UNA NUOVA LOTTA

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*Karl*
Stanotte non ho chiuso occhio. Pensare che lei sia sotto il mio stesso tetto mi fa impazzire. Non posso andare avanti così: o le parlo oppure me la tolgo dalla testa. Abbiamo una missione e non posso comprometterla. Scendo a fare colazione con un vistoso paio di occhiaie, quando entro in sala da pranzo la trovo seduta a tavola e prendo posto di fronte a lei.
«Buongiorno Chloe»
«Ciao Karl» mi risponde sorridendo «Hai dormito poco? Hai una faccia...»
Scrollo le spalle cercando di sembrare indifferente «Pensieri..»
«Anche io sono preoccupata per questa storia di Beatrice. Sai, Sofia è mia amica e io al suo posto non sopporterei un dolore tale..»
Mi ritrovo a fissarle la bocca, wow è perfetta! Quanto vorrei darle un bacio... Karl! Ritorna presente a te stesso!
«Sto cercando un modo per salvare la vita di Beatrice, perché so quanto sia importante per Sofia.. Ma non è così facile»
Lei annuisce «Sicuramente in qualche modo faremo. Non possiamo permettere che Sofia perda sua madre un'altra volta. Io l'ho vista, sta davvero male..»
«Si beh, immagino..»
Mi sembra diversa questa mattina. Non lo so, come illuminata da una luce nuova. No, basta, non posso continuare a pensare a lei in questo modo. Non adesso che abbiamo una missione da compiere, non ora che devo trovare un modo per aiutare Sofia..
«Perché mi stai fissando? Ho qualcosa?» chiede arrossendo.
«Assolutamente» mi tuffo con lo sguardo nella mia tazza per non incrociare il suo.
In quel momento si apre la porta ed entrano Ewan, Lidja e Fabio. Poco dopo arriva il prof e infine Gillian
«Sofia dice di non avere fame, e che vuole parlarci in biblioteca tra un po'» esordisce Lidja, addentando un cornetto.
Ci guardiamo, mormorando cenni di assenso.
«Posso salire a parlarle?» il prof si sta rivolgendo a Lidja, che annuisce.
«Sicuro. Ammesso che lei voglia farlo.» il prof la guarda molto interrogativo.
«Non prenderti in giro. Nessuno, nemmeno Sofia, riesce a  capire per quale ragione ieri sera l'hai obbligata a stare con noi! Quando hai saputo la storia perché non l'hai raccontata tu a noi?»
«Come pensi mi sia sentito io ieri? Quando mia figlia mi ha raccontato di non essere totalmente sincera con me?»
«Ma perché tu pensi di essere sempre stato sincero con lei? Ricordi a Edimburgo? Ricordi che Fabio ha dovuto seguirla per tutta la città perché ha scoperto la verità sul suo passato nel peggiore dei modi? Allora non raccontare balle.. L'hai fatta stare male inutilmente, per ripicca!» e così dicendo è uscita dalla sala da pranzo.
Poco dopo sono entrato in biblioteca, e Sofia era lì che ci aspettava. Sembra decisamente più riposata. Quando ci siamo tutti è lei che prende la parola.
«La notte ha portato consiglio. Ho preso una decisione.»

La ragazza Drago: l'avventura continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora