parto, Mostro che si addormentava nel divano con il bambino tra le braccia, i compleanni, il primo giorno di asilo, delle elementari, delle medie, delle superiori, i suoi esami di stato, la decisione di andarsene di casa, la scoperta di un futuro nipotino, io e Mostro vecchi, in veranda, con i capelli grigi e le rughe e tutti i nostri nipotini che ci chiedono di raccontargli la nostra vita.
Ma queste resteranno solo delle fantasie.
Niente voglie, niente parto, niente compleanni, niente diplomi, niente matrimoni e niente nipoti.
Mi venne da piangere e lasciai scendere le lacrime senza sapere che delle braccia nude stavano per abbracciarmi da dietro.
-Tesoro che succede?-
Mi asciugai le lacrime cercando di far suonare la mia voce senza incrinature.
-Niente, pensavo al futuro che non avremo mai..-
-Tesoro ascoltami, non devi assolutamente pensare che non avremo un futuro. Noi due staremo insieme e ci divertiremo, vedrai.-
Mi sorrise e mi baciò dolcemente le labbra.
-Cosa facciamo oggi?-
-Ho promesso a LowLow di aiutarlo alla setta.-
-Ottimo, io cercherò una casa a buon prezzo.-
Ci baciammo ancora ed io corsi a prepararmi. Low aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse nella cerimonia di iniziazione di un giovane ragazzo.
Ed io mi ero proposta come aiutante.
Alle 12 e 30 uscii di casa, la setta era allestita come lo era per la mia iniziazione.
-Low eccomi, che devo fare?-
-assolutamente niente, devi solo fare la parte del secondo in comando.-
-Oh, ed io che mi ero preoccupata per niente.-
Ridemmo e ci posizionammo al centro del palco.
Un giovane ragazzo salì e si posizionò davanti a LowLow.
Non ci potevo credere, era lui. Cosa ci faceva qui? Lui odia questo posto! O mio dio, sono sconvolta.
-Oggi vi ho convocati tutti qui per annunciarvi che questo ragazzo entrerà nella nostra setta.-
Il ragazzo mi sorrise, con fare maligno, non avevo mai visto un sorriso così gelido.
-Quale sarà il tuo nome Valerio?-
-Chiamatemi Sercho.-

"ⓜⓞⓢⓣⓡⓞ" Io avrei fatto di tutto per scordarti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora